Il maggio resta molto odoroso a Recanati e la programmazione del Centro nazionale di studi leopardiani diretto dal presidente Fabio Corvatta propone per il prossimo 21 maggio un appuntamento di assoluto rilievo con la presentazione dell’ultima opera di Antonio Moresco e pubblicata da Solferino, “Lettera d’amore a Giacomo Leopardi”.
L’evento è in programma mercoledì 21 maggio con inizio alle 17.30 nella sala Franco Foschi del Cnsl: saluti introduttivi del presidente del Cnsl Fabio Corvatta, dell’assessore comunale Ettore Pelati, del dirigente del liceo Leopardi di Recanati Ermanno Bracalente e di Giulia Corsalini per la cattedra Leopardi di Unimc. A dialogare con Moresco sarà la docente di Unimc Costanza Geddes Da Filicaia.
La prima parte del libro è dedicata alla scrittura leopardiana, la seconda lascia spazio a un sogno, quello di volare con Leopardi sui cieli di diverse città parlando dei problemi del mondo.
«Moresco – evidenzia l’editore nella nota di presentazione del libro – compone così il più vivo, lirico e universale dei libri su Leopardi: racconta una giovinezza macerata di dubbi e illuminata di illusioni; ne attraversa il pensiero e l’opera ragionando su cosa sia e cosa non dovrebbe essere la letteratura; riscopre assieme a lui l’amore e la ribellione, la libertà e la morte; indaga sull’incombenza del male e sulla tentazione della felicità. Infine, con lui si libra in volo, alto sulle miserie del mondo, per raccontare il nostro presente come lo avrebbe visto e interpretato Leopardi e per regalarci, sul tempo in cui viviamo, un punto di vista nuovo: quello delle rondini, quello dei poeti».
Moresco è un recanatese “di fatto”. da anni è protagonista a Recanati di incontri, cammini e di presentazioni: «Da ragazzo – aveva detto Moresco un paio di anni fa in una conferenza a Recanati – avevo problemi di apprendimento, la lettura dell’Infinito su una antologia scolastica ha sbloccato in me qualcosa, sono riuscito poi a trovare una strada mia nel mondo, Recanati è un posto del mio cuore, da giovane venivo per camminare, osservare, immaginavo di vedere Giacomo dietro le finestre. Inimmaginabile quello che è avvenuto dopo. C’è bisogno di dare segnali controcorrente rispetto a come stanno andando le cose, possiamo portare il nostro piccolo contributo nell’oscurità profonda che circonda le nostre vite».
Sono passati un paio di anni da queste parole e non è che il clima sia migliorato, la speranza però resta e dunque non resta che prepararsi all’ascolto di un protagonista della cultura italiana come Antonio Moresco, stavolta partendo da una lettera d’amore. Amore che non si declina con i sentimenti di odio.