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3 commenti
Gli apocalittici sono sempre in servizio e incontrano sempre chi li sostiene in un modo o nell’altro, così da far crescere la paura negli sprovveduti.
In soldoni, il capannone Nervi è un pericolo ecologico, per la salute oppure no? Ci sono ipotesi sul suo utilizzo futuro oppure no? C’è forse in giro qualcuno che vorrebbe abbatterlo e poi usare l’area liberata per una “piccola” cementificazione a ridosso della spiaggia, come già in altri punti della costa di Porto Recanati oppure no?
Ciò di cui si discute in questo momento è l’opportunità di spendere 120.000 euro di soldi pubblici per illuminare lo scheletro di questo edificio. La proprietà è comunale ed è soggetta a vincolo dalla sovrintendenza. Dovrebbe essere compito dell’amministrazione comunale proporre un progetto compiuto di recupero della struttura e non bizzarre soluzioni che vanno a gravare sulle disastrate finanze pubbliche.
Mi permetta: è una logica… pidocchiosa. Una visione politica lungimirante coglierebbe invece l’occasione per affrontare definitivamente la questione dell’edificio. Si tratta di un manufatto di valore e perciò meritevole di un intervento che non lo faccia più apparire come un… rudere oppure è solo una struttura inutile, magari pure dannosa da ogni punto di vista e che sarebbe meglio abbattere? In fondo la questione è se ha senso spendere denaro pubblico, poco o tanto che sia, per qualcosa che si ritiene superfluo, inutile. Chi fa politica dovrebbe andare oltre l’esistente e guardare a orizzonti più ampi.