L’assessore alla cultura e al commercio del Comune di Recanati, Ettore Pelati, affronta in una videointervista i temi caldi legati alla gestione del Teatro Persiani, da sempre cuore della vita culturale cittadina. Al centro del dibattito i costi di accesso per le compagnie, ritenuti eccessivi da chi, come Roberto Tanoni della Compagnia del Teatro Instabile, denuncia difficoltà nel portare in scena spettacoli e repliche.
Pelati risponde sul nodo più scottante: perché non destinare il Persiani alle realtà locali basate sul volontariato, come avviene in altri comuni che mettono gratuitamente a disposizione i propri teatri?
Nell’intervista si toccano anche altri aspetti: la stagione teatrale, le politiche sugli abbonamenti, la recente riunione con i gruppi amatoriali recanatesi promossa dal Teatro Instabile, la fruibilità del Teatro di Monaldo, reso celebre anche dalle esibizioni di Beniamino Gigli, e l’idea di renderlo visitabile con maggiore continuità. Non manca un passaggio sul numero di visitatori del Museo della Musica e sul senso più profondo del restauro del Persiani, finanziato con i fondi della legge “Leopardi nel mondo”, nato per restituire il teatro come patrimonio collettivo della città.