Non è solo una questione di oggetti rubati. Quando per la quinta volta la propria casa viene violata, ciò che viene trafugato è anche la serenità, la fiducia, la normalità quotidiana. Elio Fiecconi, residente in Contrada Duomo 81 a Recanati, vive da solo e con amarezza racconta l’ennesima intrusione nella sua abitazione. Un’escalation di furti culminata, pochi giorni fa, nel raid più devastante: porta sfondata, armadi messi a soqquadro, effetti personali sparsi ovunque.
«Questa volta hanno avuto tutto il tempo di rovistare in ogni angolo», racconta con rassegnazione. «Erano circa le 18.30, avevo appena lasciato casa. Sono entrati dal retro, passando per la campagna. È evidente che osservavano le mie abitudini da tempo».
Tra gli oggetti spariti, una macchina fotografica, alcune maglie pesanti e – con particolare dolore – la medaglia d’oro dell’Avis, simbolo di un impegno civico portato avanti per anni. «Mi manca anche una vecchia foto di quando ero militare, strappata dalla cornice. Forse pensavano che dietro ci fosse nascosto qualcosa. Non riesco a spiegarmi il motivo di certi gesti».
Ma più del danno materiale, è il disordine lasciato a colpire. «Ogni vestito va portato in lavanderia, ogni cassetto aperto è una nuova scoperta di qualcosa che non c’è più. Da solo, rimettere tutto a posto è un’impresa. È una fatica che va oltre il furto: mi hanno rubato anche il tempo e le energie».
Nonostante la casa non fosse priva di oggetti di valore – un orologio e una catenina in oro lasciati momentaneamente all’esterno sono stati ignorati – l’impressione è che i ladri sapessero cosa cercare. «Erano convinti di trovare contanti o gioielli, forse. Ma io vivo in modo semplice».
In passato Fiecconi era riuscito a mettere in fuga i malviventi tornando a casa nel momento giusto. Stavolta non è andata così. «La vecchia porta in legno non ha retto. Avevo rimandato la sostituzione per motivi economici, ma ora ho deciso: metterò una porta in ferro. Non posso più aspettare».
Il furto è stato denunciato ai Carabinieri. Fiecconi riferisce anche di aver riconosciuto uno dei volti sospetti: «L’ho visto, ma non è stato colto in flagranza. Per ora resta solo un sospetto. Ma è da un po’ che certe facce si vedono da queste parti, e sembra che abbiano preso di mira proprio la mia casa, forse perché isolata».
Tra ciò che i ladri hanno lasciato, due antichi martelletti da porta, stimati circa 500 euro ciascuno. «Sono pezzi unici. Forse non ne hanno capito il valore. O forse, semplicemente, ciò che non vedono, lo lasciano».
10 commenti
ma Pepa non aveva promesso maggiore sicurezza in città?
non è semplice disfarsi di tutto in il male accumulato in anni di lassismo
11.40 certo più sicurezza in città! Non in contrada duomo. Caso mai organizza tu la ronda.
SIAMO MESSI BENE IN ITALIA ,TANTO QUESTI TIZI ANCHE SE LI BECCANO NON GLI FANNO NIENTE.CI VORREBBERO DELLE GALERE MA NON TRATTATI COME ADESSO , MA FARLI LAVORARE DURAMENTE E NON LAVORETTI LEGGERI INSOMMA CAMBIARE UN PO’ QUESTE STUPIDE REGOLE……ALTRIMENTI SI PEGGIORERA’ SEMPRE DI PIU’.
un Venezia, guarda che il maiuscolo non serve…
Cambio di prospettiva?
… Forza Elio. Non ti scoraggiare. Hai valori nobili e alti in cui credi fermamente! Quelli non te li possono rubare. E non cedere alle provocazioni. E speriamo che le forze dell’ordine facciano il loro dovere con celerità.
Ma il cosiddetto “controllo di vicinato, o vigilanza di prossimità” non può essere messo in atto da quelle parti?
Oppure non ci si può proprio contare sui vicini, da quelle parti…. Vero?
Ricordiamoci che si tratta di un’iniziativa di sicurezza partecipata che coinvolge i residenti di una determinata area nel monitoraggio e nella segnalazione di attività sospette, collaborando con le forze dell’ordine per prevenire reati e migliorare la sicurezza.
In che cosa consiste?
Il controllo di vicinato si basa sulla collaborazione tra i residenti di una zona, che si organizzano in gruppi per prestare maggiore attenzione a ciò che accade nel loro quartiere. I partecipanti, coordinati da un referente, segnalano alle forze dell’ordine eventuali situazioni anomale o sospette, senza intervenire direttamente.
Quali sono gli obiettivi?
Prevenzione della criminalità:
L’obiettivo principale è quello di creare un ambiente più sicuro scoraggiando comportamenti illeciti attraverso la presenza vigile dei cittadini.
Rafforzamento del senso di comunità:
Il controllo di vicinato promuove la coesione sociale e la collaborazione tra i residenti, creando un legame più forte e un senso di responsabilità condivisa.
Maggiore collaborazione con le forze dell’ordine:
I cittadini partecipano attivamente alla sicurezza del territorio, fornendo alle forze dell’ordine informazioni utili per prevenire e reprimere reati.
Come funziona in pratica?
Organizzazione:
I residenti si organizzano in gruppi, spesso con un coordinatore che funge da punto di riferimento per le segnalazioni.
Segnalazione:
I partecipanti sono invitati a segnalare alle forze dell’ordine (tramite il coordinatore) eventuali situazioni anomale, comportamenti sospetti o attività che potrebbero essere legate a reati.
Collaborazione con le istituzioni:
Il controllo di vicinato si svolge in stretta collaborazione con le forze dell’ordine (polizia locale, carabinieri, ecc.) che forniscono supporto, formazione e indicazioni su come agire.
Cosa non è il controllo di vicinato?
Ronde:
Il controllo di vicinato non è paragonabile alle ronde, ovvero azioni di vigilanza privata che possono essere pericolose e illegali.
Controllo fai-da-te:
I cittadini non sono autorizzati a intervenire direttamente nelle situazioni sospette, ma devono limitarsi a segnalare alle forze dell’ordine.
In sintesi, il controllo di vicinato è un modello di sicurezza partecipata che valorizza la collaborazione tra cittadini e istituzioni per creare quartieri più sicuri e vivibili.
Ma nel caso di quella zona pare che i vicini non siano affatto collaborativi. Anzi… Tieni duro grande Elio. Tutta Recanati ti è solidale!!!
Agiscono certi che non ne avranno conseguenze
ora che ha reso noto il valore dei martelletti, gli fregheranno pure quelli. io bhoo..
Se è così facile entrare a casa sua perché dichiara di possedere 1.000 euro in martelletti? Si sbrighi a mettere la porta in ferro che la tentazione fa l’uomo ladro