La gioia di un bambino nel riconoscere i giochi all’interno del cortile della scuola d’infanzia, con questo utile espediente gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti a risalire ai genitori di un bambino di circa quattro anni che ieri pomeriggio camminava spaventato lungo Via Roma di Macerata in cerca della sua famiglia.
Raccontiamo la storia a lieto fine dall’inizio:
al Numero Unico di Emergenza 112 sono giunte diverse segnalazioni fatte dai cittadini che riferivano all’operatore della sala operativa della Questura di Macerata di un bambino di giovanissima età che camminava da solo sul marciapiede di Via Roma e che all’apparenza sembrava spaventato. Il piccolo veniva raggiunto da due equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che immediatamente si adoperavano per tranquillizzare e confortare il bambino che parlava a stento la lingua italiana tenendolo con loro e scongiurando qualsiasi pericolo. Contemporaneamente gli agenti iniziavano le ricerche dei familiari interessando gli esercenti delle attività commerciali presenti nei dintorni chiedendo se avevano notato il bambino e i suoi parenti più stretti senza però ottenere conferme. È a questo punto che i poliziotti hanno accompagnato il piccolo nell’auto di servizio percorrendo le strade adiacenti fino a quando l’attenzione del bimbo è stata attirata dai giochi presenti nel cortile dell’asilo che frequentava, un grande sorriso è apparso sul suo volto indicandoli con gioia.
È stato il Preside dell’istituto scolastico a riconoscere il suo alunno consentendo in tempi brevissimi di rintracciare il papà, di origini afgane e regolare sul territorio nazionale, a cui è stato riaffidato il bambino. Anch’egli raccontava di essere alla ricerca del giovanissimo figlio con evidente preoccupazione.
“Esserci sempre” è lo slogan e la promessa della Polizia di Stato che anche in questa circostanza ha rappresentato l’impegno a essere sempre al servizio dei cittadini, garantendo oltre alla sicurezza e alla legalità la vicinanza che con senso di responsabilità hanno riunito una famiglia. Non solo un dovere, ma anche un’etica che sottolinea la vocazione e il ruolo di baluardo per la serenità di tutti mediante l’impegno nell’essere presenti sia nella risposta a un’emergenza che nel supporto a ogni situazione di bisogno.


