Close Menu
    Tutte le categorie
    • Ancona
    • Apiro
    • Appignano
    • Area Vasta 3
    • Arte
    • Ascoli Piceno
    • Belforte del Chienti
    • Caldarola
    • Camerano
    • Camerino
    • Castelfidardo
    • Castelraimondo
    • chiaravalle
    • Cingoli
    • Civitanova
    • Colmurano
    • Comuni
    • Consiglio Comunale
    • Corridonia
    • Criminalistica e Criminologia
    • Cronaca
    • Cultura
    • Dillo a Radio Erre
    • Economia
    • Eventi
    • Fabriano
    • Falconara
    • Farmacie di Turno
    • Fermo
    • Fiastra
    • Filottrano
    • Gabriele Accattoli
    • Gagliole
    • Internazionale
    • Ircer recanati
    • Italia
    • Jesi
    • Loreto
    • Loro Piceno
    • Macerata
    • Matelica
    • Mogliano
    • Mondo
    • Monte Roberto
    • Monte San Giusto
    • Montecassiano
    • Montecosaro
    • Montefano
    • Montegranaro
    • Montelupone
    • Montemarciano
    • Monti Sibillini
    • Morrovalle
    • Muccia
    • Nazionale
    • Necrologi
    • News
    • Numana
    • Offagna
    • Osimo
    • Penna San Giovanni
    • Pesaro
    • Petriolo
    • Pioraco
    • Politica
    • Politics
    • Pollenza
    • Porto Potenza Picena
    • Porto Recanati
    • Porto Sant'Elpidio
    • Potenza Picena
    • Provincia di Macerata
    • Radio Pepa
    • Rassegna Stampa
    • Recanati
    • Regione Marche
    • San Ginesio
    • San Severino Marche
    • Sarnano
    • Senigallia
    • Senza categoria
    • Sirolo
    • Sport
    • Tolentino
    • Treia
    • Urbino
    • Urbisaglia
    • Ussita
    • Video
    • Visso
    Facebook Instagram YouTube
    Facebook Instagram YouTube
    Radio Erre
    Ascolta la Diretta APP RADIO ERRE
    • Home
    • Comuni
      • Ancona
      • Civitanova
      • Loreto
      • Macerata
      • Montefano
      • Osimo
      • Potenza Picena
      • Porto Recanati
      • Recanati
    • Sport
    • Politica
    • Cultura
    • Cronaca
    • Multimedia
      • Web Radio
      • Consiglio Comunale
      • Video
    • Rubriche
      • Necrologi
      • Farmacie di Turno
      • Arte
      • La musica dei Libri
      • Criminalistica e Criminologia
      • Dillo a Radio Erre
    • Rassegna Stampa
    • Archivio
    Radio Erre
    APP
    Home » Intervista al maceratese Emanuele Tacconi, inviato Onu e profondo conoscitore dell’Afghanistan
    Nazionale

    Intervista al maceratese Emanuele Tacconi, inviato Onu e profondo conoscitore dell’Afghanistan

    Radio ErreBy Radio Erre1 Settembre 20212 commenti7 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr WhatsApp VKontakte Email
    Emanuele Tacconi
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email
    Visualizzazioni: 26
    Emanuele Tacconi in Afghanistan

    Il giornalista Maurizio Verdenelli intervista uno dei cittadini maceratesi più illustri, come dimostra anche il premio “Maceratese nel Mondo” ricevuto nel 2015. Emanuele Tacconi, inviato Onu e stratega della logistica dei soccorsi internazionali nei paesi in via di sviluppo, è un profondo conoscitore delle dinamiche interne al luogo tornato nell’occhio del ciclone nel corso dell’ultimo mese, l’Afghanistan, visto che qui ha vissuto per oltre quattro anni (2002-2005 e 2014-2015).

