Medico, chirurgo, politico. Il dottor Mariano Amici è una figura che negli ultimi anni ha fatto molto discutere. Conosciuto al grande pubblico per le sue posizioni critiche durante la gestione della pandemia da Covid-19, è stato tra i medici più esposti nel chiedere chiarezza sui vaccini e sulle misure sanitarie imposte dallo Stato.
Dopo la celebre partecipazione a “Porta a Porta” con Bruno Vespa — che lo rese bersaglio di polemiche e perfino di un tentativo di radiazione dall’Ordine dei Medici — Amici è diventato un punto di riferimento per quella parte del mondo scientifico e civile che ha sollevato dubbi sul modo in cui è stata condotta la campagna vaccinale.
Oggi Amici continua a esercitare la professione medica e a intervenire nel dibattito pubblico, richiamando l’attenzione su temi come la libertà di scelta terapeutica, la trasparenza scientifica e la responsabilità istituzionale.
Nell’intervista che segue affronta questioni ancora aperte: dalle reazioni avverse ai vaccini all’aumento di patologie gravi come tumori e miocarditi, fino alle morti soapette e all’uso improprio di terapie per affrontare il Covid e le sue conseguenze patologiche.
Con il suo consueto tono diretto e senza compromessi, invita a non smettere di porsi domande e a “continuare a far maturare le coscienze”.