Si è conclusa nel modo più drammatico la serata di solidarietà di Carlo Stramucci, 58 anni, residente a Recanati, in via Torregiani a Sambucheto, che ieri ha perso la vita nei boschi di Cessapalombo, in provincia di Macerata. L’uomo era uscito nel pomeriggio per soccorrere un amico rimasto in difficoltà con la moto da cross lungo la strada che collega la frazione di Monastero a San Liberato.
Dopo aver prestato aiuto, i due avevano deciso di fare rientro separatamente. Stramucci ha imboccato un percorso diverso, ma non ha più fatto ritorno a casa. Quando la moglie Katia, preoccupata per il suo mancato rientro a cena, ha dato l’allarme intorno alle 21.30, sono scattate le ricerche.
Sul posto si sono mobilitate diverse squadre dei vigili del fuoco di Tolentino e Macerata, supportate da unità cinofile e dal nucleo Saf (Speleo Alpino Fluviale). Le operazioni sono proseguite per ore, coordinate con i carabinieri e il personale sanitario del 118.
Il corpo del 58enne è stato individuato nella tarda nottata nei pressi della sua auto, a terra e privo di sensi. I soccorritori hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma ogni sforzo si è rivelato vano: i sanitari hanno potuto soltanto constatarne il decesso.
Secondo le prime ricostruzioni, a stroncare l’uomo sarebbe stato un malore improvviso, risultato fatale nonostante la rapidità dei soccorsi.
La notizia ha destato profonda commozione a Recanati e nella zona montana di Cessapalombo, dove Stramucci era conosciuto e stimato. Oltre alla moglie Katia, Stramucci lascia il figlio Federico