    1. Buongiorno Emanuele dov’è ora il tuo fronte?

    Sono in Giordania per conto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e come sempre mi occupo di logistica. Faccio parte di un team che gestisce un progetto sanitario di supporto al Ministero della Salute giordano e i cui beneficiari sono i circa due milioni di profughi siriani presenti sul territorio e quella parte di popolazione giordana che vive in un contesto di estrema vulnerabilità.

     

    1. L’Afghanistan?

    E’ sempre nel cuore e ora piu’ che mai. Questa nuova situazione genera una tempesta di emozioni. Sono sempre alla ricerca di notizie e costantemente in contatto con amici e colleghi con i quali ho condiviso anni di lavoro in quel paese che non meritava questa fine. C’è tanta rabbia piu’ che delusione. C’è rabbia perché questo epilogo era prevedibile e non doveva essere questo. C’era tempo e spazio per gestire la situazione in modo diverso. Cerco di contattare i miei amici afghani e nessuno risponde e questo se pur comprensibile e’ angosciante.

     

    1. Che ricordi? Quanti amici?
    Emanuele Tacconi in Afghanistan

    I ricordi sono innumerevoli. Ho vissuto quattro anni e mezzo in Afghanistan (2002-2005 e 2014-2015) e sono stati anni vissuti intensamente sia da un punto di vista professionale che personale. Un paese che, per motivi di lavoro, ho avuto l’opportunità di visitare in lungo e in largo. Da solo o in compagnia e i ricordi, sia belli che brutti, si susseguono. Ricordi di luoghi e volti sempre nitidi nonostante il passare degli anni. E allora rivedo le maestose montagne dell’Hindu Kush, il Salang Pass, il Badakhshan, le sterminate piantagioni dei papaveri da oppio in fiore, il Khyber Pass e le aree tribali al confine con il Pakistan, la zona archeologica di Ghazni dove ho rintracciato due collaboratori del nostro concittadino Giuseppe Tucci che negli anni cinquanta diresse gli scavi in quella zona, l’arida ma affascinante Kandahar, Bamyan e i Buddha distrutti a cannonate dai Talebani nel 2001, le meravigliose moschee di Herat e Mazar-i-Sharif e tanti altri luoghi. Ricordo il difficile ma entusiasmante e appagante lavoro svolto ovunque ci fosse stato bisogno, senza mai tirarsi indietro. Ricordo le difficoltà nel raggiungere i pazienti nelle zone piu’ impervie e pericolose del paese e la soddisfazione nel riuscire ad approvvigionare gli sperduti presidi sanitari di medicinali sufficienti per garantire un minimo di assistenza medica alla popolazione locale. E’ nitido il ricordo dei tanti amici con i quali ho condiviso questa grande esperienza e indelebile e’ il ricordo di quelli che in Afghanistan ci hanno lasciato la vita. Il duro lavoro della ricerca dei loro corpi e la “gioia” di ritrovarli e riportarli a casa. Venti anni di lavoro svanito nell’arco di pochi giorni. Ne e’ valsa la pena? Si. Decisamente sì. Lo rifarei ancora, ancora e ancora.

     

