Siamo davvero dispiaciuti per il brutto commento pubblicato per errore su questo sito che non rispecchia affatto nè il nostro modo di lavorare nè i valori di rispetto a cui da sempre cerchiamo di attenerci.
Ci teniamo a chiedere scusa di cuore e pubblicamente ad Andrea Marinelli, alla sua famiglia e a tutti coloro che si sono sentiti feriti.
Stiamo già lavorando per evitare che succeda di nuovo.
Caro Andrea ci conosciamo da tempo e vorrei ribadire qui la grande stima che personalmente ho di te e del lavoro da politico e uomo di cultura che stai portando avanti per il bene della comunità
Il Direttore Responsabile Asterio Tubaldi
Di seguito la lettera scritta da Andrea Marinelli:
Ho sempre creduto che la dignità della persona risieda anche nella capacità di custodire, nel silenzio e nella riservatezza, le proprie battaglie più dure. In questi quattro anni ho scelto di non rendere pubblica la mia malattia oncologica, non per vergogna né per paura, ma per rispetto. Per rispetto verso chi, come me, conosce l’angoscia delle notti d’attesa prima di un intervento, il tremore delle mani davanti a un referto, il dolore silenzioso delle corsie degli ospedali. Per rispetto verso chi soffre e lotta, spesso nell’ombra, senza clamori e senza platee.
Purtroppo oggi mi trovo costretto a rompere questa riservatezza. Costretto da un gesto vile, da parole scritte in una chat che dovrebbe essere luogo di dialogo e confronto e che invece si è trasformata, per un istante, in strumento di offesa e di ferita. Allusioni crudeli alla mia malattia, alla mia condizione di malato oncologico, usate come arma per colpirmi solo perché ho scelto, con coraggio e onestà, di candidarmi a rappresentare la mia comunità nelle prossime elezioni regionali.
Dal 2021 affronto questa battaglia. Ho subito tre interventi di massima chirurgia in diversi ospedali d’Italia; ho attraversato chemio e radioterapie; ho perso parti di me e convivo con una disabilità grave. Eppure non mi sono mai arreso. Ho continuato a lavorare, a impegnarmi, a sognare un futuro non solo per me, ma per tutti. Nonostante le previsioni più fosche, sono qui, nel 2025, a credere ancora nella possibilità di guarire e nel dovere di fare la mia parte per la collettività.
Questa candidatura non nasce per cercare comprensione o compassione. Nasce dalla passione civica che mi accompagna da sempre, da ragazzo, da quando nei gruppi e nelle associazioni imparavo il senso della responsabilità verso gli altri. Ho scelto il riserbo perché so quanta dignità ci sia in chi soffre e non chiede niente.
Scrivo ora perché non posso tacere davanti alla cattiveria. A chi mi critica politicamente dico: fatelo. Analizzate le mie idee, le mie proposte, la mia esperienza. Discutete la mia preparazione, il mio programma, le mie scelte. È legittimo ed è sano. Ma vi chiedo, con tutto il cuore: lasciate in pace la mia salute. Non trasformate la malattia in un’arma. Non ferite ancora, perché il dolore non appartiene solo a chi lo porta, ma a chi lo condivide, alla mia famiglia, a mia moglie che mi è accanto con un amore e una forza che nessuno può immaginare.
Spero con tutto me stesso che questo sia stato un episodio isolato. Continuerò questo percorso, a testa alta, con la stessa determinazione con cui combatto ogni giorno. Perché la politica può e deve essere confronto, mai offesa.
Grazie a chi saprà leggere queste righe con rispetto.
Andrea Marinelli
13 commenti
Andrea Marinelli grande uomo
in questo caso una lettera non basta, denuncia, i leoni da tastiera è ora che imparino le regole del vivere civile e a pagare le conseguenze di ciò che si fa
Secondo me il nome di questo vigliacco che rende pubbliche notizie privatissime dovrebbe essere a tutti noto e questo non solo per il dott. Marinelli ma per migliorare il livelli di civiltà di questa società.
grandissimo rispetto per Andrea, zero giustificazioni per la testata o come si chiama.
