nota Ufficio stampa Comune di Recanati
L’ Amministrazione Comunale incassa il pieno mandato del Consiglio Comunale dopo la relazione del Sindaco Pepa sul certosino lavoro svolto nell’Ambito per la costruzione del gestore unico in house. Pepa: “Una bella pagina di politica, riconosciuto il nostro impegno”. L’assessore Bartomeoli: “Di nuovo in carreggiata, ora avanti senza sosta con il cronoprogramma”.
“E’ stata una bella pagina di politica, riconosciuto il nostro impegno per il bene comune”, questo il commento del sindaco Emanuele Pepa a margine del Consiglio comunale di ieri sera (29 maggio, ndr) incentrato sulla gestione del servizio idrico integrato dell’AATO 3 Macerata. Il primo cittadino ha aggiornato l’Aula sul percorso in atto per la costituzione del gestore unico in house, come richiesto dalla normativa.
Durante il Consiglio Comunale sono stati ricordati i passaggi svolti sin qui dal sindaco, che ha ricevuto il pieno mandato da parte dell’Assemblea cittadina a proseguire il lavoro svolto sinora, valutando positivamente quanto fatto per il raggiungimento di un obiettivo finale condiviso, quello della gestione pubblica del servizio. È stato condiviso sin dall’inizio del mandato, superando le diffidenze iniziali soprattutto attorno alla figura della CMA – Centro Marche Acque – percepita come troppo legata a interessi privati attraverso il collegamento con Astea spa.
“Ho chiesto una valutazione tecnica, in seguito alla quale è stato possibile rimettere CMA al centro del progetto per il gestore unico, facendo decantare il ruolo del socio privato” ha dichiarato Pepa. A seguito di questa svolta, l’Assemblea d’Ambito ha approvato il 30 aprile una delibera che ha allineato la durata dell’affidamento di CMA a quella degli altri soggetti gestori, fino al 31 dicembre 2025.
Il vicesindaco Roberto Bartomeoli, nonché assessore con delega alle società partecipate, è intervenuto in consiglio sottolineando il grande impegno del primo cittadino nei tavoli tecnici e politici e la fiducia guadagnata nell’asse provinciale. “Nonostante le normative già dal 2006 prevedevano questo esito – ha detto Bartomeoli – troppo poco è stato fatto negli anni. Oggi ci troviamo a rincorrere le scadenze, ma grazie alla determinazione di questa amministrazione e alla collaborazione trasversale di tanti amministratori, siamo riusciti a rimettere in carreggiata un processo che sembrava bloccato da anni. È chiaro però che la presenza del socio privato in Astea ha rappresentato e rappresenta un freno: se fosse stato liquidato prima, ora saremmo molto più avanti”. Ora si prosegue con il dettagliato cronoprogramma che punta alla creazione di un’unica società pubblica entro la scadenza di fine anno.
Non essendovi il tempo tecnico di operare una fusione tra le tre società attualmente concessionarie – CMA, Si Marche e Unidra – si è optato per un accordo tra le tre società in cui una sola presenterà formalmente la candidatura, mentre le altre si impegnano ad aderire successivamente. ‘È l’unica via possibile per non perdere questa fondamentale scadenza’, ha detto il sindaco Pepa, che ha poi ringraziato i collaboratori tecnici e politici, in particolare l’amministratore delegato Marchetti, il professor Morini e i presidenti delle partecipate coinvolte. ‘Abbiamo posto basi concrete per sviluppare accordi nel segno della massima condivisione – ha quindi concluso Pepa – E siamo felici che anche i gruppi consiliari di opposizione valorizzino quanto abbiamo fatto: un riconoscimento che ci rafforza nel nostro percorso verso la gestione pubblica dell’acqua, obiettivo molto caro alla cittadinanza che siamo assolutamente determinati a raggiungere. L’auspicio, ora, è quello di riuscire a poter collaborare con tutti, tra cui la neo-eletta sindaca di Osimo Michela Glorio, con la quale ci auguriamo di avere in futuro interlocuzioni costruttive”.
Il cronoprogramma dei lavori all’AATO 3 è ancora denso di appuntamenti e si sta operando con la massima celerità per raggiungere la gestione in-house rispettando le scadenze. Il pieno mandato raggiunto ieri in Consiglio rende questa priorità sempre più vicina da raggiungere.
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Dimenticano di dire che il punto era stato chiesto dalla minoranza, se era per sindaco e vicesindaco l’informativa il consiglio e i cittadini se la potevano scordare