La Piccola Libreria delle Marche, punto vendita e presidio culturale situato in piazza Leopardi, nel cuore di Recanati, meriterebbe un discorso a parte. Non si tratta infatti di un semplice esercizio commerciale: aperta sette giorni su sette, in una posizione strategica e frequentata dai turisti, è diventata nel tempo un punto di riferimento spontaneo per chi cerca informazioni su Recanati e sul territorio circostante.
È, a tutti gli effetti, una vera e propria “porta d’ingresso culturale” alla città. Eppure, sorprendentemente, non gode di alcuna forma di collaborazione ufficiale con l’amministrazione comunale.
In una città che fa della cultura e dell’accoglienza uno dei propri assi strategici, avviare una partnership con una realtà come la Piccola Libreria delle Marche sarebbe non solo opportuno, ma lungimirante. Non soltanto per sostenere un presidio culturale attivo e vitale, ma anche per valorizzarlo come punto stabile, accessibile e autorevole di informazione turistica, proprio in un’area – piazza Leopardi – che per centralità e valore simbolico rappresenta il biglietto da visita della città.
Si tratta di un’opportunità finora colpevolmente trascurata dall’amministrazione comunale, per mancanza di iniziativa e di visione strategica.
In un momento storico in cui si parla tanto di un turismo esperienziale, fatto di incontri autentici con il territorio, la sua gente e le sue tradizioni, lasciare ai margini una realtà così attiva e radicata appare una scelta miope. È tempo di invertire la rotta e riconoscere il valore aggiunto che questa libreria rappresenta per Recanati.