Nel corso della prima seduta del nuovo Consiglio regionale il presidente Francesco Acquaroli ha illustrato il Programma di Governo 2025-2030 della Regione Marche, denominato “Più Marche”.
Il presidente ha voluto sottolineare il valore della coesione che parte dalle istituzioni: “Il bene comune si costruisce tutti insieme, per dare risposte a chi ha più bisogno. La nostra sfida è quella di migliorare la qualità della vita in ogni ambito: sanità, scuola, lavoro, ambiente, sicurezza, mobilità, connessioni, sviluppo. Al centro di ogni azione, c’è sempre la persona e il suo benessere, primo indicatore del successo di una comunità”. Il proposito è quello di consolidare i risultati raggiunti e costruire un futuro sicuro e inclusivo per i cittadini. “Cinque anni fa – ha detto Acquaroli – le Marche stavano vivendo un periodo complesso in cui alle difficoltà economiche ereditate e al post-sisma si sono unite la pandemia e, successivamente, l’alluvione. Noi abbiamo scelto un’altra strada. Ci siamo assunti la responsabilità di governare con realismo, ricostruendo la credibilità delle istituzioni e avviando molteplici riforme che ora vogliamo continuare a mettere in atto e rendere pienamente operative. Abbiamo trattato ogni territorio con equità e rispetto, mettendo al centro i cittadini. E lo abbiamo fatto con una visione chiara, condivisa, fondata sulla concretezza degli interventi, sulla responsabilità, sull’ascolto dei territori e sull’alleanza con i cittadini”.
Il presidente Acquaroli ha poi toccato singolarmente i vari punti del programma di governo, a cominciare dalla sanità, al centro delle politiche regionali, con una riforma che punta a costruire un sistema più moderno, equo e vicino alle persone, grazie alla creazione delle AST provinciali, alla riforma del sistema dell’emergenza-urgenza, al potenziamento dei servizi per tutelare sempre di più le fragilità e al rafforzamento della sanità sul territorio. Uno degli obiettivi è ridurre le liste d’attesa e investire in nuove strutture ospedaliere e tecnologie avanzate. Con un’attenzione per tutte le fasce d’età.
La Regione continuerà a lavorare per la ricostruzione post-sisma e per la prevenzione del rischio idrogeologico, con investimenti in opere pubbliche e di mitigazione del rischio. “Un territorio competitivo – ha sottolineato Acquaroli – deve essere sicuro e questo è un altro obiettivo sul quale abbiamo concentrato il nostro impegno”.
Quanto allo sviluppo economico, la Regione intende valorizzare l’industria, la manifattura e le start-up, promuovendo ecosistemi industriali e tecnologici, favorendo allo stesso tempo il mercato del lavoro e potenziando l’incontro tra domanda e offerta in particolare verso i giovani. Si investe anche nell’agricoltura, nelle filiere locali e nel sostegno ai giovani agricoltori, con l’obiettivo di rilanciare l’economia regionale in quello che è un settore davvero primario e che nelle Marche rappresenta una eccellenza.
Strumento strategico sarà la ZES: “Tutte le nostre energie saranno concentrate per poter utilizzare al meglio le opportunità che ci saranno offerte, con il coinvolgimento di tutti, per quello che sarà fra pochi mesi uno strumento pienamente operativo”.
Le infrastrutture e la mobilità sono un altro pilastro del programma, per migliorare i collegamenti stradali e ferroviari, sviluppare il Polo Intermodale e promuovere la mobilità sostenibile. Sul fronte ambientale, la Regione punta su energie rinnovabili, difesa della costa, gestione dei rifiuti e tutela dell’ambiente. Il turismo e la cultura sono considerati motori di sviluppo: si punta a destagionalizzare l’offerta turistica, valorizzare i borghi, il patrimonio culturale.
I giovani sono al centro del programma, con misure specifiche per trattenerli e attrarli, “favorendo in tal modo – ha continuato Acquaroli – lo sviluppo del nostro sistema economico e rilanciando la competitività dei territori”.
Infine, il programma punta a rafforzare il ruolo delle Marche in Europa, migliorando sempre di più la gestione dei fondi europei, che oggi vede le Marche tra le regioni più virtuose, e potenziando l’internazionalizzazione, la ricerca di nuovi mercati, l’attrazione degli investimenti. La governance regionale sarà basata sulla partecipazione attiva di cittadini, giovani e stakeholders, per costruire una regione più coesa, innovativa e sostenibile.
“Come abbiamo fatto nel precedente mandato – ha concluso il presidente Acquaroli – dobbiamo rendere il nostro impegno nelle istituzioni uno strumento di servizio nei confronti della comunità. Mai le istituzioni possono e debbono servirsi delle funzioni per obiettivi che non siano quelli di dare maggiori risposte, più equilibrate, per il bene della nostra comunità. Per gli obiettivi che ci siamo posti occorre lavoro, sacrificio, passione, determinazione, competenza e spirito di servizio e sono convinto che saremo in grado di dare ai marchigiani quelle risposte che meritano e attendono, nei prossimi cinque anni, così come abbiamo fatto nei precedenti, e sapremo mettere l’interesse dei marchigiani sempre al primo posto”.


