nota dell’avv. Piergiorgio Moretti

Piergiorgio Moretti

Il 18 novembre, Il Corriere della Sera è uscito con un titolo inquietante: “Raid in Russia, il sì di Biden. La Casa Bianca a Kiev: colpite con i nostri missili“. Seguono due pagine con altri titoli anche più allarmanti: “Da Biden sì alle armi USA per colpire dentro la Russia” e “Prevenire Trump e difendere il Kursk“.

I giornalisti Lorenzo Cremonesi e Viviana Mazza sono molto eccitati e insistono nel ripetere e spiegare i dettagli e l’importanza di questa decisione:

L’Ucraina riceve luce verde per lanciare missili americani a lungo raggio nel profondo del territorio russo. Kiev tira un lungo sospiro di sollievo. È la svolta attesa dai comandi ucraini: la speranza concreta di continuare la guerra fino alla vittoria” L.C.

L’autorizzazione agli ucraini ad usare i missili a lungo raggio americani Atacms, all’interno del territorio russo, richiesta insistentemente da Zelensky, alla fine è arrivata” V.M.

I giornalisti parlano, in modo ipocrita, di sospiri di sollievo di Kiev, ma dovrebbero trovare il coraggio di confessare che sono loro a tirare sospiri di sollievo e a sperare di continuare la guerra.

I giornalisti spiegano anche l’altro effetto di questa decisione: si vuol far capire a Kim Jong-Un che non può permettersi, impunemente, di mandare i suoi uomini in Russia. I giornalisti non capiscono che questa decisione allarga la guerra e coinvolge i nordcoreani.

C’è un altro articolo del Cremonesi che approfondisce il senso di questa irresponsabile iniziativa americana. Il giornalista pubblica un’intervista ad un consigliere di Zelensky che dice: “Agli USA conviene fermare i russi. Ecco uno dei motivi per cui dobbiamo attaccare la Russia in profondità con le armi occidentali. Dobbiamo destabilizzare la loro società interna, fomentare scioperi e malcontento“. Se non è lo scemo dei Paese, il Consigliere è uno che parla senza capire quello che dice.

A questo punto, sorge una domanda, i giornalisti italiani si rendono conto di quello che scrivono? Hanno approfondito le fonti di informazione, le hanno verificate? La risposta è categorica: NO! Assolutamente NO!

Negli articoli si paria di Biden che ha deciso, ha detto, ha fatto,.. Nelle sue attuali condizioni mentali Biden è in grado di prendere una decisione sensata, responsabile, consapevole? Evidentemente no. E basta vedere l’ultimo incontro con Trump: Biden era assente, confuso, muoveva nel vuoto la mano destra, perché non riusciva a incrociare la mano di Trump.

È stata annunciata la fine del mondo senza che i giornalisti si rendessero conto della gravità di quello che scrivevano.

Stiamo precipitando in una tragedia di dimensioni apocalittiche e ce lo dice il figlio di Donald Trump: Vogliono far scoppiare la Terza Guerra Mondiale prima che qualcuno abbia la possibilità di creare la pace e salvare vite”. Trump Jr. non è la Bocca della Verità, ma, almeno, non è un burattino di Zelensky.

C’è, per fortuna, qualcuno in Europa che si rende conto della gravità del momento. Il socialista Mélenchon, in Francia, dichiara: “Un grande passo verso la guerra totale. Strategia assurda e criminale di Biden alla vigilia dell’apertura delle discussioni di pace tra Ucraina e Russia. (…) La decisione di Biden di consentire di colpire la Russia in profondità è una provocazione di un pericolo totale per tutta l’Europa. È l’ora della diplomazione, non della guerra nucleare”.

La socialista tedesca Sahra Wagenknecht scrive: “Invece di continuare a provocare un’escalation nel conflitto con la consegna di missili e rischiare una guerra mondiale, bisogna finalmente negoziare un cessate il fuoco. (…) basta con i politici che corrono dietro a un presidente degli Stati Uniti fallito e delegittimato, rifornendo l’Ucraina di missili per una guerra impossibile da vincere. È ora che politici responsabili impongano la fine della guerra”.

Nessuna illusione: tra questi politici responsabili non c’è nessun italiano. È scontato che non ci siano la Meloni e i suoi alleati, ma non c’è nemmeno la Schlein e nessuno del tormentato mondo del PD

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2 commenti

  1. Giuseppe Russo on

    Se la guerra è un affare investici tuo figlio!
    “E quante volte le palle di cannone dovranno volare prima che siano per sempre bandite”?
    (Bob Dylan, Blowin’ in the Wind)

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