Il 2025 si chiude, per i recanatesi, come l’anno del poker di aumenti.
È quanto denuncia il Movimento Vivere Recanati, che punta il dito contro l’amministrazione guidata dal sindaco Emanuele Pepa, accusandola di aver tradito le promesse elettorali e di aver scaricato sui cittadini un pesante carico di nuovi costi.
Secondo il movimento, al di là dei proclami e della “propaganda a reti unificate” – che sarebbe costata ai contribuenti oltre 100 mila euro, con ulteriori risorse in arrivo per spot, reel e riprese con droni – il cambio di passo dell’amministrazione si sarebbe rivelato ben poca cosa:
“Galleggiamento ordinario, lavori pubblici già progettati e finanziati da anni, solo cinque telecamere in più in un anno e mezzo di mandato, mesi di incertezze sulla sicurezza e sul bullismo, il mistero dell’acqua non potabile a Le Grazie, un programma natalizio deludente, salvato unicamente dall’impegno dei comitati cittadini”.
Il “poker di aumenti”
Ma il cuore della denuncia riguarda quello che Vivere Recanati definisce il “poker di aumenti” che ha colpito direttamente le famiglie:
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Rifiuti
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Acqua
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Mense scolastiche
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Nuova tassa sui passi carrabili, reintrodotta dopo vent’anni, con relative spese di segreteria
“Altro che sostegno alle famiglie – scrive il movimento – le famiglie hanno pagato e pagheranno molto di più per servizi fondamentali”.
Se per rifiuti e acqua il movimento parla di una responsabilità condivisa a livello provinciale, con una situazione ormai “fuori controllo” e aumenti che potrebbero non fermarsi, per quanto riguarda le mense scolastiche la critica è netta:
si tratta, secondo Vivere Recanati, di un aumento interamente recanatese, che “andava evitato”, perché le risorse per non gravare sulle famiglie c’erano.
“Bastava volerlo – affermano – ma la nostra richiesta di rivedere l’aumento è stata bocciata”.
Promesse tradite
Il giudizio finale del movimento è severo:
“È l’anno degli aumenti e delle tasse, in clamoroso contrasto con quanto promesso in campagna elettorale.
Tra il dire e il fare, per l’amministrazione Pepa, c’è di mezzo un bollettino sempre più salato da far pagare ai cittadini”.

