«Una botta tremenda, un incubo, siamo vivi per miracolo». Con queste parole, ancora cariche di emozione, Nicla Cingolani, presidente del comitato di quartiere di Castelnuovo e nota critica d’arte recanatese, ripercorre i drammatici momenti dell’incidente stradale in cui è rimasta coinvolta insieme al marito Paolo nei giorni scorsi.
La coppia era a bordo della loro Renault Clio Gpl di recente acquisto e stava percorrendo il tratto iniziale della strada per Montelupone, dopo aver svoltato dalla Regina, all’altezza della zona ex Cementor. «Eravamo diretti a Potenza Picena per un controllo medico, quando all’improvviso una vettura ha invaso la nostra corsia in curva e ci ha colpiti in pieno. Abbiamo fatto delle piroette e siamo finiti nel prato», racconta Cingolani.
Alla guida dell’auto che avrebbe causato lo schianto c’era una donna che lavora in una struttura sanitaria di Recanati. La dinamica esatta è ora al vaglio dei carabinieri di Potenza Picena.
L’impatto, quasi frontale, è stato violentissimo. Sul posto sono intervenute due ambulanze che hanno trasportato i coniugi al pronto soccorso di Civitanova. Fortunatamente nessuna frattura, ma contusioni e dolori persistenti: Nicla ha riportato una tumefazione al seno a causa della cintura di sicurezza e dell’airbag, mentre il marito ha subito un trauma allo sterno, in una zona già compromessa da un precedente intervento al cuore.
Oltre alle conseguenze fisiche, i disagi si sono estesi anche al piano pratico ed economico: «L’auto era praticamente nuova, appena acquistata con un finanziamento, e avevamo pagato solo la prima rata. Ora è distrutta e non riparabile. Nel frattempo siamo rimasti senza macchina».
A complicare ulteriormente la situazione, anche le difficoltà nell’accesso alle prestazioni sanitarie: «Per un’ecografia al seno con il Servizio Sanitario mi hanno detto che non c’è posto. Sono costretta a rivolgermi al privato».
