Il 16 settembre i Carabinieri del Norm di Tolentino hanno notificato la misura di prevenzione dell’avviso orale ad un quarantaseienne, macedone di origine e residente nella cittadina.

Nel mese di luglio l’uomo era stato denunciato dai carabinieri della Stazione di Tolentino per lesioni e minacce nei confronti di più persone, tra cui il titolare di un esercizio commerciale, al quale aveva sferrato un pugno a seguito di una lite connessa al pagamento del conto. Aveva poi minacciato un connazionale i giorni successivi per futili motivi, all’interno di un altro bar.

Nel mese di agosto, in seguito a una lite, aveva causato lesioni personali alla sua convivente e ad un’amica di lei, intervenuta in sua difesa. Per tali fatti-reato l’uomo, già condannato nel 2024 per reati contro la persona avvenuti in ambito intra-familiare, dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria.

La misura dell’avviso orale, emessa dal Questore di Macerata su proposta dei militari, è una misura di prevenzione che si può adottare nelle more dell’accertamento delle responsabilità penali, e che si basa sulla pericolosità delle condotte per l’ordine e la sicurezza pubblica; in caso di mancata ottemperanza, può comportare l’applicazione di misure più afflittive.

Lo straniero era già stato sottoposto, il 28 agosto, alla misura del DACUR, il cosiddetto DASPO urbano, emesso dall’Autorità di Pubblica Sicurezza a seguito della denuncia per lesioni e minacce scaturita dal comportamento tenuto all’interno dell’esercizio pubblico nei confronti del titolare.

Il provvedimento comporta il divieto di accesso e di permanenza nei pressi dei bar della città, per la durata di due anni.

Un quarantacinquenne residente a Ripe san Ginesio, sempre nei giorni scorsi, è stato destinatario della misura di prevenzione dell’avviso orale, emessa dal Questore di Macerata su segnalazione dei carabinieri di Loro Piceno, che hanno evidenziato all’Autorità di PS le numerose condotte antigiuridiche e socialmente pericolose tenute nel tempo sia nella provincia di Macerata che nel Fermano. L’uomo ha infatti numerosi precedenti per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio.

 

Le informazioni sono state fornite nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione delle rispettive fasi del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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