Nel cuore dell’estate marchigiana, in uno dei luoghi più ricchi di storia e spiritualità del nostro territorio – l’antica Abbazia di San Firmano a Montelupone – martedì 5 agosto alle ore 18:30 verrà celebrata la Santa Messa in canto gregoriano e in latino in occasione della festa della Madonna della Neve, memoria liturgica della dedicazione della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma.
Un appuntamento che unisce liturgia, arte sacra e tradizione, impreziosito dalla direzione musicale del M° Francesco Mazzeo, che guiderà l’esecuzione del Proprium della Missa “Salve sancta parens” e della Missa IX “Cum jubilo”, antico canto mariano che un tempo risuonava nelle chiese di campagna durante le festività dedicate alla Vergine Maria.
In questa intervista, il M° Andrea Carradori, profondo conoscitore della tradizione liturgico-musicale, ci accompagna alla scoperta del significato di questa celebrazione, della sua importanza per la vita spirituale del territorio e della forza del canto sacro come espressione viva della fede.
Ricordando le parole pronunciate da Papa Leone XIV in occasione del Giubileo delle Chiese Orientali – “è fondamentale custodire le vostre tradizioni senza annacquarle” – ci interrogheremo su quanto sia attuale, oggi, recuperare e trasmettere le antiche forme della fede, soprattutto alle nuove generazioni.
Un’occasione unica per riscoprire la bellezza del rito celebrato ad orientem, in un contesto architettonico di grande suggestione, come quello dell’abbazia romanica di San Firmano, e per rinnovare, con la forza del canto liturgico, la secolare devozione alla Madonna nel cuore della nostra terra.