Da due giorni consecutivi, gli studenti della classe 4Q del liceo socio-economico “Giacomo Leopardi”, ubicato presso la scuola Bonifazi, sono costretti a rimanere a casa a causa delle temperature troppo basse nelle aule. I termometri registrano una temperatura che varia dai 12,8 ai 14,3 gradi, decisamente inferiore ai livelli di comfort per un ambiente scolastico. Questa situazione ha portato i genitori a decidere di non inviare i ragazzi a scuola finché il problema non verrà risolto.
L’aula interessata è stata ricavata da un ex magazzino, con una disposizione che non consente un adeguato riscaldamento, aggravato dalla presenza di un termosifone composto da soli 5 elementi, insufficiente a riscaldare adeguatamente l’ambiente. La situazione non sembra essere di facile soluzione, ma i rappresentanti di classe sono in continuo contatto con il dirigente scolastico per cercare di trovare una via d’uscita.
I genitori, intanto, sperano che venga attivata la didattica a distanza (DAD) per permettere agli studenti di proseguire gli studi durante questo periodo di disagi. La stessa problematica delle temperature basse nelle aule si sarebbe registrata anche al liceo scientifico di via Aldo Moro, segnando una difficoltà che sembra estendersi oltre la sola scuola Bonifazi.
Secondo quanto riferito da alcuni addetti ai lavori la soluzione potrebbe trovarsi nell’anticipare l’accensione dei termosifoni durante queste giornate particolarmente fredde. La temperatura nelle aule torna ad essere accettabile solo verso le 11 del mattino, ma ciò non basta a garantire condizioni ottimali per l’inizio delle lezioni.
I tecnici provinciali, comunque, hanno già effettuato, nella giornata di ieri, un sopralluogo al Bonifazi e stanno già intervenendo per ovviare al problema. Si pensa, quindi, che entro poche ore il problema possa essere risolto senza dover attivare la DAD per gli studenti
7 commenti
Acquistate le stufette elettriche!!!!
AHAHAHAHAHAHAH!!
Povera Italia!
Mi chiedo che ricordo avranno dell’italia poi questi giovani che dopo laureati andranno all’estero!
che siamo un paese al declino, governata una classe politica mediocre che pensa solo alla propaganda e che invece che pensare al futuro pensa solo a come accaparrarsi una mangiata di voti.
Le stufe non si possono portare , potrebbero causare problemi al circuito elettrico
speriamo che vadano a chiedere alle precedenti amministrazioni di sinistra, che ci hanno portato a tanto sfascio, nell’istruzione come nella sanità
Anselma, ti chiedi cosa ricorderanno i giovani all’estero? Di sicuro ricorderanno le tue sciocche ed insulse risate!
Regione e Provincia allo sbando, grazie centrodestra!
Edifici vecchi, riadattati a scuole, ma per i quali non esiste una manutenzione efficiente degna di questo nome. Lo capisce anche un bambino (sic!) che in locali del genere se accendi il riscaldamento un’ora prima dell’inizio delle lezioni, non potrai MAI avere una temperatura accettabile per chi deve stare seduto cinque-sei ore a lezione e per chi deve insegnare.
Allora bisogna protestare con forza, non adattarsi alla “didattica a distanza”, perchè la trascuratezza nella gestione di un bene pubblico non è tollerabile.
Il Comune, la Provincia, la stessa dirigenza scolastica non possono rimanere con le mani in mano e affidarsi come sempre quando ci sono i problemi allo scaricabarile delle “competenze”.