ARRIVEDERCI, CINEMA!
Amici e amiche,
ora possiamo dirlo. Ci abbiamo provato fino all’ultimo, come promesso: come gruppo che ha gestito la Sala Gigli nella stagione della rinascita, abbiamo partecipato all’avviso di gara emesso dal Comune, ma infine a spuntarla è stata la Viridiana Cinematografica srl che, a quanto riportato, ha fatto un’offerta commerciale molto più cospicua della nostra.
A Giuseppe Armenise, titolare della società, auguriamo buon lavoro. Gli stiamo affidando un posto che abbiamo estremamente a cuore e speriamo sinceramente che queste nuove mani ne sappiano fare buon uso, per tutti e tutte. Sappiamo che ha alle spalle una storia di gestione di piccole sale cinematografiche, una storia che non manca di sfortune simili a quelle vissute della nostra Sala Gigli. Ma chissà, magari stavolta sarà diverso, magari qualcosa è cambiato, speriamo. Siamo curiosi di conoscerlo, farci amicizia e scoprire quali film ha in serbo per noi.
Da parte nostra, non ci rammarichiamo di nulla. Seppur per un’unica stagione, siamo stati capaci di far rivivere un cinema che era fermo da 10 anni, abbiamo stretto rapporti e alleanze che ci hanno regalato emozioni e sorrisi e, soprattutto, abbiamo sempre giocato a carte scoperte, dando fondo alle nostre possibilità.
Da un certo punto in poi, ci siamo trovati a fronteggiare logiche piuttosto lontane dalla nostra visione. L’avviso di interesse lanciato dall’amministrazione comunale – diverso da un bando pubblico, soprattutto per quanto riguarda i requisiti per la selezione dei partecipanti – aveva dei termini che possono essere parafrasati in: “Vediamo chi offre di più e in base a questo decidiamo a chi assegnare la Sala“, di fatto asfaltando un anno di impegno, comprovati successi e massima disponibilità da parte nostra che, in fondo, eravamo già lì, a disposizione, senza troppa fatica. Insomma, più che la “volontà politica di garantire un’attività essenziale per il territorio”, come è stato dichiarato, c’è stata la volontà politica di allontanare alcune persone dal progetto e tirarne dentro altre, ammantando il tutto con la retorica della correttezza formale. Dispiace, certo, perché questa operazione, chiamiamola così, è stata portata avanti in maniera unidirezionale contro di noi, nonostante le aperture più volte avanzate.
Sappiamo che qualcuno ne sarà felice, qualcuno che ha evidentemente disprezzato la nostra buona volontà e che si fregia di credere nel mantra “O ci si mettono soldi propri, o non se ne fa niente”, come se noi non avessimo investito tempo e denaro nel progetto (lo abbiamo fatto) e come se non esistessero sacrosante apposite leggi, cui tutto il Paese si affida, per aiutare le piccole e medie attività culturali e commerciali (compresi i media). Non si può andare a genio a tutti, ovviamente (anzi, se così fosse dovremmo preoccuparci), però una cosa vogliamo dirla: ci dispiace per questo qualcuno, che tristezza deve essere vivere in una torre d’avorio.
Per noi hanno sempre parlato i fatti, e continueranno a farlo – tranquilli, non vi libererete di noi facilmente 😉 Dunque per ora ci salutiamo, invitiamo gli amici e le amiche a tenere sempre gli occhi aperti, come sappiamo che farete. Intanto, in attesa della conferenza stampa per la nuova Sala Gigli, ci vediamo al Cinema sotto le Stelle ✨⭐
VIVA IL CINEMA!