Un’aggressione brutale, vigliacca e del tutto incomprensibile. È quella subita da Alberto Latini, 88 anni, residente in via dei Cappuccini, una zona appartata del centro storico di Recanati dove l’isolamento e l’assenza di vicinato rendono tutto più pericoloso. «Mi hanno aggredito in due, senza alcun motivo, mentre una ragazza che assisteva alla scena teneva al guinzaglio il suo cane. Mi hanno preso a pugni, buttato a terra. Ho riportato tre punti all’occhio destro, tagli al volto e un trauma cranico facciale. Sono finito in ospedale. Non potevo difendermi, ho anche problemi alla spalla», racconta con voce ancora spezzata dalla paura.
A colpirlo, secondo la sua testimonianza, sarebbero stati due minorenni appartenenti a un gruppo che da tempo si raduna proprio davanti casa sua, bivaccando sotto l’impalcatura del vecchio palazzo Antici, oggi in restauro. Ragazzi che, a detta dell’anziano, si distinguono per arroganza, atteggiamenti di sfida e totale mancanza di rispetto. «Avevo lasciato il cancelletto aperto, entravano come se fosse casa loro», spiega. Più volte aveva chiesto loro, con toni pacati, di fare attenzione mentre giocavano a pallone: il pallone finiva spesso nel suo orto, danneggiando fiori e coltivazioni.
L’aggressione, avvenuta pochi giorni fa, non è un episodio isolato. Lo stesso gruppo, riferisce Latini, avrebbe rotto una finestra lanciando un mattone e addirittura staccato una traversa del ponteggio, finita nella finestra del bagno. Un crescendo di violenza che ha trasformato la quotidianità sua e della moglie, Gusmini Elisa, in un incubo. Quel giorno, anche lei era presente in casa. È intervenuta per difendere il marito armata solo della racchetta da passeggio. «Ho colpito uno dei ragazzi – racconta – per cercare di allontanarlo, ma stava per afferrare il bastoncino quando l’altro gli ha detto di lasciarmi stare, perché ormai avevano finito quello che avevano cominciato».
I due anziani vivono ora nella paura. Dopo l’aggressione si sono rivolti ai Carabinieri. Latini ha riconosciuto uno degli aggressori da alcune foto mostrate dalle forze dell’ordine. Si tratta di giovani già noti per altri episodi di violenza. «Non è possibile vivere così – afferma l’anziano –. Abbiamo denunciato tutto, fatto il nostro dovere, ma sembra che nessuno possa – o voglia – intervenire. Eppure questi ragazzi sono un pericolo, non solo per noi, ma per tutta la comunità».
La vicenda riporta alla luce un problema che da tempo preoccupa molti residenti: in città si stanno moltiplicando le segnalazioni di bande di minorenni che si muovono in gruppo, spesso di sera, dando vita a episodi di vandalismo, minacce e atteggiamenti intimidatori. Alcuni commercianti denunciano furti e danni, mentre nei quartieri più isolati cresce il senso di insicurezza. Il caso dell’aggressione ad Alberto Latini rappresenta la punta di un iceberg, sintomo di un disagio profondo e di un degrado sociale sempre più visibile.
18 commenti
La caccia a questi teppisti dovrebbe essere facile. Dopodichè altrettanto facile dovrebbe essere la punizione, che non può conoscere indulgenze e attenuanti perchè qui è in gioco il rispetto per le persone. Sicuramente salteranno fuori “esperti” di psicologia e sociologi della domenica a giustificare tutto e a proporre iniziative di lungo, lunghissimo periodo, quando invece occorre contrastare certi comportamenti adesso.
Esatto, dovrebbe essere facile. Sembra che si sia smesso di tentare di educare le giovani generazioni al rispetto e alla convivenza civile. Siamo tutti responsabili e dobbiamo trovare una soluzione che nell’immediatezza metta di fronte al fatto compiuto i responsabili. Probabilmente si potrebbero semplificare le procedure che portano questi ragazzetti a svolgere diverse ore di servizi socialmente utili. Lavorare gratis per gli altri (magari fuori, sotto il sole, come fanno categorie di lavoratori come netturbini, giardinieri…). Ovviamente se non si troverà una soluzione, a lungo andare qualcuno reagirà e ci scapperà l’incidente grave. A quel punto interverrà la politica con grandi parole e nessun fatto.
