Non era la prima volta che il presepe allestito in piazza Leopardi diventava bersaglio di comportamenti incivili. In passato, alcune statue erano già state vandalizzate, episodio che aveva suscitato indignazione e amarezza in città. E proprio per questo, quanto accaduto nella notte di Santo Stefano assume un significato ancora più delicato.
La scena si svolge nel cuore delle festività natalizie, quando il silenzio della piazza viene improvvisamente rotto da una corsa sospetta: tre ragazzi, poco più che quattordicenni, si allontanano di scatto dal presepe gigante realizzato dal Maestro Pistolesi, collocato nell’angolo della chiesa di San Domenico. Qualcosa non torna. E infatti manca il pezzo più importante: il Bambin Gesù.

Ad accorgersene è Elio Fiecconi, recanatese, che in quel momento sta attraversando la piazza. «Quando li ho visti scappare – racconta – ho capito subito che avevano preso qualcosa». Tornato al presepe, la conferma: la statuina non c’era più.
Scatta l’inseguimento, breve ma deciso, che si conclude sotto il loggiato del Comune, nei pressi dell’area dove si noleggiano gli scarponi per la pista di pattinaggio. Fiecconi raggiunge i ragazzi e li affronta senza giri di parole: «Ho gridato: “Riporta subito quello che hai preso”». Uno dei giovani teneva il Bambin Gesù nascosto sotto il giubbotto.
Per qualche istante il timore è che la statuina possa essere buttata, danneggiata o spezzata, come già accaduto in passato ad altre figure del presepe. «Gli ho spiegato che per un gesto del genere si rischia anche una denuncia – continua Fiecconi – non per spaventarli, ma perché capissero la gravità di quello che stavano facendo».
A quel punto il ragazzo torna indietro e rimette il Bambin Gesù al suo posto. Nessuna fuga, nessun danno. La spiegazione fornita è fragile quanto l’episodio stesso: «Volevamo fare una foto». Una giustificazione che convince poco: «La foto – osserva Fiecconi – potevano farla lì, davanti al presepe. Sarebbe stata anche più bella».
Il presepe torna integro, la piazza riprende il suo ritmo festivo, ma l’episodio resta come il segno di una “ragazzata di cattivo gusto” che, senza quell’intervento tempestivo, avrebbe potuto trasformarsi in un nuovo atto vandalico. Una piccola storia di ordinaria inciviltà, ma anche una testimonianza concreta di attenzione e responsabilità civica.

Orario spettacoli:–> sabato 27 dicembre/ martedì 30 dicembre: 16:00-17:50-19:40-21:30-23:15
–>MERCOLEDI’ 24 E 31 DICEMBRE CHIUSO
–>giovedì 1 gennaio/ domenica 4 gennaio: 16:00-17:50-19:40-21:30

