Sulla pagina Facebook dei Cammini Lauretani sono apparsi annunci ufficiali riguardanti linaugurazione del primo tratto del Cammino Lauretano a Recanati, che si svolgerà il 10 maggio. Lo stesso giorno si terrà “Storie in cammino sulla Via: Scopri la Via Lauretana, un percorso tra le Figurette Mariane di Castelnuovo”, la terza ed ultima passeggiata narrata lungo la storica Via Lauretana nellantico tratto recanatese, escluso dai Cammini ufficiali. Una casualità che se da una parte crea un collegamento con la tradizione e la partecipazione, dallaltra non mancano alcune perplessità: in che modo questa coincidenza potrebbe influenzare la percezione dei pellegrini e degli appassionati riguardo alla sacralità e all’autenticità del cammino? Quali sono le principali motivazioni e scelte strategiche che stanno alla base della definizione del percorso ufficiale? La scelta di passare per San Firmano e arrivare davanti a Casa Leopardi non sembra più che altro un espediente per attirare turisti, rischiando di ridurre l’importanza simbolica e spirituale del percorso a un semplice stratagemma promozionale?

La questione che ho sollevato nel mio commento sulla pagina Facebook dei Cammini riguarda lesclusione dall’itinerario ufficiale dellantico tratto recanatese dei quartieri Le Grazie – Castelnuovo, nonostante il suo valore. Questo tratto, infatti, comprende tre importanti chiese mariane di grande valore spirituale e storico: Santa Maria della Pietà, Santa Maria delle Grazie (in entrambe si sono verificati episodi soprannaturali) e Santa Maria di Castelnuovo (la più antica di Recanati).

Rispondendo a queste critiche, Simone Simonacci, Presidente della II Commissione Consiliare: Turismo, Cultura e Promozione del Territorio di Recanati, ha spiegato che lobiettivo attuale è offrire unalternativa percorribile e sicura mentre si lavora per mettere in sicurezza il tratto originario. La priorità, ha sottolineato, è la sicurezza dei pellegrini, soprattutto considerando le difficoltà di far transitare grandi gruppi da San Firmano alle Grazie senza rischi.

Personalmente, ho risposto con un Speriamo”, preferendo non entrare in polemica, ma nutrendo una certa delusione nel constatare che il percorso originario sembra ancora lontano dallessere accessibile a tutti. Certo, risulta decisamente meno leopardiano” e, dal punto di vista turistico, meno appetibile per chi può cogliere maggiori opportunità di profitto, ma se da un lato la cautela ha certamente una valenza di sicurezza visto il possibile arrivo di “grandi gruppi”, le reali ragioni di questa scelta stimolano una riflessione più approfondita sul turismo sostenibile e sullautenticità dellesperienza del pellegrino.

Sappiamo che il confine tra turismo religioso e pellegrinaggio è molto labile fino a fondersi, ma nella progettazione di un cammino bisognerebbe rispettare le tracce che lo hanno creato o, perlomeno, ricordarle affinché abbia un senso che riguarda la sua identità, il suo significato e la sua spiritualità.

Ciò che dispiace, infatti, è che il sito ufficiale non menzioni affatto l’esistenza del tratto originario, né viene riconosciuto come una possibile “variante”, ad esempio, per chi desidera percorrere il cammino evitando proprio i “grandi gruppi”.

Tuttavia, una soluzione pratica poteva essere prese in considerazione: una strada alternativa e meno trafficata, quindi più sicura per i pellegrini, che collega Sambucheto a Recanati è la deviazione dalla statale 77 verso la contrada Santa Croce; si attraversa Costa dei Ricchi e Contrada Duomo, in aperta campagna, e si raggiungere Santa Maria della Pietà e la vicina Santa Maria delle Grazie. Da qui si procede per Castelnuovo camminando, pensate un po’?, su un marciapiede, quindi in modo sicuro per i pellegrini.

Credo che sia fondamentale sensibilizzare le istituzioni e il pubblico sullimportanza di preservare e rendere fruibile tale percorso, affinché possa diventare un’opportunità di scoperta e di crescita per tutta la comunità.

Linaugurazione del primo tratto a Recanati rappresenta un passo importante, ma ci auguriamo che in futuro si possa integrare anche la via originaria, segnalata con appositi cartelli come avviene per altri percorsi, per non rinunciare alla memoria e alla spiritualità di un tratto storico che, ancora oggi, attende di essere riscoperto e valorizzato.

-Nikla Cingolani

Share.

Radio Erre - La Radio che parla e fa parlare | Società Cooperativa Chiostro S. Agostino, 2 62019 Recanati | MC C.F-P.IVA 00351460431 | Tel: 0717574429 | E-mail: radioerre@radioerre.net | PEC: radioerre@pec.it

1 commento

Leave A Reply

Exit mobile version