È uscito il 10 luglio 2025 l’album di debutto solista di Matteo Moretti che prende le mosse dal lavoro di Ivo Pannaggi, artista delle avanguardie storiche legato al secondo futurismo italiano e alla tedesca Bauhaus.
Moretti confeziona così un lavoro ricco di sonorità jazz-rock in cui spicca l’utilizzo di strumenti non consueti per il genere. Le cinque tracce che ripercorrono altrettanti dipinti di Pannaggi, vedono mettere l’accento a volte su cadenze ritmico-meccaniche, altre volte sulle soluzioni melodiche ed armoniche che si innestano nella struttura centrale del dipinto, altre ancora sulla sola improvvisazione jazzistica, lasciando ad essa il compito di attraversamenti ritmici e melodici sulla trama della composizione pittorica.
A Pannaggi si apre con il brano Dinamismo assoluto della mano sinistra che, fin dalla sua intro, delinea le sonorità centrali del basso di Matteo Moretti, del vibrafono di Marco Pacassoni e dell’elettronica di Pierfrancesco Ceregioli. Il disco continua poi con Mia madre legge il giornale, un brano dai toni sospesi in cui, il vibrafono di Pacassoni ci porta gradualmente nelle braccia della chitarra di Giulio Vampa, in una rassicurante reiterazione di cellule melodiche che sfumano dall’uno all’altra. Nel terzo brano sembrano essere centrali il basso e la chitarra, riportando alla mente il moto circolare della macchina a vapore in una raffigurazione di quel Treno in corsa su cui gli altri strumenti evolvono in uno sferragliare di componenti timbriche e armoniche. Segue poi Astrazione prospettica dove, sulla batteria sincopata di Matteo Pantaleoni si innestano sonorità e melodie che rimandano a quelle colonne sonore in stile Muzak tipiche dei “non luoghi”, con il basso che sembra percorrere gli spazi degli studi architettonici di Pannaggi, in cui risuonano citazioni da Mario Monachesi. Il brano di chiusura ripercorre l’estrema sinteticità grafica della caricatura Buster Keaton, in un incedere quieto e spesso inespressivo.
Matteo Moretti ha ormai una carriera trentennale che attraversa i generi della musica popolare portoghese, del pop-rock, delle colonne sonore, della musica elettronica sperimentale, portandosi da sempre nel cuore il suono del Jazz-Rock e della Fusion: da Frank Zappa ai Tribal Tech, da Mike Stern ai Weather Report, passando anche dai conterranei Agorà.
L’album, che ha già visto l’uscita nelle maggiori piattaforme musicali, sarà rilasciato il prossimo settembre anche in copia fisica su supporto CD.
BIOGRAFIA
Matteo Moretti è nato a Città di Castello nel 1977 per trasferirsi poi a Recanati, nelle Marche. Nel 2002 si è diplomato presso l’UM di Roma con i Maestri Pippo Matino, Andrea Avena e Gianfranco Gullotto. Nel 2018 si è laureato in basso elettrico jazz alla triennale del Conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro con i Maestri Maurizio Rolli, Ferruccio Spinetti e Fabio Crescente. 2018.
Nel 2003 entra nel progetto Accademia do Fado di Marco Poeta debuttando al trentennale del Banco del Mutuo Soccorso tenutosi presso lo spazio Fiesta alle Capannelle di Roma. Inizia così un percorso che lo vedrà collaborare con nomi importanti della musica leggera italiana come Lucio Dalla, Eugenio Finardi, Peppe Servillo e Fausto Mesolella (Piccola Orchestra Avion Travel), Silvia Mezzanotte, Enzo Gragnaniello, Ana Moura, Argentina Santos, Jorge Fernando, Antonio Chaino, Pedro Lisboa, Ricardo Ribeiro, Tina Santos. Sempre in questo contesto, ha suonato negli album “Accademia do Fado (O nosso Fado)“ (Target, 2003) e “Il poeta e la chitarra” (Target, 2005).
Nel 2009, finita l’esperienza con l’Accademia do Fado, è produttore e bassista nell’album “Canta-me o Fado” (Aqfene produzioni, 2009) di Elisa Ridolfi, coinvolgendo anche musicisti come Andrea e Gionata Costa (Quintorigo), Luca Miti, Vince Vallicelli, Beppe Servillo e Francesco di Giacomo. Parteciperà poi anche al disco “Curami l’anima” (Squilibri, 2023) di Elisa Ridolfi, vincitore del Premio Tenco 2024 nella sezione Miglior Opera Prima.
Negli anni ha collabora anche con Howie B, Paolo F. Bragaglia, Mauro Pagani, Joy Salinas, Danny Losito, Double Dee, OrchestraBottoni (già Piccola Orchestra la Viola), Fabrizio Consoli, Sergio Bardotti, Pippo Caruso, Elena Bonelli, Franca Masu, Monica Demuru, Max Manfredi, Massimo Bozzi, suonando sui palchi di Arena Sferisterio di Macerata, Teatro Strelher, Piccolo Studio di Milano, Teatro Sao Luiz, Museo do Fado di Lisbona, Villa Ada a Roma, Stazione Leopolda di Firenze, Rocca Costanza di Pesaro, Teatro Rossini di Pesaro, Teatro Borgatti di Cento, Teatro Petrella di Longiano, Teatro Pergolesi di Jesi, Teatro della Fortuna di Fano, Teatro Ligneo di Villa Caprile, Teatro Toniolo di Mestre, Teatro La Loggia di Cison. Tra i festival sono da menzionare Musicultura, PopSophia, Sanremo Rock, Sete Sois Sete Luas, Pistoia Blues, Porretta Soul Festival, Paleariza Festival, Fringe Festival.