I Carabinieri della Stazione di Tolentino, a conclusione di mirate attività investigative, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria due uomini – un 61enne residente in provincia di Cosenza e un 48enne residente in provincia di Bergamo – ritenuti responsabili del reato di truffa aggravata in concorso.
L’indagine ha preso avvio dalla denuncia sporta da una donna di 43 anni, residente a Tolentino, che si è rivolta ai militari dell’Arma dopo essere stata vittima di un raggiro online.
Secondo quanto ricostruito, i due indagati avevano pubblicato un’offerta di lavoro su una nota piattaforma social, attirando l’attenzione della donna, alla ricerca di un impiego. Dopo i primi contatti, approfittando della buona fede della vittima e con l’utilizzo di artifizi e raggiri, i due soggetti sono riusciti a convincerla della necessità di acquistare, a proprie spese, del materiale informatico che – a loro dire – sarebbe stato indispensabile per poter iniziare l’attività lavorativa proposta.
Ingannata dalle false promesse, la donna ha effettuato un versamento di 210 euro su due carte ricaricabili Postepay. Tuttavia, nei giorni successivi, non avendo ricevuto alcun materiale e constatata l’impossibilità di ricontattare gli inserzionisti, ha compreso di essere stata vittima di una truffa e ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri.
Le indagini condotte dai militari dell’Arma hanno permesso di risalire con precisione all’identità degli intestatari delle due carte Postepay, che sono stati quindi deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica competente per il reato di truffa aggravata in concorso.
L’Arma dei Carabinieri coglie l’occasione per rinnovare l’invito alla cittadinanza a prestare la massima attenzione alle offerte di lavoro pubblicate sui social network e a non effettuare mai pagamenti o invii di denaro senza prima aver accertato la reale affidabilità degli interlocutori.
Le informazioni sono state fornite nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione delle rispettive fasi del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.