    1. Avevi previsto?
    Emanuele Tacconi in Afghanistan

    Si, sin dal 2002. Il regime talebano era stato destituito da pochi mesi e dopo ventitré anni di guerra si iniziava a nutrire la speranza che ci si potesse avviare verso un processo di pacificazione dell’intero paese. Però si notava che le forze della coalizione, specialmente quelle statunitensi occupavano e militarizzavano interi quartieri per poter ampliare le loro ambasciate o costruire nuovi uffici. Stavano completamente snaturando Kabul e l’Afghanistan in generale. Continuavano a costruire alti muri di protezione e chiudevano le strade. Il traffico a Kabul era diventato insostenibile e un giorno preso dall’esasperazione ho chiesto, con una certa veemenza, ad un gruppo di afghani che era stati incaricati di gestire il traffico nei pressi di un cantiere, perché permettessero tutto ciò. “Insomma avete combattuto per ventitré anni prima una guerra di resistenza contro i sovietici, poi una feroce guerra civile e poi avete subito le angherie del regime talebano per ritrovarvi ora “occupati” da chi vi ha “liberato”. Almeno i sovietici hanno costruito delle infrastrutture, degli ospedali, delle centrali elettriche e dei siti di produzione. Erano sì invasori e per questo dovevano essere fronteggiati ma almeno una parvenza di sviluppo l’hanno data. Questi non fanno altro che distruggere e costruire muri. Non costruiscono nulla con una prospettiva di sviluppo”. La loro risposta fu decisa ed immediata e l’ho sempre tenuta bene in mente e ora piu’ che mai credo spieghi tutto. “Siamo stanchi di combattere. Combattere e’ quello che abbiamo fatto negli ultimi ventitré anni e ora ci sono le condizioni per poterci riposare un po’, ed e’ quello di cui abbiamo bisogno ma, come sempre, non accetteremo interferenze esterne. Recupereremo le forze e torneremo a combattere. Nell’arco di un paio d’anni sono iniziati gli attentati e i rapimenti e la situazione e’ degenerata fino ad arrivare all’esito di questi ultimi giorni. Quando ho lasciato l’Afghanistan per la prima volta nel 2005 la situazione non era idilliaca ma tutto sommato c’era una parvenza di normalità. Si poteva nutrire ancora un minimo di speranza. Quando sono ritornato nel 2014 la situazione era irrimediabilmente compromessa. Gli afghani sono come l’acqua. Tornano sempre nel loro percorso naturale. Non importa quanto tempo sarà necessario.

    1. Ed ora?
    Emanuele Tacconi in Afghanistan

    Anche se ne dubito, la speranza e’ che ci sia una strategia per non far ripiombare l’Afghanistan nel buio. In un buio sicuramente ben piu’ tetro da quello dal quale si pensasse ne fosse uscito venti anni fa. Non credo che il paese possa sopravvivere senza finanziamenti esterni. Il nuovo governo non può reggersi solo sui proventi della vendita dell’oppio, seppur molto consistenti. Se non si negozia un supporto esterno e non si scende a compromessi, la situazione sarà ben peggiore di quella di venti anni fa. Ma anche scendere a compromessi si rischierebbe di consegnare il paese a qualche entità straniera che in Afghanistan, in tutti questi anni, non ha investito neanche un centesimo o che ha mantenuto un basso profilo e che ora sfrutterebbe la situazione favorevole. Staremo a vedere cosa produrranno le capacità diplomatiche del nuovo governo. Sarà anche interessante scoprire le strategie, se ne hanno, dell’Europa, degli Stati Uniti e delle tante altre nazioni che potrebbero entrare a far parte del nuovo capitolo del Grande Gioco.

     

    1. Ho collaborato al tuo “I martiri bambini” (prefazione di Lorenzo Bianchi) e ho memoria di un tuo vaticinio: qui i bambini hanno un destino rischioso: diventare le nuove leve del terrorismo.

    E ora, anche in Afghanistan, come sempre succede in questo tipo di situazioni, i bambini e gli adolescenti saranno costretti a subire un particolare percorso educativo con il fine di alimentare quel bacino di utenza dal quale attingere combattenti sempre pronti per essere mandati al macello. I bambini sono facilmente suggestionabili. Essi non hanno filtri ne’ si pongono limiti, quindi sono sempre pronti a compiere azioni indicibili pur di compiacere i loro “insegnanti”.

     

    1. Emergency: per la tua attività i contatti con l’organizzazione di Gino Strada sono stati molto frequenti. L’ospedale di Emergency a Kabul ha svolto gran parte del tragico bilancio di morti e feriti dell’attentato dell’Isis K.
    Emanuele Tacconi in Afghanistan

     

     

     

     

     

    Di fatto con Emergency non avevamo nessun rapporto istituzionale e quelle rarissime volte che abbiamo avuto a che fare con loro i risultati sono stati pessimi. Ma questa e’ un’altra storia. Tuttavia il loro ospedale e’ stato un punto di riferimento fondamentale non solo durante questo ultimo attentato ma durante tutti gli attentati, piu’ o meno gravi, che si sono susseguiti nel corso di questi ultimi venti anni. In ogni occasione il personale ha lavorato instancabilmente salvando la vita o migliorando quella di migliaia di pazienti.

