Recanati, 20/03/2025. È stata presentata a Recanati, presso la sala eventi del negozio per ragazzi BABY TOYS, la favola Il viaggio di Tobia, scritta da Maria Rita Mazzanti, Giaconi Editore.
Da alcuni studi e saggi si evince l’utilità, anche per gli adulti, di addentrarsi nelle storie per ragazzi per poter vedere il mondo con il doppio degli occhi, i nostri e quelli del bambino che è in noi.
IL VIAGGIO DI TOBIA è l’avventura straordinaria di Tobia, un bambino coraggioso e allegro, che vuole riportare il sorriso sul volto dei suoi cari ricostruendo la sua zona, ormai distrutta.
Dopo tante avventure ci riuscirà, realizzando il ridente paese di Belsole, un luogo dove regnano l’amicizia, l’allegria e la serenità, che le abili disegnatrici Valentina Staffolani e Nicoletta Carella hanno voluto rappresentare con Recanati. La somiglianza tra la Città dell’Infinito e Belsole è un argomento su cui si è soffermato anche il Vicesindaco Roberto Bartomeoli che ha sottolineato lo stretto legame, appunto, tra Recanati e il luogo fantastico in cui è ambientato il racconto.
Sul tema della città ideale si è addentrato, nello specifico, lo storico dell’arte Antonio Perticarini, che in un suo intervento del 12 ottobre 2024, anticipando la favola, ha spiegato come l’arrivo della Santa Casa a Recanati, abbia cambiato radicalmente la storia della città e della zona (la città di Loreto non esisteva, diventerà città solo più tardi).
Nel 500, per la costruzione della Basilica, la zona si è trasformata in una fucina di artisti, molti fiorentini: Melozzo da Forlì, Luca Signorelli, Sansovino, Sangallo, Brunelleschi, Bramante, Giuliano da Maiano, Lorenzo Lotto, Pomarancio, che hanno anche abbellito con la loro arte molti palazzi e chiese recanatesi. A Recanati si era formata una scuola di fonderia molto importante, i cui manufatti sono sparsi in tutta Italia, opere degli artisti recanatesi sono anche nel Duomo di Milano.
Evidentemente, qualcosa di ideale a Recanati c’è, se Papa Alessandro VI la definì Justissima Civitas, per gli Statuti Recanatesi, a cui fecero riferimento molte città italiane, tra cui Firenze.
Tornando alla favola, sono tanti i personaggi simpatici che la animano, tra cui Ballerò un orso che cambia colore a seconda delle sue emozioni, e Charly il suo aiutante che fa il buttafuori in un teatro nel bosco. La scrittrice si è ispirata al cane di Luigi Gatti che vede spesso al Colle dell’Infinito, un cane di piccola taglia ma dal caratterino davvero forte!
La letteratura per ragazzi è, per sua natura sovversiva, non parla di politica ma spesso anticipa i cambiamenti della società. Questo è il finale della favola:
Anche se sono lontani, Tobia sente la vicinanza del Fattore, di Ballerò, degli amici del bosco e, soprattutto dei suoi nonni che sono in Cielo. Allora, alza gli occhi in alto e li saluta con affetto: “Vi voglio tanto bene, mando un bacio a tutti voi, che come me sognate un mondo di pace di amore!”
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L’abile disegnatrice Valentina è anche molto bella