vergogna
Piena solidarietà al sig. Marinelli e piena condanna a quell’ individuo bipede dotato di un cervello pensante (male) che ha postato le sue arie craniche sotto forma di pensiero attaccando la persona e le sue debolezze.Possono passare gli sfottò, il sarcasmo,l’ analisi più o meno colorita della notizia, ma la cattiveria è qualcosa che non dovrebbe esistere tra esseri umani a prescindere dell’ appartenenza politica.Cio , è valido trasversalmente a tutti coloro che non sapendo argomentare, approcciano, se non addirittura sparano ad ” altezza uomo” il prossimo sperando di colpirlo diabolicamente là dove è più debole .Sig. Marinelli, sicuramente siamo distanti anni luce sulla visione politica, ma ciò che lei ha subito non ha nulla a che vedere sul modo di pensare individuale ( che può piacere o no) ,pertanto le confermo la mia più sentita solidarietà.
Direttore, apprezzo la sua iniziativa, molto, molto rara nel panorama dell’informazione, specialmente quella locale, sempre pronta a “lisciare il pelo” a chi sul momento può tornare utile, a dispetto di qualsiasi principio e qualsiasi rispetto.
Mi permetto comunque una domanda però: sulla vicenda che voce ha alzato il PD cittadino?
questa emittente potrebbe diventare un vero strumento di educazione politica e civica se iniziasse una concreta guerra all’ANONIMATO,giacchè sono convinto non incapperebbe più in casi come questo,obbligando il Direttore alle scuse pubbliche.L’anonimato non contribuisce ad educare civilmente e democraticamente le persone.
Bonfili caro, vedo che insisti con l’ anonimato, e constato che non capisci nonostante la tua ” esperienza” . Cosa cambia scrivere il proprio nome cognome codice fiscale gruppo sanguigno orientamento sessuale etc etc dal non scriverlo? L’ educazione ed il rispetto. del prossimo è a prescindere dal firmarsi,o no? il tuo è un retaggio kgbista da dossieraggio sovietico e se al giorno d’ oggi esistono sempre più individui ineducati è proprio colpa di gente come te ,che nel passato non è stata capace ad educare l’ individuo permettendogli dietro la scusa delle libertà di esprimersi ed attaccare codardamente il prossimo..Stesso discorso vale anche per coloro che hanno attaccato la premier negli affetti familiari,compagno di vita,figlia,sorella ,fantocci appesi a testa in giù e quant’ altro…ma in quelle occasioni gente come te non hanno preso ( e continuano a non prendere) le distanze da certi scarti dell’ umanità.Meno ipocrisia e meno due pesi e due misure.
Significa accettare di essere responsabili delle proprie parole e intenzioni. Significa far conoscere a tutti i lettori la propria opinione, significa rispettare certi limiti e obblighi del vivere comune. Non lo dico io, attenzione, anonimo perché non mi fido delle persone che spesso frequentano questa chat senza regole, lo diceva Umberto Eco. Anche lui un sinistro, forse? Concludo dicendo che le tue parole richiamano molto quelle che usano gli estremisti, sia di destra che di sinistra. Non ne sarei fiero.
I commenti andrebbero vagliati prima della pubblicazione e, nel caso, esclusi dalla pubblicazione se vanno contro le regole tutelate dai codici. Credo che la responsabilità di un direttore di giornale sia principalmente questa,
Il dibattito ci guadagnerebbe in credibilità se fossero banditi i commenti anonimi spesso volgari meschini e mai costruttivi
Firmare i propri commenti o meno cambia e molto. Nel primo caso sono interventi di individui che si prendono la responsabilità di quanto affermano, nel secondo caso trattasi di vigliacchi che lanciano il sasso e nascondono la mano. Sarebbe ora di dare loro una bella lezione ma il costo dell’intervento non paga vista l’irrilwvanza della maggior parte di questi interventi anonimi.
Occorre pure ammettere che questo sito, troppo odiato da qualcuno, ha la capacità di pubblicare scritti a dir poco violenti contro lo stesso direttore e contro la radio. Potrebbero non pubblicarlo no? Sono contro l’anonimato anch’io, sono contro gli odiatori che con la scusa del colore politico scaricano le loro frustrazioni scrivendo con firma o meno. Detto questo mi viene spontaneo dire:” Ricordati che devi morireeee”