Nota della lista Uniti per Recanati

Sin da dopo l’esito del risultato elettorale, la lista Uniti aveva deciso di proseguire la sua attività politica anche senza poter contare su una sua rappresentanza in consiglio comunale, puntando a confermarsi una lista green, sensibile ai temi ambientali, della tutela del territorio e del paesaggio, dell’agricoltura. Senza trascurare tutti quegli aspetti legati allo sviluppo della ciità. Ciò valorizzando i candidati che avevano contribuito a ricevere 464 consensi (3,94%) al primo turno delle amministrative. A sostegno in prima battuta del candidato sindaco Francesco Fiordomo, poi aderendo all’accordo al ballottaggio per Antonio Bravi.

Mentre si stava perfezionando il percorso di cui sopra, sono emersi elementi tali da far supporre che alla lista spettasse invece un seggio in consiglio comunale. Da qui una sospensione del percorso in avvio in attesa di una verifica della legge elettorale sfociata nel ricorso al TAR che ha validato la nostra ipotesi di avere diritto ad una rappresentanza consiliare.

E questo ora ci permette di proseguire non solo “da dentro” ma anche formando un gruppo di persone che affianchino il consigliere Stefano Miccini in qualità di “uditori” nelle commissioni consiliari, passaggio importante per la formazione politica di quanti si affacciano per la prima volta a questa esperienza.

Miccini farà parte delle commissioni turismo, cultura e promozione sociale, e di quella politiche sociali, servizi socio sanitari, pubblica istruzione, politiche giovanili, sport e tempo libero, sanità pubblica. Ambiti che lo vedranno affiancare da uditori esperti.

Miccini presiederà la Commissione di Controllo e Garanzia, di spettanza alla minoranza, e attraverso la quale esercitare la verifica dei corretti programmi amministrativi.

In consiglio comunale la lista assume la denominazione “Uniti per Recanati”.

L’elettorato ci ha consegnato un ruolo all’opposizione della giunta Pepa, la lista Uniti per Recanati si impegna insieme agli altri esponenti delle minoranza per una opposizione che possa dare un contributo alla buona amministrazione della città.

Con molto piacere ritorno in questa splendida sala per dare il mio contributo come consigliere di minoranza, consapevole del ruolo che devo esercitare per garantire un’opposizione sana e costruttiva – sono state le prime parole di Miccini all’esordio in consiglio comunale -. Avrei voluto essere nominato in maniera diversa, i presupposti c’erano e il ricorso al TAR è stato, dal mio punto di vista, necessario per scongiurare in futuro fraintendimenti tra gli uffici elettorali e le varie parti politiche, nel rispetto della normativa vigente. La sentenza è chiara e consultabile ovunque. Auspico una sana collaborazione tra maggioranza ed opposizione, consapevole che ciò che i cittadini chiedono non sono solo polemiche sterili ma azioni concrete per il benessere della città”.

Nei prossimi giorni la lista si riunirà con i candidati che ne hanno dato vita.

 

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8 commenti

  1. Invece di pensare alla COLTURA il consigliere perchè non reclama la bocciatura della città dell’olio che tanto gli stava a cuore ????? aspettiamo fiduciosi

  2. Il consigliere dovrebbe sempre ricordare che se risulta eletto è solo grazie all’apparentamento al ballottaggio con il candidato Bravi, altrimenti la sua lista sarebbe rimasta fuori dal consiglio e la lista di Fiordomo avrebbe un consigliere in più.

  3. Complimenti a Stefano Miccini, una persona seria in più in consiglio comunale che lavorerà solo nell’interesse della comunità recanatese, senza sciocche polemiche da tifoseria di partito.

  4. ma quale tifoseria di partito! Sarete voi i tifosi di candidati e listarelle varie, i cittadini elettori sono stufi di sentirvi.

  5. Strano che nel discorso che ha fatto miccini non abbia nominato Fiordomo. Chissà se si è dimenticato che senza la coalizione di Fiordomo e senza l’apparentamento con bravi, lui e la sua lista di appena 400 voti, stava a casa???

    • A dire il vero, con l’elezione a consigliere, l’apparentamento del secondo turno c’entra poco. Il conteggio dei consiglieri comunali tiene conto dei voti presi dalle liste al primo turno e non del Ballottaggio. Gli apparentamenti quindi non c’entrano nulla.

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