Circonvallazione in tilt per ore: traffico bloccato senza indicazioni né vigili
Mattinata complicata a Recanati, dove un intervento urgente per l’abbattimento di un grosso pino a rischio crollo ha mandato in blocco buona parte del traffico cittadino. La pianta, completamente secca e da tempo monitorata per i forti scricchiolii che avevano messo in allarme protezione civile e ufficio tecnico, è stata tagliata dagli operai comunali in via Matteotti.
Il pino, uno dei diversi che costeggiano via Matteotti, si affacciava pericolosamente sulla sottostante via Corridoni, l’ex SS77, con un disliveelo di molti metri, una delle arterie più trafficate della città. Se fosse caduto, avrebbe potuto finire proprio sulla carreggiata, con conseguenze potenzialmente gravissime. Da qui la decisione di procedere all’abbattimento immediato.
La città bloccata tra luminarie e lavori improvvisi
Ma l’intervento, pur necessario, ha finito per paralizzare la circonvallazione. Già dalle prime ore della mattina molte strade risultavano congestionate per via dei lavori di installazione delle luminarie natalizie nel centro storico; il taglio del pino ha completato il quadro, trasformando la viabilità in un labirinto senza uscita.
Automobilisti in coda, clacson, auto ferme e conducenti spaesati: nessun cartello indicava cosa stesse accadendo né quali fossero i percorsi alternativi. Una mancanza che ha esasperato molti residenti e pendolari, costretti a improvvisare deviazioni.
Ad aumentare la confusione, l’assenza totale di vigili urbani nei punti più critici del flusso veicolare.
Albero rimosso, traffico ripristinato alle 11
Gli operai del Comune hanno completato il lavoro senza incidenti, tagliando il tronco e portando via il materiale. Solo verso le 11 la circolazione è tornata progressivamente alla normalità.
L’episodio ha evidenziato la necessità di una migliore gestione della comunicazione e della viabilità in occasione di interventi urgenti, soprattutto quando coinvolgono arterie centrali. Per oggi il pericolo è stato eliminato; il disagio, invece, lo hanno pagato in molti.



