Ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tolentino unitamente a quelli della Stazione di Belforte del Chienti hanno arrestato, a Camporotondo di Fiastrone (MC), un 37enne, di origini indiane, per lesioni e maltrattamenti in famiglia.
A seguito di richiesta pervenuta direttamente dal 118, i Carabinieri si sono recati presso l’abitazione di una famiglia indicata dal personale medico che era intervenuto sul posto per soccorrere una donna di 37anni, anch’ella indiana, che presentava lesioni al volto. Dopo le prime cure prestate sul posto, il personale medico ha trasportato la donna, che è risultata essere la moglie del 37enne, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Macerata per più approfonditi controlli, a seguito dei quali, la stessa, è stata dimessa con una prognosi di gg. 60 poiché le sono state riscontrate “policontusioni, lesioni escoriate, ecchimosi multiple, frattura ossa proprie del naso e perforazione del timpano sx”. Nei preliminari accertamenti svolti dai militari operanti, è emerso che la donna alla presenza dei tre figli minori, al culmine dell’ennesima lite familiare, è stata picchiata violentemente dal marito. Oltre ai fatti della mattinata, sono emersi dai successivi riscontri investigativi corroborati dalla denuncia sporta dalla vittima che dal 2014 la donna ha subito, nel tempo, reiterati e perduranti episodi di vessazioni verbali e violenze fisiche da parte del coniuge anche alla presenza dei loro figli minori. Per le evidenze penali riscontrate, il coniuge della vittima è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Ancona-Montacuto, in attesa di convalida dell’arresto.
Le informazioni sono state fornite nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione delle rispettive fasi del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.