Lettera Aperta di Gioacchino Di Martino al Direttore di Radio Erre
Caro Direttore, l’episodio del sindaco, che in Consiglio comunale si rivolge ad una consigliera distorcendone il nome e la relativa giusta replica della stessa, forse, non avrebbe suscitato tanto interesse se, da parte del sindaco, si fosse riconosciuto l’errore, spero del tutto involontario, e si fosse proceduto alle relative pubbliche scuse. Il tutto sarebbe stato archiviato come un incidente di percorso e forse sarebbe suonato come un monito, a tutti, ad usare linguaggio ed atteggiamenti più consoni alla dignità dell’istituzione da loro rappresentata.
Ma tant’è così non è stato per cui la polemica, ancora una volta, è andata in scena nel teatrino della politica cittadina. Una polemica, a leggere gli organi di informazione locali, che assume un contorno quasi comico in quanto nasce dalle scuse che il sindaco avrebbe porto alla consigliera offesa. Scuse che sembrano essere state formulate per tramite il gruppo politico che fa riferimento al sindaco e che, per accreditare la tesi di una distrazione dovuta alla tensione del momento creatasi nell’aula consiliare, ricorre niente meno a quel fenomeno linguistico in cui la vocale finale di una parola si fonde con la vocale iniziale della parola successiva e che viene definito “crasi”.
Ora, caro Direttore, certamente sarò smentito e messo alla berlina dai tanti cultori della lingua che gravitano nell’orbita del prima cittadino, ma a me risulta difficile fondendo, come detto, le due vocali del nome e cognome della consigliera leggere il nome oggetto di polemica. Io credo, più prosaicamente, che se davvero il tutto fosse nato da uno stato di stress sarebbe bastata una semplice lettera di scusa a firma del sindaco e non un comunicato a firma di un gruppo politico che ne giustifica l’operato e di fatto rigenera, nei miscredenti come il sottoscritto, tanti dubbi e perplessità circa la capacità di tanti di intendere che la democrazia va applicata e non solo declamata.
Cari saluti.
Gioacchino Di Martino
Porto Recanati, 12 novembre 2025.
P.S. Ciliegina sulla torta: Sulla pagina FB del sindaco si può leggere il seguente annuncio: “In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, l’Amministrazione Comunale organizza…una serie di incontri ….dedicati a tutte le donne che vogliono sentirsi più forti, consapevoli e sicure.

🎬 CINQUE SECONDI – Regia di Paolo Virzì.
⏰ Orario Spettacoli ⏰ 17.20 ⏰ 19.10
🎬 UNA FAMIGLIA SOTTOSOPRA – Regia di Alessandro Genovesi
⏰ Orario Spettacoli ⏰ 21.00
Recanati, Sala Gigli
Viale Cesare Battisti, 52


8 commenti
Centro!
Se l’obiettivo era il wc, centrissimo!
Illustre Dottore, apprezzo la sua costante iniziativa che cerca di portare una punta di serietà e di rigore nelle istituzioni locali. Sarebbe da premiare, se non fosse per la totale impermeabilità delle istituzioni in questione e di coloro che le popolano a correggere i propri comportamenti. Tutto è affidato ai circuiti dei cosiddetti (e diseducativi, in senso pedagogico) “social”, per un dibattito che resta confinato tra gli interessati ed esclude coloro che, cittadini come gli altri, non vivono costantemente legati a un telefonino. La polemica sindaco-Ubaldi è un segnale preoccupante, se possibile allarmante, di quanto sia precipitato in basso il confronto politico locale, con audaci “arrampicate sugli specchi” dei contendenti, spesso alla ricerca solo di uno spazio di visibilità, tanto quanto sono ormai privi di idee e di proposte per la collettività.
Un segno dei tempi? Forse. Secondo me piuttosto il frutto di anni di superficialità e approssimazione nell’affrontare il campo della cosa pubblica, con tanti dilettanti improvvisamente elevati a personaggi di riferimento di partiti e movimenti privi di obiettivi a medio-lungo termine. Una deriva da cui neanche Porto Recanati ha saputo tutelarsi. Con il risultato che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente.
Auguri.
Signor Roncitelli la ringrazio del suo cortese commento che mi conferma che in quasta società esiste ancora un corpo sano capace, se non di reagire nell’immediato, di valutare la superficialità e la pochezza con cui agisce chi oggi rappresenta le Istituzioni. La mia speranza, seppur minima, è che la somma di queste negatività diano la spinta perchè una nuova classe dirigente, degna di questo nome, si affacci all’orizzonte ed abbia voglia di ripristinare confronto e rispetto. Altro non mi aspetto.
Continuate a fare polemica sul nulla. Il commento poi sulla pagina fb del sindaco è molto sbagliato e offensivo. Cosa c’entra un possibile brutto rapporto tra due membri del comune e il rispetto delle donne tutte?
Sono i paladini del vuoto di pensiero!
Il sindaco di Porto Recanati si è comportato da maleducato utilizzando il cognome della consigliera come nome cambiando la i finale con una semplice a. Se il sindaco si fosse scusato pubblicamente e personalmente, senza andare a ricercare motivi inconsistenti se non offensivi della intelligenza altrui, la questione si sarebbe subito conclusa, e invece …..
Perché mai il Sindaco avrebbe dovuto porgere scuse per un comportamento che non era originato dai malevoli intenti che i suoi detrattori – ovviamente tutti illustri soloni, nonché profondi conoscitori e cultori del bon ton istituzionale – gli attribuiscono?
La spiegazione offerta dal Primo Cittadino è perfettamente plausibile, oltre che comprensibile, beninteso per chi abbia un approccio al reale scevro dai preconcetti e dal risentimento che, palesemente, albergano nei criticoni e che rendono a loro indigesta una semplice e obiettiva lettura dei fatti.