nota Ufficio Stampa Comune di Recanati

Il Comune interviene sull’imposta sui passi carrabili specificando che la misura segue una normativa sempre disattesa dalla precedente Amministrazione, anche a rischio di rilievi dalla Corte dei Conti. L’Assessore Bertini: ‘Decisione presa non a cuor leggero ma necessaria ed equa: molti recanatesi la pagavano già. Chi oggi ‘grida allo scandalo’ sedeva in Consiglio quando è stata approvata’.

 

Assessore Sabrina Bertini

‘Nessuna tassa ‘nuova’, né tantomeno imprevista: la scelta di estendere il pagamento dei passi carrai per famiglie, condomini ed artigiani è stata fatta per allinearsi ad una normativa nazionale che l’Amministrazione precedente aveva sempre disatteso e, soprattutto, è stata presa in ambito di Consiglio Comunale, pertanto chi oggi grida alla ‘scandalo’, non solo ne era già perfettamente consapevole, ma in sede consiliare ha preferito avallare la sua votazione con l’astensione piuttosto che votare contrario’. Così Sabrina Bertini, Assessore al Bilancio del Comune di Recanati, interviene sulla questione della tassa sui passi carrabili, i cui avvisi di pagamento hanno raggiunto qualche giorno fa molti cittadini recanatesi. ‘Quelli, per inciso, che non la pagavano ancora, in quanto una fetta già larga di popolazione ha sempre sostenuto questa tassa, avendo un passo carraio affacciato su una strada provinciale o statale – precisa Bertini – si era quindi in una situazione di non equità tra cittadini recanatesi già inclusi in questa tassa mentre altri non lo erano.

‘Siamo consapevoli che ogni forma di contribuzione possa generare disagio – continua Bertini – ma riteniamo fondamentale agire con trasparenza, responsabilità e senso di giustizia fiscale. Questa scelta non è stata presa a cuor leggero, ma si è resa necessaria e obbligata da motivi di equilibrio di bilancio e corretto utilizzo delle risorse pubbliche. I passi carrabili sono disciplinati da tempo da leggi dello Stato, ma fino al 31 dicembre scorso Recanati non li aveva inclusi tra le occupazioni permanenti di suolo pubblico soggette a canone, nonostante la possibilità fosse prevista dalla normativa nazionale. Nel tempo, questa esclusione è stata evidenziata come una lacuna che rischiava di essere oggetto di osservazioni da parte degli organi di controllo contabile, in particolare dalla Corte dei Conti, chiamata a vigilare sulla tenuta e regolarità dei bilanci degli enti locali. Per evitare possibili rilievi e garantire la sostenibilità del bilancio comunale, l’Amministrazione ha ritenuto doveroso allineare il sistema tributario locale a quello adottato da moltissimi altri Comuni italiani, anche limitrofi, introducendo il canone anche per i passi carrabili, a partire dal 2025’.

L’Amministrazione Comunale sottolinea inoltre che la misura non ha carattere retroattivo e non riguarda gli anni precedenti, mentre gli uffici stanno già lavorando per mappare le situazioni di esonero in caso di handicap o altre situazioni di particolarità come i condomini, che hanno ricevuto dalla società incaricata (Abaco) un unico avviso, non essendo il canone frazionabile per disposizione normativa, mentre la cifra sarà in realtà molto minore in quanto è da ripartire tra i singoli condomini.

La società Abaco, che ha proceduto al rilevamento e al calcolo del canone, è a disposizione dei cittadini per ogni chiarimento e per prendere in esame situazioni che possano comportare una revisione. Anche il Comune metterà a disposizione dei cittadini una finestra di un’ulteriore mezza giornata, da parte della Polizia Locale, per ulteriori chiarimenti e per supportare la gestione della parte più specifica agli adempimenti.

 

Recanati, 10 settembre 2025

 

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5 commenti

  1. È sempre a malincuore…. È sempre colpa degli altri… Intanto in un anno è aumentato tutto. Grazie di cuore…. Se restavano a casa era meglio

  2. Un proverbio del sedicesimo secolo recita :” meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta”!
    Voleva rimarcare che preferivano un male certo(il morto) all’arrivo dell’esattore delle tasse! (quasi sempre marchigiano di Recanati o toscano di Pisa)
    Un proverbio che ancora si addice ai Recanatesi, con la differenza che anticamente le tasse le richiedeva il PAPA. Oggi le impone PEPA!
    Pepa…the best hhhhhhhh

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