Questa notte i Carabinieri della Compagnia di Osimo hanno arrestato in flagranza tre uomini di nazionalità albanese, non residenti in provincia di Ancona ma già noti alle forze dell’ordine per reati della stessa natura. L’operazione è scattata nel pomeriggio di ieri. A seguito della recrudescenza dei furti in appartamento registrata negli ultimi giorni in particolare nei territori della Val Musone e della Vallesina, i militari dell’Arma di Osimo, all’esito di approfondita analisi del fenomeno supportata da un’ attività di scambio informativo condotta sinergicamente con tutte le componenti dell’Arma della provincia, hanno concentrato l’attenzione sui tre individui, non conosciuti in zona, sottoponendoli ad un monitoraggio discreto per documentarne gli spostamenti.
I tre, a bordo di un’autovettura a noleggio, per tutto il pomeriggio si sono spostati sul territorio facendo varie tappe tra Castelbellino, Cupramontana e Chiaravalle, per poi far rientro solo in tarda serata a Castelfidardo, presso una struttura ricettiva del luogo ove erano alloggiati da giorni. Considerati gli strani spostamenti registrati e l’intricato tragitto percorso, i militari del Norm di Osimo e della Stazione di Castelfidardo, con il contributo di una squadra di intervento operativo (Sio) del 4° Battaglione Carabinieri di Mestre impiegata in questi giorni proprio per attività di prevenzione dei reati predatori, hanno quindi bloccato i sospettati mentre facevano accesso al loro rifugio, impedendone la fuga e sottoponendoli immediatamente ad un’approfondita perquisizione domiciliare e veicolare.
All’interno di un borsone, hanno rinvenuto quindi circa 100 oggetti preziosi, 23 orologi anche di pregio, borse di marca, la somma di 600 Euro in contanti oltre a torce e elettriche, un flessibile e vari arnesi da scasso. Dai successivi accertamenti è emerso quindi che proprio nelle località appena visitate dai soggetti erano stati compiuti altrettanti furti in appartamenti mediante effrazione degli infissi e che parte della refurtiva trovata in possesso dei fermati fosse effettivamente riconducibile agli stessi furti, poiché subito riconosciuta dai proprietari delle abitazioni derubate, che al momento della “visita” dei presunti ladri non erano in casa.
I tre stranieri nascondevano inoltre nella loro auto due set di targhe clonate, ascrivibili a autovetture di modello identico, da utilizzare per potersi spostare liberamente senza lasciare traccia del loro passaggio nei sistemi di lettura targhe. Nei loro confronti è scattato quindi l’arresto in flagranza e la misura cautelare della custodia in carcere, in attesa dell’udienza di convalida che avverrà nei prossimi giorni.
Tra la refurtiva recuperata, sono stati già catalogati altri oggetti preziosi ascrivibili a un furto avvenuto con lo stesso modus operandi il 14 dicembre scorso a Loreto. Si sta quindi approfondendo la posizione dei tre soggetti e la loro possibile implicazione nei numerosi furti recentemente registrati in quest’area geografica, anche tenuto conto che gli stessi, almeno a far data dallo scorso 7 dicembre, stavano alloggiando nella struttura di Castelfidardo dove sono stati braccati.
* Trattandosi di provvedimento precautelare adottato nella fase delle indagini preliminari, a favore delle persone arrestate vige il principio di non colpevolezza, sino a sentenza definitiva di condanna.


