Cassonetti stracolmi, sacchi dell’immondizia abbandonati a terra e odori sgradevoli nel cuore del centro storico: una scena purtroppo sempre più frequente in via San Michele, dove l’isola ecologica situata tra i giardini pubblici e le abitazioni, a ridosso di un’attività di ristorazione, sta diventando un punto critico per la gestione dei rifiuti.
È stato proprio il titolare del locale ad accendere i riflettori sul problema, lamentando le difficoltà di lavorare, soprattutto nel periodo estivo, in un ambiente degradato dalla presenza di rifiuti non raccolti o lasciati fuori dai contenitori della differenziata, spesso già pieni e incapaci di accogliere ulteriori conferimenti.
Per affrontare la situazione, l’assessore alla nettezza urbana e al bilancio, Sabrina Bertini, ha disposto l’intervento degli ispettori ambientali, con l’obiettivo di sensibilizzare direttamente gli esercenti della zona – in particolare quelli della ristorazione – sull’importanza di un uso corretto e responsabile dei punti di conferimento disponibili.
“L’idea – spiega Bertini – è evitare che tutti scarichino i rifiuti sempre nello stesso punto, ignorando la presenza di altri cassonetti disponibili a poca distanza”.
L’assessore ha inoltre evidenziato l’esempio virtuoso di alcuni operatori di piazza Leopardi, che si sono già organizzati autonomamente per una gestione più ordinata dei rifiuti.
“Il servizio di raccolta – precisa – è previsto nei giorni di lunedì, giovedì e sabato. Conferire in giornate diverse non solo genera disordine e disagi, ma comporta anche il rischio di sanzioni, oltre a violare le più elementari regole della convivenza civile”.
Il richiamo dell’amministrazione è dunque duplice: da un lato al rispetto delle regole, dall’altro al buon senso. Un invito rivolto a tutti – cittadini, operatori commerciali e turisti – affinché il centro storico di Recanati possa conservare il decoro e la pulizia che merita, soprattutto durante i mesi estivi, quando la città si anima di visitatori e iniziative.
2 commenti
quali altri ristoranti ci sono lì nei dintorni? trovato di chi sono, semplice
Gli esercenti hanno le chiavi dei cassonetti e il microchip, sono piuttosto i residenti che forzano i bidoni e buttano quando non passa la raccolta. Gli esercenti hanno tutti i diritti e i doveri di buttare la spazzatura quando serve, sennò riempirebbero il locale di sporcizia! Ben diversa una famiglia che ha dei giorni a settimana per buttarla (ma poi non se la vuole tenere in casa). Si spera ovviamente che i dipendenti (magari quelli più giovani…) dei locali in centro siano stati ben istruiti su come e dove si butta l’immondizia, perché lasciarla per strada è da incivili.