Un tempo, davanti alla chiesa di Sant’Agostino, c’era il parcheggio di piazzale Giordani. Poi, a giugno, il Comune ha deciso di ridisegnarlo per ricavare un passaggio pedonale — dalle dimensioni peraltro discutibili rispetto a quelle previste dal Codice della strada — con l’obiettivo dichiarato di agevolare l’accesso… a uno studio privato. Un’idea già discutibile di per sé, visto che un marciapiede comodo e sicuro collega già la strada all’ingresso dello studio.
Per creare il nuovo passaggio, sono stati cancellati gli stalli preesistenti e tracciati di nuovi. Peccato che, solo dopo, qualcuno si sia accorto che la manovra aveva fatto sparire l’area riservata a moto e scooter, un tempo sotto la torre dell’acquedotto. A quel punto, nuova modifica: anziché ripristinare l’assetto originale, è comparsa una “nuova” disposizione di stalli blu, che sembra uscita da un laboratorio di geometria creativa.
Il risultato? Sul terreno restano le vecchie strisce scure come un fossile urbano, memoria permanente di un progetto che ha più di enigmistico che di funzionale. Gli automobilisti, intanto, cercano di interpretare il disegno: più che un parcheggio, sembra un test di logica.