Il dibattito sulla cancellazione del Gigli opera Festival sostituito da due operette in Piazza torna protagonista in città.
La tensione esplode in un post del maestro Riccardo Serenelli, in cui accusa l’assessore alla cultura Ettore Pelati di mancanza di trasparenza: “perché non dire la verità invece di infamare chi per 15 anni ha lavorato per la città e per la memoria di Beniamino Gigli? Bastava avere il coraggio di dire preferiamo la Compagnia Italiana di Operette era facile. I giorni 2, 3 e 4 luglio ho aiutato tua madre Laura e il tuo amico Pierluca Trucchia alla realizzazione della rassegna “A tutti, se vuole, la donna la fa” non solo suonando ma anche portando e preparando i miei cantanti di Villa InCanto, inoltre sempre con loro abbiamo inaugurato la panchina dedicata a Gigli cantando “Mamma” al vostro fianco… ma avete aspettato che io giovedì sera finissi di servirvi per darmi la notizia della nostra estromissione il giorno seguente quando avevate già da prima pianificato tutto. Bravi della riconoscenza. Non ho scritto tutto questo per una rivalsa personale ma per l’affetto che le persone anche quelle che non conosco personalmente mi stanno dimostrando. Quanto a voi senza rancore auguro che le due serate che avete in programma abbiano il successo che meritano… in bocca al lupo a tutti gli artisti della Compagnia Italiana di Operette”.

La controreplica di Trucchia affronta corpo a corpo le accuse: “Caro Riccardo, mi sento tirato in causa dal tuo post indirizzato all’assessore alla Cultura Ettore Pelati, mio collega come amministratore e amico, e vorrei puntualizzare, per amore della verità, alcune importanti cose. La memoria di Beniamino Gigli è stata onorata dalla Associazione Beniamino Gigli fin dal 1988 grazie all’impegno di Luigi Vincenzoni e mio da quando sono subentrato come presidente nel 2008. Per oltre vent’anni anni abbiamo organizzato cose molto importanti, grazie al lavoro e alla generosità dei nostri sostenitori, cose di grande livello anche senza patrocini e contributi: un esempio su tutti il Premio Gigli d’Oro alla carriera a Josè Carreras. Per quanto riguarda la scelte delle operette, l’assessore aveva accantonato la proposta, per dare di nuovo l’incarico di organizzare la lirica in piazza al GOF, con una produzione di Elisir d’Amore che avrebbe impegnato tutte le risorse disponibili. Per quanto riguarda la rassegna “A tutti, se vuole, la donna la fa”, nel ringraziarti per quanto fatto, voglio sottolineare che da subito l’ Associazione Beniamino Gigli, la Controvento, hanno voluto fortemente il vostro coinvolgimento proprio per dimostrare come si possa, o almeno credevamo, lavorare tutti insieme per Gigli. Ad onor del vero, cosa che non è mai accaduta in 15 anni in senso inverso: la nostra associazione, nonostante sia quella voluta da Luigi Vincenzoni, non è mai stata coinvolta in alcune manifestazione GOF in nessun modo, tanto meno per le scelte artistiche. Mi preme sottolineare che, questa rassegna come quella delle “Donne del Vangelo” non riceve alcun contributo dal Comune, ma soltanto e solo per la rassegna “A tutti, se vuole, la donna la fa”, un contributo della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche che copre meno di un terzo dell’intero costo che comprende anche i tuoi compensi e quelli degli artisti che insieme abbiamo scelto. Tra le altre cose, il tuo impegno, caro Riccardo, per quanto ci riguarda, non termina con la prima parte della rassegna che si è conclusa giovedì scorso, ma il 22 agosto (con altre 5 date) e quindi è evidente che non c’era, da parte nostra nessun tipo di dolo nel nascondere qualcosa di cui per altro non eravamo neppure a conoscenza.
A proposito, visto il tono del tuo post, facci sapere se per le prossime date sarai presente, come noi auspichiamo, sempre nella speranza di poter costituire un gruppo come più volte ci siamo detti nelle varie riunioni fatte anche con l’Assessore Pelati, o se dobbiamo cercare un diverso pianista. Anche da parte nostra, senza rancore”.
6 commenti
E qui comando io e questa è casa mia sembra dire il Cantore, non è così state usufruendo per il “vostro”piacere di euri che pagano i cittadini con le tasse.
La questione non riguarda ne te ne Pelati ne Serenelli, non è una questione privata.
Un atto di rivalsa , mamma chioccia istruisce sempre i suoi piccini
a costo di diventare “gallina” .
Cancellare un festival in quattro e quattr’otto? — Nulla di nuovo: stessi colpi di scena del licenziamento lampo del Direttore Generale Mara Pierini. Chiedete all’IRCER per conferma, sono specialisti in ‘tagli creativi’ e PEC fulminanti. Pare che a Recanati la stagione delle epurazioni duri tutto l’anno: ieri un DG, oggi un festival… a chi toccherà domani.
No Pasquino, la vicenda che coinvolge la direttrice pluridifesa dall’intera compagine PD anche a livello regionale e di Fiordomiana nomina NON è equiparabile a questo scempio perpetrato ai danni di Recanati, al Comune stesso e soprattutto al Direttore Serenelli e ai suoi collaboratori.
L’Ircer ha adottato il provvedimento sulla base di un ragionamento di risparmio e convenienza nel rispetto di un regolamento che non prevedeva necessariamente un direttore esterno e ha preferito risparmiare se ottiene come ottiene gli stessi risultati (se non di più) dopo che è quella figura è stata tolta: vedi storia della scabbia, Ficara Pigini ha finalmente disposto i cambi dei materassi e la scabbia è sparita…prima non si era mai riusciti a comprare questi materassi nuovi ci rendiamo conto…ma di che parliamo? In quel caso si è deciso di risparmiare e tanto e utilizzare il denaro per il bene comune, in questo caso siamo difronte ad un’impuntata che si poteva risolvere a porte chiuse e con decoro fra persone adulte, basta con questo parallelismo sono due cose completamente differenti!
Questo è stato il primo, vero, enorme autogol di questa amministrazione, Pelati totalmente inadeguato rispetto all’incarico che ricopre, la baracca inizia a scricchiolare
si poteva mediare e comunque realizzare il GOF. Fortuna che questa amministrazione voleva lanciare/rilanciare e promuovere il nome di Gigli, ma questa non è la strada. Forse l’assessore l’ha presa sul personale non sapendo o capendo che le sue scelte diventano dell’Amministrazione a cui ha fatto fare una figuraccia…