RECANATI – Un anno di condanna, con pena sospesa e prescrizioni precise, per una vicenda nata dalla fine di una relazione sentimentale e degenerata, secondo l’accusa, in una serie di comportamenti persecutori. È la sentenza pronunciata ieri dal giudice Domenico Potetti del tribunale di Macerata nei confronti di una 52enne residente a Recanati, imputata per stalking ai danni dell’ex fidanzato e della sua nuova compagna.
Il giudice ha disposto la sospensione della pena subordinandola alla partecipazione della donna a un percorso di recupero e al risarcimento dei danni. In particolare, dovrà versare 2.700 euro per il danneggiamento dell’auto della nuova compagna dell’ex, oltre a un risarcimento di 5mila euro per ciascuna delle parti civili. Il pubblico ministero Francesca D’Arienzo aveva chiesto una condanna più severa, pari a due anni e dieci mesi.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, i fatti si sarebbero verificati tra Recanati e Potenza Picena a partire dal 27 febbraio 2023, dopo la rottura della relazione. Alla donna vengono attribuiti diversi episodi ritenuti persecutori, tra cui il presunto posizionamento di un registratore nascosto nella scrivania dell’ex compagno, scoperto dall’uomo nel febbraio dello stesso anno. Circostanza che, sempre secondo l’accusa, la 52enne avrebbe ammesso.
Contestata anche una serie di comportamenti di controllo indiretto: frequenti visite alla madre dell’ex, grazie alle quali la donna avrebbe ottenuto informazioni sugli spostamenti della coppia, riuscendo così a pedinarla e a seguirne i movimenti.
Nel capo d’imputazione figurava inoltre l’accusa di violazione di domicilio, per essersi introdotta nell’ufficio dell’ex utilizzando una copia delle chiavi mentre l’uomo era assente. Da questa contestazione, però, la donna è stata assolta. Resta invece accertato, secondo la sentenza, l’episodio di danneggiamento dell’auto, avvenuto nell’ottobre scorso, quando la vettura della nuova compagna sarebbe stata rigata.
L’accusa ha inoltre richiamato alcuni passaggi in auto, avvenuti il 30 marzo e l’11 aprile di quest’anno, lungo le strade vicine ai locali pubblici frequentati dalla coppia.
Le parti offese si sono costituite parte civile, assistite dall’avvocato Donato Attanasio. La difesa dell’imputata è stata affidata all’avvocato Michele Pagano.

