Dopo anni di spostamenti, doppi turni e incontri infiniti tra Provincia, Comune e comitati di genitori, il Liceo Leopardi di Recanati può finalmente tirare un sospiro di sollievo: gli studenti sono tornati tutti “a casa”.
Le cinque classi che fino allo scorso anno erano costrette a seguire le lezioni nella sede provvisoria del Professionale Bonifazi, nell’ex convento di Santo Stefano, sono rientrate nelle sedi originarie del liceo. Stavolta, però, non per effetto di un’emergenza o di un nuovo trasferimento, ma perché quei locali non servono più.

A confermarlo è l’assessore alla scuola e ai servizi sociali Emanuela Pergolesi, che non nasconde la soddisfazione per un equilibrio finalmente raggiunto: «Il Liceo – spiega – ha regolato le iscrizioni in base alla capienza dei due edifici di Palazzo Venieri e via Aldo Moro. Sono state accettate solo le domande compatibili con le norme di sicurezza e con gli spazi disponibili. Questo ha comportato qualche rinuncia, ma oggi tutte le classi del Leopardi sono riunite tra le due sedi storiche».
Il dato aggiornato parla di 1.317 studenti complessivi: al Palazzo Venieri trovano posto il Classico e le Scienze Umane, mentre la sede di via Aldo Moro ospita lo Scientifico e altri indirizzi, compresi i laboratori. Nessuna classe, dunque, è più “in esilio” al Bonifazi, dove la Provincia sta preparando l’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’ex convento di Santo Stefano.
«La Provincia – aggiunge la Pergolesi – ha riorganizzato il progetto e aprirà il cantiere solo dopo aver garantito la continuità scolastica. Si sta lavorando per conciliare la presenza degli studenti con l’avvio dei lavori. Attualmente al Bonifazi ci sono circa 240 studenti».
Una fotografia molto diversa da quella di appena un anno fa, quando il Comitato a sostegno del Liceo Leopardi denunciava la mancanza di risposte e chiedeva soluzioni per le classi in esubero. Oggi, invece, il problema sembra superato: meno iscritti, più ordine e niente più traslochi.
E mentre il liceo torna a respirare nei suoi spazi originari, anche gli altri istituti cittadini mostrano numeri importanti: 1.090 studenti all’Istituto di Istruzione Superiore Mattei, una vera “città scolastica”, e circa 1.600 alunni distribuiti nei due istituti comprensivi, “Beniamino Gigli” e “Niccolò Badaloni”, con circa 800 ragazzi ciascuno dalla materna alla media.
Infine, meno di 100 bambini tra 3 mesi e 3 anni frequentano i nidi del territorio: 39 nel comunale – che il prossimo anno potrà accoglierne fino a 70 – e gli altri nei servizi privati.



4 commenti
È SORPRENDENTE CHE UN’AMMINISTRAZIONE SI DICHIARI SODDISFATTA DEL CALO DEGLI ISCRITTI DEL PROPRIO LICEO — PERALTRO UNO DEI PIÙ PRESTIGIOSI DELLA PROVINCIA — INVECE DI IMPEGNARSI PER RILANCIARLO E SOSTENERNE LA CRESCITA . Questa pochezza politica fa capire bene in che mani siamo . Pepa e la sua giunta sa solo aumentare le tasse (mensa , tari , acqua , passo carrabile etccc)
Direttore casserà anche questo commento ? non disturbiamo questo favoloso sindaco e giunta con riflessioni che potrebbero far indignare qualcuno , vero ?
Non è stata la giunta Pepa ad aumentare le tasse. Vedi intervista Bravi che non obietta sull’aumento
Che vanto c’è nell’affermare che qualche iscrizione è stata rifiutata? L’assessore alla scuola non riconosce il diritto all’istruzione come una priorità, piuttosto pare considerare lungimirante selezionare gli studenti. Εsclusione selettiva in nome di un’ordine ritrovato: ma vi rileggete? Che tristezza…
Come far passare un clamoroso fallimento per un successo.
Facile del resto quando si hanno a disposizione tutti i mezzi di informazione.
Ma le persone non sono stupide, o meglio è stupido chi vuol esserlo e si fa piacere tutto ed il suo contrario.