Silvana De Mari, già medico chirurgo, radiato per le sue coraggiose opinioni sul Covid e la vaccinazione, scrittrice, è una voce controcorrente nel panorama culturale italiano. Nota per i suoi romanzi fantasy destinati ai ragazzi, negli ultimi anni ha guadagnato attenzione anche per le sue prese di posizione dure e senza mediazioni sui grandi temi geopolitici e sociali, dal terrorismo islamico all’antisemitismo, dalla persecuzione dei cristiani all’informazione condizionata.

In questa intervista affronta un tema che considera centrale ma sistematicamente ignorato dai media: la persecuzione dei cristiani nel mondo, un dramma che coinvolge oltre 380 milioni di persone, con migliaia di morti, arresti e chiese distrutte ogni anno, spesso nel silenzio dell’opinione pubblica e delle istituzioni. Secondo De Mari, la sorte dei cristiani perseguitati suscita interesse solo quando può essere usata contro Israele, alimentando un doppio standard etico e informativo.

Partendo dal tragico bombardamento accidentale di una chiesa a Gaza da parte dell’esercito israeliano, De Mari denuncia una narrazione pubblica che, a suo giudizio, strumentalizza la fede e le vittime per finalità politiche, in particolare per demonizzare lo Stato ebraico, trascurando al tempo stesso stragi ben più gravi e sistematiche compiute in Nigeria, Pakistan, Yemen o Sudan.

L’intervista tocca anche il massacro del 7 ottobre, che ha colpito Israele in modo devastante, e che secondo la scrittrice è stato seguito da una risposta internazionale ambigua, quando non apertamente giustificazionista nei confronti del terrorismo. De Mari pone una domanda provocatoria e drammatica: “Quanto vale un cristiano bruciato vivo in Nigeria rispetto a un palestinese ucciso in un bombardamento? Quanto vale un bambino israeliano sgozzato rispetto a un bambino di Gaza morto sotto le bombe?”

Denuncia l’ipocrisia selettiva dei media, il silenzio delle autorità religiose e politiche su alcuni crimini e la pericolosa diffusione, anche in ambienti “progressisti”, di un antisemitismo moderno camuffato da solidarietà a senso unico. Invita a distinguere tra le vittime della guerra e quelle del terrorismo, e tra chi combatte per la propria sopravvivenza e chi usa i bambini come scudi umani per suscitare compassione e odio.

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4 commenti

  1. A completamento delle informazioni riguardo la Signora De Mari: Fonte WIKIPEDIA

    Ideologia
    Si è espressa più volte contro l’Islam e ha militato nel partito di Magdi Cristiano Allam.

    Si definisce cattolica,ma in più occasioni si è espressa contro papa Francesco (cui non riconosceva il titolo di papa. A partire da fine 2016 ha espresso posizioni critiche verso l’omosessualità, il sesso anale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’American Psychological Association, nei confronti delle famiglie che non appartengano a un modello tradizionalee contro l’aborto gratuito anche per le vittime di violenza sessuale.

    In aperto contrasto con APA e l’Ordine nazionale degli psicologi, la De Mari nega l’esistenza dell’omosessualità, affermando dal suo punto di vista che non è di origine genetica e che è reversibile e che sarebbe più corretto parlare di omoerotismo, e a gennaio 2017 sul suo blog ha sostenuto l’omofobia come diritto umano, laddove l’accusa di omofobia è da lei percepita come un’arma di censura per chi ha un pensiero diverso. In reazione alle sue prese di posizione è nato un movimento di lettori che ha chiesto agli editori il suo boicottaggio, in particolare riguardo alla pubblicazione di libri per ragazzi.

    Il 19 marzo 2017 ha partecipato a un convegno organizzato a Verona dal gruppo religioso di estrema destra Christus Rex con un intervento in cui ha espresso posizioni contrarie all’uguaglianza tra i sessi e ha giustificato in modo plateale il ricorso a mezzi anche violenti in difesa della famiglia e della fede.

    A novembre 2017, durante la trasmissione radiofonica La Zanzara, De Mari si è dichiarata contraria alla masturbazione e all’uso di sex toys, sostenendo che allontanerebbero le persone dal sesso inteso come mezzo di procreazione e si è detta contraria al mettere a carico dello Stato l’intervento chirurgico di cambio di sesso per le persone transessuali.

