“…una scusa per fare baccano”, così l’attuale Assessore alla cultura di Recanati, Ettore Pelati, ha definito la comprensibile apprensione di chi ormai da mesi manifesta i propri timori per le sorti del Cinema Sala Gigli. Durante l’ultimo consiglio comunale dello scorso 15 novembre infatti il nostro gruppo Recanati Insieme ed il PD hanno presentato un’interrogazione per conoscere quali fossero le reali intenzioni dell’Amministrazione sulla Sala Gigli confidando in una rapida, seppur ormai tardiva, riattivazione della programmazione. Tanto è bastato per indurre l’Assessore di competenza ad accusare i gruppi di opposizione di “creare strumentalizzazioni e casi politico-ideologici”, evitando così di rispondere nel merito con dati chiari e tempistiche certe.
Dall’Assessore Pelati abbiamo ottenuto solo un generico impegno a trovare le risorse e a fare i lavori, ma non di certo – aggiunge l’Amministratore – entro la fine dell’anno. Peccato però che, dal momento dell’insediamento della Giunta, siano già trascorsi invano ben quattro mesi di totale inerzia ed immobilismo. E ciò è ancor più grave per un motivo: le risorse in realtà c’erano e ci sono!
Come ha efficacemente illustrato nell’assise consiliare il nostro consigliere Antonio Bravi, ex Sindaco di Recanati, il Comune ha ancora a disposizione parte dell’avanzo del 2023 che poteva già essere utilizzato nella prima variazione di bilancio o ancora nella successiva variazione, se anziché in Giunta l’avessero fatta più correttamente in Consiglio, per la realizzazione degli interventi che la Sala Gigli ad oggi richiede. Non mancando la possibilità economica né tantomeno il tempo di intervenire, appare evidente che a difettare sia soltanto la volontà politica della nuova Amministrazione o – si direbbe – la sua capacità di amministrare le risorse.
Taluni non hanno perso tempo a precisare che “stavolta si farebbe un bando regolare e trasparente”; ebbene, dobbiamo ricordare loro che un bando per il cinema è stato regolarmente fatto dall’Amministrazione Bravi in periodo post-pandemico e più precisamente nel mese di gennaio 2023! Altri hanno tentato di gettare ombre – del tutto infondate – sul fatto che la sala non fosse “a norma”, salvo poi ritrattare non appena accortisi della gravità di una tale affermazione. Si aggiunga che il disinteresse della compagine amministrativa per il cinema si era già palesato nel corso della stagione estiva quando mancate risposte e continui rinvii dal Palazzo, nonché la pretesa di accollare ogni spesa gli organizzatori, avevano di fatto costretto questi ultimi a rinunciare – per la prima volta dopo anni di successo – alla programmazione del Cinema Sotto le Stelle.
Identico modello è stato replicato per la Sala Gigli: informazioni fumose sul reale importo che gli interventi tecnici richiederebbero; iniziali rassicurazioni rivelatesi ora chiaramente infondate; indicazioni approssimative sulle tempistiche e sulla seria e concreta volontà di non perdere la stagione di proiezioni 2024/2025 e con essa tutto il capitale di contatti che i gestori avevano – con competenza e costanza – conquistato in un settore per niente facile come quello della distribuzione cinematografica.
Ma non basta: la sostanziale chiusura imposta dall’Amministrazione sta rischiando di provocare il progressivo deterioramento delle attrezzature preposte alle proiezioni per il loro prolungato mancato utilizzo, oltre che la mancanza di uno spazio aggregativo fondamentale per la rivitalizzazione del centro storico e delle sue attività commerciali.
Di fronte a tutto questo viene il dubbio che a voler fare del cinema una questione politica sia chi ci accusa di far chiasso per nulla, tanto che l’Assessore in sede di Consiglio si è lasciato sfuggire che in quella sala ci dovrebbe essere “una vera e propria attività di cinema” (come se l’attuale gestione della Sala Gigli non fosse degna di essere definita tale o magari fosse considerata “di parte”, nonostante numeri e varietà di titoli della passata stagione raccontino nero su bianco tutt’altro).
Vogliamo ricordare infine che a non essere di certo perduta è la grande e profonda affezione che larga parte della cittadinanza, recanatese e non, prova nei confronti della Sala Gigli e dei suoi gestori: ne è chiara dimostrazione il tam-tam che ormai da giorni corre sui social in loro difesa. Ne sarà ulteriore prova l’incrollabile volontà di associazioni, giovani e famiglie di non spegnere ancora per lungo tempo i riflettori sulla Sala Gigli e sulla più appassionata e variegata gestione che il cinema comunale di Recanati ha dimostrato di poter avere.
Recanati, 21.11.2024 – L’Assemblea di Recanati Insieme
24 commenti
Per Recanati Insieme , il maggiore impegno da giorni è la riapertura della sala del cinema. Non hanno altre priorità. Loro vogliono solo andare al cinema! Vogliono rivedere la corazzata POTEMKIN!(pronunciaPotioski!) e rivangare il passato comunista ormai superato.
A loro non interessa risolvere i problemi della città: traffico, strade, mutui, tasse, scuole, sicurezza, ospedale ecc ecc. Loro vogliono andare al cinema.
É dura la sconfitta, sopratutto se avvenuta con un clamoroso HARAKIRI!
