Anche quest’anno, Recanati non rinuncia alla Festa della Musica. Venerdì 21 giugno le vie e le piazze del centro storico torneranno a risuonare grazie all’impegno spontaneo di artisti, esercenti e promotori culturali, nonostante l’assenza di un budget pubblico. Un’edizione più snella, autogestita e spartana, ma non per questo priva di significato: al centro, la voglia di tenere viva una tradizione che restituisce alla città uno spazio aperto per l’espressione artistica e la partecipazione collettiva.

Rispetto agli anni precedenti, cambia però radicalmente la formula: nessun contributo economico da parte del Comune, né per i cachet degli artisti né per il service tecnico. A coprire eventuali rimborsi o compensi saranno direttamente gli esercenti che aderiranno alla rete dell’iniziativa, oppure si opterà per la formula “a cappello”. Una scelta che ha sollevato qualche perplessità tra i commercianti, chiamati a sostenere volontariamente costi che in passato venivano coperti da un piccolo stanziamento comunale.

«Negli anni scorsi bastavano 2.000 euro per garantire un evento dignitoso, con audio, Siae e promozione inclusi» ha ricordato Gianluigi Mandolini, tra gli organizzatori storici. Ora l’intero coordinamento è stato affidato a Mattia de Minicis, musicista e operatore culturale, che ha accettato l’incarico su invito dell’Amministrazione dopo aver appreso che non ci sarebbero stati fondi pubblici: «Può essere l’occasione giusta per cominciare a costruire anche a Recanati una vera cultura dell’arte di strada».

Tra le note positive, l’esenzione Siae grazie all’accreditamento ufficiale del Comune alla rete nazionale della Festa della Musica, e l’individuazione di almeno sei postazioni musicali in città: da via Falleroni a piazza San Michele, passando per piazzale Giordani e via Roma. Saranno gli esercenti a selezionare gli artisti da ospitare, in un’ottica di collaborazione dal basso. Emblematica in tal senso la possibile sinergia tra l’Arci e l’Hotel Ginestra: un segnale di apertura e condivisione che fa ben sperare.

«La Festa della Musica non è solo un evento – ha concluso de Minicis – ma un’occasione per restituire spazio alla creatività tra la gente, nelle strade, in modo semplice ma autentico. E il fatto che Recanati abbia deciso di non rinunciare, nemmeno quest’anno, è già un segnale importante».

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11 commenti

  1. Come mai non ci sono fondi? La dignità dei lavoratori della musica non è più un valore? Come può un operatore culturale far passare l’idea che un musicista, se è veramente tale, possa accettare di esibirsi con un improbabile rimborso ” a cappello”? La cultura è un valore immenso, ma a quanto pare l’amministrazione attuale non lo riconosce, spalleggiata da sedicenti operatori che non fanno di certo il bene della musica. Altro che festa! Questo è sfruttamento di persone che pur di esibirsi si piegano a questo ricatto.

    • Mattia Buonaventura De Minicis on

      Hanno un compenso, il cappello non è solo monetine significa anche donazione, da coordinatore e musicista a mia volta non chiedo di suonare gratis. Posto che non ho scelto i musicisti e non sono il direttore artistico. L’operatore culturale, che tra risponde tranquillamente al messenger di Mattia buonaventura De minicis poi se vuoi ti lascio anche il mio numero.
      Rispondo a tutti anche a te Silvia, magari metti anche il cognome. Ciao 🙂

  2. Perché devono pagare i commercianti per dei concerti di cui di fa bello il comune senza aver messo una lira? Spero che i commercianti scrivano in locandina che è organizzato ssenza l’aiuto comunale, ha più senso

    • Basterebbe la buona volontà, una mente aperta, e creatività per organizzare belle cose. In questo momento mancano soprattutto le idee più che i soldi, non c’è un cristo che ci capisce qualcosa, ore a parlare senza uscirne con un progetto da realizzare. È davvero molto preoccupante per la città.

  3. Adesso verranno Giorgia, Elodie,Gino Paoli, Guccini ,Fiorella Mannoia , Venditti e Fedez ad esibirsi gratis a dimostrazione che gli artisti di sinistra per la koltura fanno questo ed altro….chiusura della kermesse Chiara Ferragni donerà pandori e castagnole a tutti con apparecchiature mediche pronte ad essere installate.Viva la koltura degli artisti di sinistra,viva l’ ipocrisia dei trombati.

  4. Mattia Buonaventura De Minicis on

    In ultima istanza, l’articolo presenta molte inesattezze, alcune delle quali del tutto fuorvianti. Buone per i soliti anonimo.
    Chi vuole mi contatti senza animato 😉

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