    A ottobre 2018 ha dichiarato che dall’omosessualità “si può guarire” sebbene l’Ordine degli Psicologi consideri le terapie di conversione anti-etiche, prive di basi scientifiche, non efficaci, dannose.

    Nel novembre 2020 è stata ospite di un convegno sul COVID-19, organizzato da Sergio Berlato di Fratelli d’Italia, contestato per aver dato spazio a teorie cospirazioniste.Riguardo alla pandemia di COVID-19, ha negato l’importanza di mascherine e distanziamento, consigliando semmai di contrarre la malattia per sviluppare anticorpi. Ha attaccato i vaccini per il Covid-19, considerandoli “di estrema pericolosità” e ha definito lo strumento del green pass “uno stupro farmacologico”.

    Nel luglio del 2022, in vista delle elezioni politiche, fonda la lista Vita insieme a Sara Cunial e ad altri esponenti di gruppi antivaccinisti, attivi politicamente contro le politiche pandemiche (facendo leva sulle false informazioni relative alla pandemia) e contro la quinta generazione della telefonia mobile. La lista, a livello nazionale, ottiene lo 0,8% dei voti, non eleggendo di conseguenza nessun rappresentante.

    Procedimenti giudiziari e disciplinari
    Nel gennaio 2017, sulla base di numerose segnalazioni, è stato aperto da parte dell’Ordine dei Medici un provvedimento disciplinare per via delle sue posizioni pseudoscientifiche.Nel settembre 2021 l’Ordine dei Medici di Torino l’ha sospesa dall’esercizio di attività professionali implicanti contatti interpersonali, insieme ad altri 94 tra medici e odontoiatri, per essersi rifiutata di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid. A giugno 2023 è stata radiata dall’Ordine dei Medici di Torino.

  2. Avete stancato, lo stato d’Israele è ormai indifendibile, l’atroce crimine che stanno commettendo è sotto gli occhi di tutti, solo gli Ebrei fanno finta di non sapere e non vedere e questo mi ricorda molto qualcosa che proprio loro dovrebbero conoscere bene!!! NON SIAMO ANTISEMITI MA ADESSO BASTA, NON È ASSOLUTAMENTE GIUSTIFICABILE CIÒ CHE LO STATO ISTAELIANO STA COMMETTENDO!!! Siete IMPERDONABILI ASSASSINI!

    • La risposta alle dichiarazioni odiose della De Mari da parte di un medico suo ex amico. Paolo Paolo Gulisano

      Cara Silvana,

      negli ultimi giorni, a seguito anche di tuoi interventi sulla stampa e sui social, molti mi chiedono che cosa ti sia successo. I tuoi interventi su Gaza e sul genocidio in atto, con le tue giustificazioni di ogni atto compiuto dal governo di Netanyahu, compreso il bombardamento della Chiesa Cattolica della Sacra Famiglia, che ha suscitato la forte reazione del Cardinale Pizzaballa e dello stesso Papa Leone, compresa l’uccisione diretta o per fame di decine di migliaia di bambini, suscitano forti perplessità. E non solo tra coloro che magari ti sono ostili da tempo, ma anche tra coloro che ti hanno sempre stimato. Non è un caso che hai dovuto chiudere il tuo Canale, detto della Brigata per la difesa dell’ovvio, a causa del crollo verticale degli iscritti. Gli amici, i “brigatari” come li definivi tu, ti hanno abbandonato, ma tu non sembri riflettere su questa evidenza: probabilmente pensi che abbiano torto loro, e tu ragione.

      Molti pensano che tu sia “sionista”. Io non credo. So che da giovane eri una lettrice appassionata di Primo Levi, ma non ci sono (lo dico per chi ti sospetta di criptoebraismo) legami particolari col mondo ebraico. E a proposito di Primo Levi, penso che ti gioverebbe fare una ennesima rilettura di “Se questo è un uomo”. Non pensi che anche i Palestinesi siano esseri umani, degni di rispetto per le loro vite e la loro dignità? Purtroppo conosco già la risposta, perché hai avuto già modo di palesare la tua posizione: tu pensi che i palestinesi siano “belve immonde”, “luridi cani”. Tu pensi che il governo di Netanyahu sia stato fin troppo buono, che si fosse stato un uomo come Churchill (le cui mani grondavano del sangue dei cattolici irlandesi) avrebbe risolto il problema “in tre giorni”. Evidentemente con bombardamenti a tappeto.

