nota di Roberto Terrucidoro – Azione Recanati
ZES Unica – Quando la destra e la sinistra locale vanno d’amore e d’accordo nelle promesse, ma Recanati non entra ufficialmente nei territori coperti dalla ZES per le Marche.
In questo periodo di stagnazione economia, tutti gli strumenti economici proposti dai Governi e Regioni per l’aiuto alle imprese sono sempre utili all’imprenditoria, sopratutto se rivolti a recuperare il costo degli investimenti in beni strumentali (minimo 200.000 € di investimenti) e questo per noi di Azione va bene. Lo Stato e le Sue istituzioni devono essere a supporto delle filiere produttive.
A Recanati la querelle della ZES (Zona economica speciale) sembra mettere d’accordo la destra e la sinistra locale. Tutti la vogliono, tutti l’hanno promessa in agosto, ma ufficialmente oggi Recanati (come P. Recanati) non rientra nell’ambito dei territori soggetti a ZES…promesse, promesse e promesse. Continue affermazion illusorie che non consentono alla cittadinanza locale di capire cosa stia accandendo realmente.
Adesso che Recanati non rientra in questa tipologia di aiuti di stato che cosa verrà proposto e soprattutto sono questi gli aiuti per far ripartire la nostra economia locale? Quali sono le vere necessità dell’impresa manifatturiera durante una crisi economica? Questo è il vero punto. La risposta? Diminuire i costi primari delle Aziende. Il primo punto da valutare, a supporto delle Imprese è il costo dell’energia elettrica, che in Italia è uno dei più in Europa. Si, perché i costi dell’energia elettrica sono i primi che impattano sul ciclo produttivo e sul costo del prodotto. Abbattere il costo del 20-25% (avvicinandoci ai costi di Francia e Spagna per esempio) sarebbe il primo passo per ritoccare i costi dei prodotti sul mercato (con una clausola per l’impresa, il blocco per esempio dei licenziamenti per 12 mesi) ed aumentare cosi competitività. In questo momento di stagnazione economica servono provvedimenti che abbiamo efficacia immediata (e la ZES non è lo strumento più opportuno nel breve termine) per la ripartenza del mercato.
Stiamo vivendo un ciclo economico breve, dove le Aziende non riesco a fare una valutazione di vendite a lungo termine e pertanto hanno difficoltà nel programmare gli investimenti (macchinari e/o immobili) nel lungo periodo. Azione in parlamento si è mossa cercando di dare indicazioni sulla riduzione dell’energia elettrica, svincolando il costo dell’energia idrica ai costi di mercato.
Adesso che Recanati è fuori dalla ZES, quali saranno le azioni alternative proposte dagli amministratori per le aziende locali?
Crediamo che la questione dovrebbe essere affrontata e discussa con il tessuto economico recanatese. Invitiamo il Sindaco (anche lui imprenditore) ad aprire un tavolo con gli le varie associazioni di categoria e con gli industriali per capire in dettaglio le necessità locali.
Roberto Terrucidoro – Azione Recanati
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3 commenti
la zes è uno strumento opportuno…vuole parlare dell effetto moltiplicatore del reddito? su….su…
produrrà effetti a breve e lungo termine.
Più di un comune è rimasto fuori dalla ZES. Ma si sta già lavorando a delle modifiche, ad emendamenti in Commissione Parlamentare per delle rettifiche. Se si informa un pò vedrà che è stata fatta questa mappatura da tecnici non del territorio e qualche errore è stato fatto ma già in fase di correzione e sistemazione per fine con la nuova legge di bilancio a cui si sta già lavorando
Ma in fondo la ZES, “Zona Economica Speciale” avrebbe un senso solo se fosse finanziata. La verità purtroppo è che il Governo non ha ancora stanziato un’euro per questa ZES. Allo stato attuale questa Zona Economica Speciale sembra più una “Zona Elettorale Speciale”. Non fatevi prendere per i fondelli. Svegliatevi!