Una domenica davvero speciale ha animato il quartiere Castelnuovo, detto affettuosamente Casternovo dai suoi abitanti. È stato infatti il giorno del primo appuntamento di “Amarcord Casternovese: Memorie di un quartiere”, un progetto nato con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare le storie, le tradizioni e le memorie di Castelnuovo, attraverso una serie di eventi tematici distribuiti nel tempo. L’intento è creare un archivio di quartiere che raccolga registrazioni, video, documenti e fotografie (alcune delle quali esposte per l’occasione), affinché la nostra storia non si perda e possa essere trasmessa alle future generazioni.
Gli incontri con i “protagonisti della memoria” sono dedicati a temi come lo sport, i giochi di una volta, i riti, le feste del quartiere, i personaggi che hanno lasciato il segno, e perché no?, anche le ricette tipiche che hanno accompagnato le nostre tradizioni culinarie.
Il progetto è promosso dal Comitato Quartiere Castelnuovo, in collaborazione con Uniper “Don Giovanni Simonetti” e l’associazione E quindi il monte, con il patrocinio del Comune di Recanati. Presente all’evento l’assessora al bilancio Sabrina Bertini, che ha portato i saluti ufficiali a nome dell’amministrazione, lodando l’iniziativa come un importante strumento per rafforzare le relazioni intergenerazionali e valorizzare il tema scelto per questo primo incontro, ovvero “Lavoro tra Arte e Artigianato”, un capitolo importante di quello che fu il vecchio Borgo Artigiano e della nostra storia.

L’evento si è svolto nel Parco Giochi Adelaide Gigli, con l’obiettivo di rendere omaggio all’artista ceramista che ha combattuto una dura battaglia contro l’Alzheimer, la malattia che cancella la memoria. A ricordare la sua arte è stato lo scrittore Adrian Bravi, autore del libro Adelaida, nei pressi dell’ “Albero del Sole”, il monumento a lei dedicato. Si tratta di un ceppo dorato dove è incastonato una sua opera: un simpatico sole in ceramica che si trasforma in una sorta di “portale” simbolico, creando un varco in un tempo indefinito e stimolando la nostra immaginazione.
Con l’occasione Adrian Bravi ha reso noto che recentemente ha fornito la biblioteca di altri documenti relativi all’artista trovati poco tempo fa, che avrebbe inserito volentieri nel suo libro, e che andranno a completare la donazione fatta dallo scrittore nel 2021, con l’auspicio che si provveda al più presto all’archiviazione.
Adelaide Gigli, originaria di Castelnuovo e parente del celebre tenore Beniamino Gigli, anche lui nato a Castelnuovo, era figlia d’arte: suo padre, Lorenzo Gigli, era un noto pittore, mentre sua madre, Maria Teresa Valeiras, era un’artista argentina dedita al disegno e all’incisione. La sua opera arricchisce e impreziosisce la Via della Ceramica, le piastrelle dipinte da Alberto Cecchini, disseminate lungo le vie principali di Castelnuovo.
A seguire, l’attrice Roberta Marcaccioli ha letto le testimonianze dei nostri “protagonisti della memoria”: artisti e artigiani come Massimo Castagnari, Alberto Cecchini, Giuseppe Elisei, Milla-Emilia Fabi, Aldo Semplici e Franco Tubaldi. Le loro famiglie in qualche modo hanno avuto a che fare con la lavorazione del legno, delle fisarmoniche e dei mantici. Le letture hanno dato voce ai ricordi e alle emozioni di chi ha vissuto e contribuito alla crescita del quartiere. Per gli interventi musicali, si sono esibiti i giovanissimi Emma Galassi e Andrea Viale, alla loro prima apparizione pubblica, dimostrando grande talento e passione per la musica.

Nikla Cingolani, presidente del Comitato di quartiere, ha espresso il desiderio che l’archivio digitalizzato sia depositato presso mediateca di Recanati affinché non si disperda e possa essere consultato facilmente. Allo stesso modo Paolo Coppari, coordinatore insieme alla Cingolani del tavolo di lavoro composto da Cristina Cantarini, sua l’idea del nome Amarcord Casternovese, Piera Marconi, Fiorella Moroni, Anna Tombolini e Paolo Farina, ha auspicato che l’ex Asilo Carancini possa diventare una “Casa di Comunità”, un luogo vivo dove l’archivio non sia solo conservato, ma diventi il fulcro di attività culturali, incontri e iniziative aperte a tutti i cittadini, preservando la memoria storica del quartiere.

2 commenti
Bellissimo momento, piacevolissima atmosfera. Grazie a tutti i partecipanti.
#insieme è più bello
Castelnuvo merita di essere ricordato come pilastro della storia politica e sociale di Recanati.Sviluppò come luogo di esilio,dei perdenti dello scontro politico.