      La tua difesa dell’operato di tale governo, che rappresenta peraltro solo una parte della popolazione israeliana, e ancor meno degli ebrei del mondo, arriva a giustificare l’ingiustificabile, a sostenere – qualcuno dice con impudenza – che “a Gaza bevono l’acqua e lavano i pannolini dei bambini perché Israele regala loro l’acqua”.

      “A Gaza non sono morti di fame perché Israele regala il cibo e lo sta anche distribuendo. […].vengono messe su Facebook ignobili fotografie di bambini scheletrici, in fase terminale per enterocolite necrotizzante o stenosi esofagea, affermando che sono bambini di Gaza e che Gaza è peggio di Auschwitz.”

      Queste affermazioni hanno suscitato in molti indignazione e costernazione. A me personalmente hanno suscitato tanto dispiacere. Il dispiacere del vedere un medico come te totalmente insensibile alle sofferenze umane, specialmente dei più piccoli, e delle donne, magari in gravidanza, una gravidanza quasi sempre compromessa da tali condizioni. Ti pensavo un medico pro life, Silvana, ma le tue posizioni ti contraddicono.

      Ti conosco da anni: ti ho conosciuta quando eri una atea femminista arrabbiata, una rabbia mitigata da quella interiore sensibilità che si esprimeva in capolavori come L’ultimo elfo. Dove è finita quella sensibilità che poi ti ha portato all’incontro col Cristianesimo? Io temo che la tua conversione non si sia mai completata. Hai scelto di diventare cristiana, sulla scia del tuo amico Magdi Allam, più per odio all’Islam che per amore a Cristo. Hai scelto una parte della fede cristiana, quella militante e combattiva, ma esiste anche quella caritatevole, amorevole. Tu, nel tuo defunto canale, sembravi richiamarti a Chesterton, o meglio, a quello della frase che in modo quasi stucchevole ripetono i conservatori: “Spade verranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”. Vero. Ma Chesterton scriveva anche un accorato appello: “occorre essere buoni. C’è assolutamente bisogno di uomini buoni”.

      Questo appello è rivolto anche a te, cara Silvana. Occorre che tu porti a compimento il processo di conversione iniziato anni fa, liberandoti dalla rabbia, dal turpiloquio, dall’aggressività. Non si è cristiani perché si odia l’altro, il diverso, il nemico. Si è cristiani perché si ama e si segue Cristo. All’alba dei tuoi 70 anni, sarebbe opportuno che tu facessi questo passo.

      Abbandona il veterotestamentario “occhio per occhio”. Abbandona le categorie ideologiche che ti portano a dare dell’antisemita a chi dissente da Netanyahu. Il termine “antisemita” è surreale, dal momento che anche i palestinesi sono semiti. D’altra parte, la tua posizione deriva non tanto da un amore a Israele, non tanto da una forma di sionismo, ma dall’islamofobia. Più volte hai detto che i mussulmani verranno a tagliarci la gola nei nostri letti. Non penso che sia il modo migliore per rapportarsi con la complessa realtà dell’Islam. Inoltre, tu dici che non ci sono i palestinesi, ma che ogni giorno vengono perseguitati e uccisi tanti cristiani. Vero, ma allora impegnati a loro favore, tenendo conto che molte di queste vittime non lo sono per mano islamica, ma a causa di ideologie atee, o di altre religioni, o di cristiani stessi magari di diversa confessione.

      Tu dici di batterti per Israele, ma in realtà Israele (o meglio, il popolo ebraico) non ha bisogno di militanti di complemento: ha bisogno di amici veri, di sostegno per sostituire un leader spietato come Bibi che ha procurato al popolo ebraico danni che ci si augura essere non irreparabili. Silvana, non so se mi risponderai o ascolterai, perché mi hai già manifestato senza mezzi termini la tua disistima, nonostante la lunga amicizia, che è crollata unilateralmente e in un istante solo per averti invitato a una più pacata riflessione su ciò che sta avvenendo a Gaza, a quella che hai chiamato “lurida compassione selettiva”. Pazienza: io continuo a sperare in un tuo cambiamento, a sperare che il Signore Gesù ti tocchi il cuore e sostituisca la rabbia e l’odio con la gentilezza, la mitezza, la carità. Spero che tutto questo avvenga per l’intercessione di una ragazza ebrea in cui duemila anni fa Dio si fece carne.

      Di Paolo Gulisano

      25.07.2025.

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