     

     

     

     

     

    banner Bartolini

    Radio Erre
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr WhatsApp Email
    Previous ArticleRecanati: polemiche per un patrocinio troppo “di parte”
    Next Article Porto Recanati: nessun colpevole per la morte di Lamine Cissè all’Hotel House
    Radio Erre
    • Website
    • Facebook
    • Instagram

    Radio Erre - La Radio che parla e fa parlare | Società Cooperativa Chiostro S. Agostino, 2 62019 Recanati | MC C.F-P.IVA 00351460431 | Tel: 0717574429 | E-mail: radioerre@radioerre.net | PEC: radioerre@pec.it

    2 commenti

    1. Anonimo on 2 Settembre 2021 10:55

      Che ci vogliamo fare se c’è un vecchio Bidè di troppo a i bagni toilette della Casa bianca.
      Ha ritirato le truppe dall’Afghanistan e ha persino festeggiato l’evento.

      Reply
    2. Gigi on 7 Settembre 2021 13:08

      In effetti Tacconi si è calato bene nella parte …sembra un profugo afghano !

      Reply

    Leave A Reply Cancel Reply

    I canali di Radio Erre
    • Facebook
    • Instagram
    • YouTube
    Potrebbe interessarti anche
    News
    203 Views

    Recanatese, riparte l’era giallorossa con Angelini presidente: “Un progetto per unire e rilanciare”

    By Radio Erre21 Giugno 20250

    Presentato questa mattina il nuovo assetto societario della Recanatese, pronta ad affrontare la stagione 2025/26…

    Recanati, “Non è più vita, la notte arrivano i lupi”. Le preoccupazioni di Vitangelo Cola

    21 Giugno 2025

    Recanati. Pochi giorni ancora per ….6alle6!

    21 Giugno 2025

    Federico Maccari, A.D. di Pasta di Camerino, riceve il Premio Giuseppe Guzzini

    20 Giugno 2025
    Preloader Image
    crogiolo
    consulchimica400x
    pro-loco
    termotecnica dm

    Iscriviti alla nostra Newsletter

    Rimani aggiornato su tutte le ultime notizie. Iscriviti ora!

    CHI SIAMO
    CHI SIAMO

    La radioerre è il cuore pulsante dell'informazione locale, un faro che illumina la comunità con notizie fresche, approfondimenti avvincenti e interviste coinvolgenti. Con la sua presenza costante sul web, crea connessioni autentiche, divenendo un punto di riferimento multimediale che riverbera le voci e le storie della nostra comunità.

    Ricerca le notizie nel calendario
    Settembre 2021
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    27282930  
    « Ago   Ott »
    Ultimi Commenti
    • Anonimo su Recanati. Castelnuovo, raccolta firme contro l’impalcatura fatiscente: il Comune promette interventi
    • Inunangolodelmare su Parcheggi per disabili occupati al Parco di Villa Colloredo: una situazione inaccettabile che si ripete
    • Graziana Berti su Porto Recanati. Furto lampo in un centro estetico a Porto Recanati: rubato l’incasso
    • Roberto su Recanati l’appello di Vitangelo Lisei dopo giorni di molestie da parte di un gruppo di minorenni
    Facebook Instagram YouTube
    © 2025 RadioErre. All rights reserved. Privacy Policy e Cookie

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Radio Erre
    RADIO ERRE GDPR privacy. GESTISCI CONSENSO
    Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
    Funzionale Sempre attivo
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
    Preferenze
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
    Statistiche
    L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
    Marketing
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
    Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
    Visualizza le preferenze
    {title} {title} {title}