È arrivato come uno schiaffo improvviso a tutto il mondo del ciclismo amatoriale: la rottura tra la Federazione Ciclistica Italiana (FCI) e l’ACSI, l’ente di promozione sportiva di riferimento per migliaia di società, ha bloccato ogni attività. A farne le spese anche Recanati, dove il Ciclo Club è stato costretto ad annullare tutti gli eventi in programma tra domani e domenica, compresa la tanto attesa “Tre Giorni Leopardiana”.
«Un colpo durissimo per noi e per il movimento amatoriale – spiegano dal club –. Eravamo pronti a rilanciare una manifestazione ricca, emozionante, forse unica. Ma dobbiamo annunciare con grande dispiacere che tutto è cancellato, non per nostra volontà ma per una decisione nazionale che ci priva della possibilità di organizzare in sicurezza le gare».
L’interruzione del protocollo tra FCI e ACSI ha infatti generato un effetto domino immediato: problemi di tesseramento, mancanza di coperture assicurative e impossibilità di garantire la sicurezza in corsa. Persino le moto scorta hanno comunicato di non poter più operare nelle competizioni amatoriali legate ad ACSI.
«Abbiamo provato in ogni modo, anche interpellando la direzione nazionale ACSI, a salvare la Leopardiana – raccontano dal Ciclo Club – ma questa volta non c’è stato nulla da fare».
La vicenda non riguarda solo Recanati: l’intero mondo del ciclismo amatoriale italiano si trova paralizzato da un vuoto normativo e organizzativo che ora dovrà essere colmato a livello istituzionale. Il caso, già all’attenzione del Ministero dello Sport, rischia di mettere in ginocchio centinaia di associazioni fondate su passione, volontariato e sacrifici.
«Resta un’amarezza profonda – concludono – per ciò che sarebbe stato e che invece non sarà. Questo provvedimento, con effetto immediato, penalizza tante oneste organizzazioni che da anni promuovono lo sport sul territorio. Ma non ci arrendiamo: valuteremo azioni legali e continueremo a difendere il diritto di fare sport in libertà e sicurezza».
1 commento
FCI vergognosa, spero capiranno a breve che così azzerano il 90% degli eventi