Il loro problema ora è il cinema. Visto che per cinque anni non sapranno cosa fare cercano un rifugio dove passare il tempo!
bravo hai detto bene
Commento che non ha senso: il cinema è un problema della città, è un problema comune. Questa storia che il cinema sia di sinistra è insensata e ridicola: un cartone animato, che richiama al cinema famiglie intere, come può essere di sinistra? Come fate a non capire che il cinema è qualcosa che genera un valore sociale e aggregativo fondamentale? Recanati Insieme ha gestito i problemi della città in modo egregio in passato, dato che ora che non ci sono più le tasse (vedi caso acqua) aumenteranno, la viabilità è cambiata e rende scontente diverse persone e l’ospedale ha un apparecchio per la tac senza il quale sembrasse che non si potesse sopravvivere e che attualmente non può essere messo in funzione! Insomma, avete voluto cambiare prospettiva? Eccovi accontentati, pronti a tornare indietro sotto ogni aspetto!
Hai perfettamente ragione! Difatti come avrebbe detto Fantozzi quei film che proiettano sono una cagata
pazzesca!!!
Dai, che comincia “il grande fratello”, così ti diverti.
No per carità lo odio “il grande fratello” è di una noia mortale, da più di vent’anni che va in onda e ogni anno sempre peggio! Sei fuori non è per niente quello che piace a me!
Preferisco Del Debbio “Dritto e Rovescio” con la partecipazione di Belpietro, Cruciani, Capezzone ecc. Mi divertono un mondo ogni volta che sputtanano a tutti quelli di sinistra!!
SONO QUAQUARAQUÀ INCAPACI DI GOVERNARE CAPITANATI DA UN GIORNALAIO CON LA “FANFARA” SGUAIATA
E CHI SAREBBE QUESTO GIORNALAIO??
Parli di Formigli a La7?
Il loro problema, giustamente, riguarda tante cose. Contrariamente a questa destra, incompetente al governo (quattro mesi di disastri e siamo solo all’inizio) e incompetente e silente negli ultimi 15 di opposizione per manifesta incapacità e impreparazione, questa volta c’è qualcuno che invece, al contrario, si prepara e svolge il proprio compito in maniera seria.
Un ragionamento da bimbo della terza elementare, complimenti.
Chi era l’assessore ai lavori pubblici della scora legislatura che doveva fare i lavori per il cinema?
Dicono anche dove prendere le risorse,non è che si sono dimenticati che sono all’opposizione?
Questa presa di posizione dell’attuale amministrazione è una vergogna.
Sottolinea ancora di più l’abisso culturale in cui rischiamo di sprofondare. Fa orrore che un ragazzo giovane come Pelati non abbia tra le priorità quella di garantire un cinema alla sua cittadina, manca di prospettiva e di sensibilità verso una larga fascia di cittadini. Fa orrore che venga così disperso il valore che si era recuperato. Sì sperpera denaro anche quando si interrompe un circolo virtuoso. Invitiamo tutti l’amministrazioni a riflettere seriamente su queste decisioni.
fatevi un abbonamento a netflix vi costa anche meno
Signor Luca, parafrasando il buon Totò, va detto che amministratore pubblico non ci si nasce, ma lo si diventa. In particolare se si deve governare la cultura. Occorre però avere una speciale sensibilità per la comunità tutta e non solo “per chi ci ha votato”. Purtroppo questa è l’epidemia attuale, che poi porta a muoversi guardando solo a ciò che è puramente materiale (la strada, il lampione, le buche, il parcheggio ecc.) e a non rendersi conto che per crescere le persone di ogni età hanno bisogno anche di altro (il cinema, il teatro, la biblioteca, il museo).
Per 10 anni, dal 2013 dalla chiusura definitiva della multisala durante la prima Giunta Fiordomo, siamo restati tutti senza più neanche una sala di proiezione, perciò senza quella cultura ora cosi tanto impellente per voi.
Quando si dice ipocrisia al fine di strumentalizzare e fare ostruzionismo politico.
l’ARCI all’Acquara è stato spostato? chiedo per degli amici
lì ci sono anche dei pioppi dove appendere un telo e proiettare con la macchina da cinematografo.
era un circolo Acli…..falle meglio ste uscite
era un circolo Acli….
Proprio non capisco questi, dal 2013 che ha chiuso la multisala, hanno aspettato fino al 2023 con la riapertura della sola saletta Gigli, per ben 10 anni rimata chiusa, l’amm. comunale di sinistra nulla avevano fatto allora, da richieste che venivano da più parti per la riapertura multisala.
https://www.ilcittadinodirecanati.it/notizie-recanati/16546-addio-alla-multisala-chiude-il-cinema-centro-storico-sempre-piu-vuoto
Adesso sembra che dopo i lunghi 10 anni in cui c’hanno abituato senza cinema in città, proprio loro non possono più aspettare, farne a meno per alcuni film mediocri e datati, ma fate proprio schifo!!!
Per precisare la Sala Gigli ha chiuso a giugno 2019, poi è arrivata la pandemia.
Si ma la Sala Gigli in quel periodo dopo il 2013 non sempre effettuava proiezioni se non si raggiungeva un certo numero congruo di spettatori paganti, ricordo benissimo quel periodo, una sera sono mi sono trovato da solo ad attendere davanti alla biglietteria che altri fossero entrati, prima di farmi pagare il biglietto di ingresso, alla fine nessuno venne e il gestore disse no stasera non si fa niente andiamo tutti a casa.
Quindi non diciamo sciocchezze, fanno bene a mettere a bando la gestione, ci vogliono gestori che hanno veramente voglia di fare e portare avanti questo lavoro, no gestori ormai stanchi e associazioni club privati di cinefili che proiettano solo i cult movie.
di cosa stiamo parlando? un cinema deserto da anni?
e quali soldi dall’ “avanzo 2023” ci sarebbero visto che è stato discusso più volte che soldi non ce ne sono e addirittura prima di mollare le poltrone la vecchia amministrazione avrebbe esaurito tutto il bilancio 2024 e intaccato quello del 2025 ???