Prima giornata, oggi, del XVI Convegno Internazionale di Studi Leopardiani, con i saluti introduttivi a cura del presidente del CNSL Fabio Corvatta, per il Comune del vicesindaco Roberto Bartomeoli e dell’assessore Ettore Pelati che hanno sottolineato la centralità di Recanati nel mondo culturale, non solo italiano, e hanno invitato i giovani a riscoprire la bellezza interiore. Il saluto del FAI è arrivato per iniziativa della responsabile del FAI -Orto sul Colle dell’Infinito Alessandra Troilo, che ha sottolineato lo spirito di servizio con cui il Fondo per l’Ambiente Italiano, guidato dal presidente Marco Magnifico, si è proposto per collaborare nella valorizzazione dei luoghi leopardiani.
Il presidente Corvatta ha ricordato i suoi primi passi nel CNSL guidati dalle figure di Franco Foschi e della contessa Anna Leopardi. Da Giacomo il testimone della famiglia è approdato nelle mani (e nei testi) di Gregorio Leopardi: è stato quest’ultimo a portare il saluto della famiglia del Poeta: «Il Convegno ha un carattere internazionale e questo permette di avere dei punti di vista nuovi e diversi sulla materia, consentendo di avere una maggiore conoscenza all’estero della figura di Leopardi e della letteratura italiana. Le Operette morali riescono a dare conto della multidisciplinarità e dell’ampiezza di vedute del pensiero leopardiano, luogo di espressione di analisi e critica della società di allora».

La riflessione del presidente Corvatta: «Il mio desiderio è quello di sottolineare che i giovani come Gregorio rappresentano una certezza per il futuro. Ringrazio il Presidente della Repubblica per la sua costante attenzione nei confronto del CNSL. Ringrazio il Ministero, la Regione, la Provincia, il Comune, il FAI e l’Università. Ringrazio il mondo delle banche e delle imprese per la vicinanza anche economica». Corvatta ha anche letto un messaggio del vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi, impossibilitato a partecipare.
Gremita l’Aula Magna del Palazzo comunale, teatro della prima sessione dei lavori che proseguiranno nella sede del CNSL – tra i presenti la contessa Olimpia Leopardi, il viceprefetto vicario Emanuele D’Amico, l’imprenditore Domenico Guzzini e i vertici della Bcc di Recanati e di Colmurano, rispettivamente il presidente Gerardo Pizzirusso e il Dg Davide Celani.

La prolusione di apertura è stata affidata al Prof. Antonio Prete: «Si possono scorgere nelle Operette morali, come in un cono d’ombra, le stagioni della vita. Accoglie echi della sapienza antica (Isocrate) e ha nel poetico la sua trasgressione. Le Operette sono un libro morale perché poetico, il poetico è il luogo in cui il visibile si confronta con l’invisibile, il soffio della leggerezza dato dal rapporto con l’altra vista. Il pianeta Terra è solo un punto di luce nebulosa che osserva da quell’abissale lontananza anche la vita umana, un punto lontanissimo e perduto».
Dopo la prolusione del Prof. Prete, due le sessioni di lavoro guidate dai Proff. Christian Genetelli e Franco D’Intino, con relazioni affidate ai docenti Giorgio Panizza, Emilio Russo, Novella Bellucci, Laura Melosi, Valerio Camarotto, Luca Maccioni, Vincenzo Allegrini, Massimo Natale e Martina Piperno.
Domani seconda giornata di lavori nella Sala Conferenze “Franco Foschi” del CNSL con relazioni affidate a Alberto Folin, Gaetano Lettieri, Maria Conforti, Gaspare Polizzi, Massimiliano Biscuso, Paolo Quintili, Andrea Cortellessa, Raoul Bruni, Giuseppe Sandrini, Luigi Capitano.
Alle 21.15 andrà in scena “Operetta Morale”, drammaturgia di Marco Maltauro, regia di Maria Libera Ranaudo, attori Massimiliano Pazzaglia, Maria Libera Ranaudo, Diego Verdegiglio, aiuto regista Monia Battistelli.