Parole chiare e dirette del Sindaco Moreno Pieroni sulla questione della vela pubblicitaria in cui è comparsa la sua immagine.
«La cosa più triste in questa vicenda non è tanto di venire attaccato sul personale per questioni che, di fatto, riguardano capziosità burocratiche: la cosa più triste è che a Loreto le opposizioni – in special modo queste che si definiscono ‘progressiste’ – non abbiano altri argomenti seri da utilizzare per portare avanti un sereno confronto democratico e trovino il tempo di polemizzare sul nulla».
«Un gesto spontaneo, fatto in amicizia e nella più assoluta buona fede – spiega Pieroni -, senza alcun tipo di finalità o ritorno economico. Da sempre sono un uomo che fa politica per la gente e tra la gente e in ogni situazione cerco di venire incontro alle esigenze e alle richieste dei cittadini.
Avrei potuto usare più accortezza in questo caso? Può darsi, ma io sono sereno: i commenti da bar e la mala fede li lascio a questa sinistra che non trova altro di cui discutere, quello che mi interessa è continuare ad occuparmi nel miglior modo possibile di Loreto».
4 commenti
mmmmmhhhhhhh non proprio chiaro, fa l’offeso ma non chiarisce. mmmmmmmmhhhhh
Classica non risposta. E’ una prassi politica di FDI e Lega. Anche di Loreto nel cuore a quanto pare. Complimenti per il pelo sullo stomaco.
Il solito misero atteggiamento del sindaco di Loreto, che la butta sempre sul paternalismo e sul vittimismo, credendo in questa maniera di evitare ogni responsabilità e risolvere ogni problema. Forse non si rende conto che la questione del comparire in una pubblicità a favore di un’azienda privata che VENDE gas ai cittadini di Loreto, è una questione molto più seria di quello che vuol far credere.
Il Pieroni fa finta di dimenticare (o no?) che è sindaco di un Comune che proprio per il servizio di distribuzione e vendita del gas metano è socio del Gruppo Astea, cioè un concorrente diretto della società dell'”amico” per la quale ha “offerto” la sua presenza nei manifesti pubblicitari.
E’ un fatto gravissimo, che non trova alcuna giustificazione, al netto di eventuali e possibili illeciti che gli potranno essere contestati. Lui parla di “capziosità burocratiche”, quando sa benissimo che così non è.
Voler far intendere che non si tratta di un argomento “serio” sul quale dover dare conto alla cittadinanza, bollando come “commenti da bar” le opinioni liberamente espresse, è offensivo e oltraggioso verso tutti, nonché segno di arroganza senza limiti.
Lui evidentemente è allergico alla trasparenza dei comportamenti pubblici, imposti dal suo ruolo di sindaco. Uno stile troppo a lungo tollerato (se non incoraggiato) anche dall’intero consiglio comunale, che oggi dovrebbe chiedere a tamburo battente la convocazione di un’apposita seduta pubblica in cui dibattere l’intera vicenda, che rimane gravissima e inqualificabile.
P.S. – Il Gruppo Astea ha un Codice etico nel quale si legge: “Le norme del Codice etico si applicano senza eccezione alcuna a organi sociali, management, personale, dipendente, partner commerciali, fornitori e a tutti coloro che intrattengono rapporti con la società”.
Domanda: fare pubblicità per una società concorrente da parte di un socio è una VIOLAZIONE del Codice etico del Gruppo Astea?
Caro Sindaco, la pezza è peggio del buco!
La leggerezza di sicuro è stata fatta, ma anche a voler aderire alla tesi della mancanza di “accortezza” prospettata, mi sembra davvero paradossale il tentativo di minimizzare un comportamento che a mio avviso è molto, MOLTO grave, come ho tentato di evidenziare nell’unico post nel quale non è stata inserita la risposta del sindaco, peraltro affidata anche alla stampa.
Avevo auspicato una doverosa spiegazione che non fosse offensiva dell’altrui intelligenza: quella offerta purtroppo lo è! A meno di non voler credere che il Sindaco non riesca davvero a comprendere la gravità del suo comportamento, nei confronti di tutti i cittadini di Loreto e della stessa azienda Astea Energia s.p.a., di cui il Comune di Loreto è socio. Però, se così fosse, mi chiedo se Pieroni si debba interrogare sulla sua idoneità a mantenere il ruolo che attualmente riveste.
Quanto a quelli che definisce “commenti da bar” di una “sinistra che non trova altro di cui discutere”, vorrei far notare che anziché rivolgersi ad essa in modo sprezzane o, se preferisce, ancora una volta senza sufficiente “accortezza”, potrebbe scoprire che, invece, di cose di cui si sta discutendo ce ne sono davvero tante a cominciare dal problema della mancanza di spazi pubblici in cui i cittadini possano farlo.
Non credo sia questa la sede per fare il lungo elenco delle criticità non affrontate, trascurate e non risolte, che interessano il Comune di Loreto, ma se il Sindaco vuole (e dovrebbe volerlo) potrebbe egli stesso organizzare qualche pubblico incontro per parlarne.
Tutto questo non cambia di una virgola la gravità di quanto accaduto con la vela pubblicitaria, di cui il Sindaco non sembra essersi ancora reso conto (o almeno questo è quanto vorrebbe far credere.
P.S.: Quanto alle affermate “capziosità burocratiche” a me resta francamente difficile comprendere il senso di ciò che il Sindaco abbia inteso affermare. Forse dovrebbe approfondire il significato delle parole usate per comprendere che non c’entrano nulla con ciò che gli è stato chiesto di spiegare.
Anna Maria Ragaini