questi giovani non hanno idea di cosa significhi dittatura,ma con questo loro modo di fare,un chiaro abuso della libertà apriranno autostrade a quella.SI ACCORGERANNO COSA SIGNIFICHI LIBERTà NEL SENSO PIENO DEL TERMINE.Ma la responsabilità del fenomeno dilagante della violenza giovanile ricade sull’intero contesto sociale,tragicamente dissestato.
spiace molto per il signore Latini. situazione di tolleranza incredibile per certi comportamenti.
venite a vedere nel parchetto/parcheggio di VIA COSSIO.
dal pomeriggio a notte inoltrata
spaccio, sesso in auto a tutte le ore davanti a famiglie e passanti. atti di vandalismo.
ma chiaro. se si dice qualcosa il rischio è quello di quanto incappare in quanto avvenuto al signor Latini. o di reazioni scomposte.
ma l’assenza totale di forze dell’ordine. o l’impressione bruttissima che nessuno voglia far niente, prima o poi porterà a reazioni e ad episodi spiacevoli.
mettete nomi e cognomi…
magari i genitori vergognandosi come cani interverranno…
Manganelli…solo manganelli…tanti manganelli….e sprangate sui denti….ovviamente tutti italiani immagino sti ragazzini..si si…
Se sono stati identificati e nessuno fa niente forse sarà… perché sono figli di qualcuno che conta???? Beati loro, saranno la nuova classe politica! Bravi i genitori che difendono sti criminali. Brave le forze dell’ordine, che non fanno niente in questi casi perché sono succubi di chi ha soldi e potere.
Dove sono gli agenti della polizia municipale?
Dov’è il controllo del territorio?
Dov’é lo sceriffo? Troppo impegnato con l’Arci e i presunti rumori molesti?
siccome sono noti, così come noti sono i genitori o intervengono loro oppure è ora passata che intervenga chi subisce disagi e danni .
I genitori ripeto ben noti che c…o fanno? visto che essi non prendono provvedimenti,
purtroppo si è costretti a rispondere alla violenza con altrettanza violenza, altrimenti questi si sentono liberi di poter fare quello che vogliono, qualora io mi trovassi a subire il benchè minimo sberleffo da parte loro sono pronto a reagire anche in maniera pesante, perchè non è concepibile sottostare inermi all’arroganza di 3 teppistelli
chi sono?
il gravissimo problema e’ che i MINORENNI , conosciuti o no, non vengono puniti in nessun modo dalla Giustizia Possono anche uccidere chiunque, ma non si toccano. Se li tocchiamo noi invece per difenderci, andiamo in galera , noi cittadini che cerchiamo di difenderci. Una volta c’era il Riformatorio/ Carcere Minorile. ora invece possono fare tutto il male’ che vogliono a chiunque anche senza motivo,e in GRIPPO ,tanto si sentono, sanno che non saranno mai puniti e gli Avvocati li difenderanno subito. iI Fenomeno e’ peggiorato moltissimo, ma se nessuno fa niente, peggip saa’.
Una volta esisteva la cintura dei genitori, altro che psicologi o sociologi!!!
FALZETTI NON TI CONOSCO MA POSSO DIRE CHE HAI PERFETTAMENTE RAGIONE .ORMAI SIAMO AI LIMITI DELLA SOPPORTAZIONE SI LASCIA TROPPO ANDARE E’ ORA CHE LO STATO SIA MENO INDULGENTE IN TUTTO !!!
i buonisti che dicono?
I buonisti dicono che la violenza è sbagliata, sempre. Anche quando serve come scusa a chi ha il razzismo pronto in tasca.
La città deve reagire a partire dall’amministrazione comunale per evitare che questi episodi si ripetano. Individuare i responsabili e fare azione di prevenzione. Per queste situazioni il decreto sicurezza recentemente approvato in parlamento non è efficace?
sono già noti per episodi di violenza, ciò significa che le famiglie non sono in grado di educarli, quindi, vanno messi in riformatorio e a fare lavori duri tutto il giorno
ma come, il vostro tanto amato governo di destra non doveva riportare ordine e disciplina? a me 1 mese fa dei ragazzetti hanno scagliato pietre alle 2 del mattino, li ho rincorsi e braccati ma erano più svelti, e non riesco a riconoscerli perché hanno tutti i tagli di capelli uguali e indossano gli stessi abiti. I genitori sono delle chiaviche evidentemente,non sanno più educare.
ma non preoccupatevi, prima o poi si faranno male.