Nel corso dell’intervista rilasciata a Radio Erre, il chimico e fisico prof. Franco Battaglia affronta le due guerre che oggi più preoccupano l’opinione pubblica mondiale: quella in Ucraina e quella in Gaza. Con il suo consueto approccio diretto e controcorrente, Battaglia mette in discussione le narrazioni dominanti, puntando il dito contro le ambiguità dell’Unione Europea e la gestione occidentale dei conflitti.
Sul fronte mediorientale, il professore esprime una posizione netta: «finché i terroristi di Hamas terranno in ostaggio civili innocenti, non ha senso parlare di pace», schierandosi così apertamente a fianco di Israele.
Riguardo alla guerra in Ucraina, Battaglia parla di un conflitto “che non sarebbe mai dovuto nascere”, attribuendo grandi responsabilità agli Stati Uniti e definendo Donald Trump un “genio politico” capace di trasformare il proprio Paese da protagonista a arbitro del conflitto, pur con poteri limitati.
Una conversazione densa di analisi e provocazioni, che invita a riflettere sulle reali possibilità di pace e sul ruolo, spesso contraddittorio, delle potenze occidentali.