E’ il giugno leopardiano e il prossimo 29 giugno, più o meno “in sul calar del sole”, Recanati ricorda il Poeta nel 227° anniversario dalla nascita di Giacomo Leopardi. Secondo la tradizione – che si ripete ogni anno non ritualmente ma variando contenuti, temi e protagonisti – si inizia (alle 18) nell’aula magna del Municipio. Si parte con i saluti del presidente del Centro nazionale di studi leopardiani Fabio Corvatta, del rappresentante di Casa Leopardi e del sindaco Emanuele Pepa.Si inizierà poi ad esplorare i paesaggi letterari leopardiani con la consegna ai vincitori e alle vincitrici del premio Giacomo Leopardi per tesi di laurea magistrale, specialistica e di dottorato.

Si prosegue con uno degli apici della giornata: Eugenio Mazzarella – poeta, filosofo e politico, già ordinario di Filosofia teoretica alla Federico II di Napoli e già presidente della Facoltà di Lettere del citato ateneo – terrà una conferenza su “Almeno sposto la polvere. L’ufficio della poesia”. Sarà il professor Mazzarella a vedersi conferito il premio Leopardi per il 2025.
Se nel pomeriggio “soneranno le quiete stanze del municipio, in serata le celebrazioni si spostano nel luogo leopardiano simbolo, il Colle dell’Infinito. Alle 21, nell’Orto sul Colle dell’Infinito, l’attore e regista teatrale Massimo Popolizio terrà il recital dal titolo “Leopardi oltre le rime”, con accompagnamento al violoncello di Emilia Slugocka.
La giornata è organizzata dal Centro nazionale di studi leopardiani guidato dal presidente Fabio Corvatta con la collaborazione del Fai Orto sul Colle dell’Infinito: «L’obiettivo – dice il presidente Corvatta – è promuovere la conoscenza del pensiero leopardiano con un approccio multidisciplinare, un percorso che abbiamo iniziato con la digitalizzazione dei manoscritti e proseguiamo portando le opere di Leopardi a conoscenza dei popoli del mondo, in questo ambito – tra le altre azioni, si colloca la traduzione dell’Infinito in cento lingue. Un grande lavoro che stiamo portando avanti con la collaborazione del comitato scientifico, di Casa Leopardi e delle istituzioni che ci supportano, dal Quirinale al Ministero della Cultura passando per Regione Marche e Comune di Recanati. A questo proposito restano indimenticabili la visita e le parole del Presidente della Repubblica in occasione delle celebrazioni per il bicentenario dell’Infinito. Il Centro nazionale di studi leopardiani, che ho l’onore di guidare, ha 88 anni di vita e un grande avvenire grazie all’azione illuninata di chi mi ha preceduto e penso all’indimenticato Franco Foschi».
La riflessione del sindaco di Recanati Emanuele Pepa: «Le celebrazioni rappresentano un momento di condivisione e arricchimento reciproco, un’opportunità per riscoprire la bellezza e la profondità del pensiero leopardiano e per riflettere sul suo messaggio sempre attuale. Testimoniamo oggi la vicinanza della Città di Recanati, che si veste di orgoglio e di riconoscenza, al nostro illustre concittadino per la grande eredità che ha lasciato non solo al territorio recanatese, ma anche e soprattutto al Paese intero. Ringrazio tutti coloro che si impegnano a promuovere la conoscenza e la diffusione dell’opera leopardiana, su tutti la Famiglia Leopardi e il Centro nazionale di studi leopardiani»