A Recanati, Vicolo San Michele continua a far parlare… e a puzzare. Solo qualche tempo fa, il chiacchiericcio cittadino aveva messo alla gogna i titolari di un ristorante del centro storico, accusandoli di “trasformare il vicolo in discarica”. Ebbene, ieri il copione si è ripetuto: sacchetti blu della carta e del multimateriale abbandonati fuori orario e giorno stabilito (l’azzurro si raccoglie il martedì, la carta il mercoledì).
Ma stavolta la realtà è chiara: l’untore non era il ristorante. Non servono indagini: il problema sono i soliti incivili, quelli che pensano che le regole della raccolta differenziata siano consigli e non obblighi. I sacchetti abbandonati a terra deturpano il vicolo, mettono a rischio l’igiene e offrono ai cittadini e ai turisti un pessimo biglietto da visita del centro storico.
Fino a quando qualcuno non prenderà seriamente la pulizia e il rispetto delle regole, Vicolo San Michele resterà un piccolo teatro del “dai all’untore”, con tanto di sacchetti fuori tempo massimo come scenografia.
13 commenti
È la nuova prospettiva
basta aprire e vedere di chi sono, gli indizi ci sono sempre, poi su quelli azzurri non c’è microchip?.e fare una bella multa, ben salata.
io penso che bastava aprire per capire di chi fosse…..tra la carta vuoi che non usciva fuori qualcosa di personale???
ma vogliamo parlare di tutta la puzza che cè in quella via. Ieri alle altalene con i bambini era impossibile stare dal fetore che veniva dai contenitori dell immondizia. Bella pubblicità per Recanati. Andrebbero proprio tolti!
il problema del fetore estivo è dato dal fatto che molti proprietari di cani, dopo che hanno defecato e raccolto la loro cacca, li gettano nei cassonetti dell’umido e con il caldo dei mesi estivi la puzza diventa insopportabile.
Nel giro delle mura ogni volta che ci si avvicina ad un cassonetto viene il volta stomaco.
Questa cosa va cambiata.
Va messo obbligo di riportarsi a casa le deiezioni degli animali.
Il senso civico è anche questo
E perchè dietro la torre dell’acquedotto a S. Agostino? lì è veramente un casino nonostante i due operatori siano ligi al dovere e puliscono spesso. Occorre controllare sia il microchip che i sacchetti di carta. Solo con grosse multe le persone cambiano. Inoltre occorrerebbero altri cassonetti.
questa amministrazione ha tolto i microchip dai sacchi
Oi non è aggiornato!
La giunta del cambio di prospettiva ha ritenuto il microchips inutile ed anche una spesa superflua!
Su non può avere la botte piena e la moglie ubricaca!
Buon cambio di prospettiva!
Stessa cosa accade per i bidoni dietro al cinema, stamattina hanno buttato i sacchi dell’umido per terra!! I gatti sono arrivati ed è tutto pieno di scorze e lische. La puzza arriva fin dentro ai ristoranti
quali ristoranti?
tutto vero…siamo proprio incivili e zozzi…ma una volta, neanche tanto tempo fa, gli spazzini, oggi operatori ecologici, la scopa la usavano le strade le pilivano , oggi neanche si inchinano più, figuriamoci se c’è un sacchetto rotto….mio pensiero naturalmente…. adesso giù con gli insulti….
Se i recanatesi, ovviamente non tutti sono incivili con chi ve la prendete?
Ma Radio Pepa non era la voce contro i micrichips?
E mò che il casino è sotto casa vi lamentate?
Eh, benedetta coerenza.