Si è aperto ieri in tribunale a Macerata il processo a carico di una donna di 41 anni, originaria dell’Est Europa, accusata di stalking e lesioni nei confronti di un recanatese di 68 anni.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura, i comportamenti persecutori sarebbero iniziati nel novembre 2024, dopo la fine della relazione tra i due. L’imputata, che lavora come badante, avrebbe più volte minacciato e molestato l’ex compagno, con cui aveva una differenza di età di 27 anni. Gli episodi contestati comprendono aggressioni verbali e fisiche, telefonate e messaggi insistenti, fino a spingerlo a bloccare la sua utenza. In alcune circostanze, la donna si sarebbe presentata anche davanti alla casa della vittima e nei pressi della scuola frequentata dai nipoti.
Tra i capi di imputazione figura anche un episodio del 24 gennaio scorso, quando la 41enne avrebbe colpito l’uomo con un telefono cellulare, procurandogli lesioni giudicate guaribili in sette giorni.
Già a febbraio, a seguito della denuncia e delle indagini coordinate dal pm Francesco Carusi, il gip aveva disposto per l’indagata la misura cautelare del divieto di avvicinamento, rafforzata con il braccialetto elettronico.
Nella prima udienza l’uomo si è costituito parte civile tramite l’avvocato Antonio Renis. La donna è difesa dall’avvocato Olimpia Frapiccini.
Il processo è stato aggiornato al 4 novembre.
1 commento
PRIMA le stalkers ITALIANE