Nonostante il contesto di inflazione e l’aumento dei costi per servizi essenziali come gas, acqua e assistenza, la Fondazione IRCER di Recanati ha deciso di non aumentare le rette per gli ospiti delle sue strutture fino alla fine del 2025. Una scelta coraggiosa e controcorrente, come spiegato dal presidente Riccardo Ficara Pigini: “Abbiamo preso questa decisione per non gravare ulteriormente sulle famiglie e stiamo lavorando intensamente per trovare risorse che ci permettano di migliorare i servizi senza alcun aggravio economico”.
Novità in arrivo: lavanderia interna e animatore di struttura
Tra le principali innovazioni annunciate, spicca l’apertura di una lavanderia interna, prevista per i primi mesi del 2025. Questo servizio, come sottolineato da Ficara Pigini, “garantirà una maggiore qualità e tempestività nella gestione della biancheria, un aspetto fondamentale per il benessere degli ospiti”. Parallelamente, la Fondazione sta valutando l’assunzione di un animatore di struttura, una figura chiave per arricchire la quotidianità degli anziani attraverso attività ricreative e socializzanti.
Miglioramenti alla comunicazione con le famiglie
Un altro importante passo avanti riguarda il servizio di segreteria telefonica. A partire dal 7 gennaio, l’orario di operatività verrà esteso a tre ore al giorno, dalle 9 alle 12, dal lunedì al sabato. “È un primo passo per migliorare la comunicazione con le famiglie, ma non escludiamo ulteriori aggiustamenti in base alle richieste degli utenti”, ha precisato il presidente. In passato, il servizio era attivo solo per un’ora al giorno, dalle 13 alle 14, causando disagi alle famiglie degli ospiti.
Apertura verso l’esterno e volontariato
Fra gli obiettivi futuri c’è anche l’idea di una maggiore apertura della casa di riposo verso l’esterno. In particolare, si sta valutando l’introduzione di un servizio di portineria volontaria per alcune ore al giorno, che rappresenterebbe un significativo passo avanti nel rinnovamento della struttura.
Trasparenza e tempestività nelle emergenze
La Fondazione continua a mantenere un rapporto diretto e trasparente con i familiari degli ospiti. Nonostante le sfide affrontate, come i recenti casi di scabbia che hanno richiesto interventi tempestivi, Ficara Pigini assicura: “Siamo sempre disponibili a ricevere segnalazioni di eventuali disservizi per intervenire prontamente”.
Stabilità economica e contributi regionali
A sostegno delle iniziative della Fondazione, il presidente ha evidenziato la regolarità dei contributi regionali ricevuti, fondamentali per garantire la stabilità economica dell’ente. Grazie a queste risorse, IRCER può continuare a offrire servizi di qualità senza pesare ulteriormente sulle famiglie.
Con questa visione innovativa e attenta ai bisogni degli ospiti e delle loro famiglie, la Fondazione IRCER di Recanati si conferma un punto di riferimento nel panorama dell’assistenza agli anziani.
14 commenti
la gestione della popolazione anziana è destinata a diventare sempre più cruciale,vista la dilagante crisi famigliare e la prospettiva dei trattamenti pensionistici,per la tenuta sociale.Questo naturalmente non solo a Recanati.Occorre in tutti ,da subito,una ben diversa filosofia,anche per i pesanti riflessi economici che comporterà la questione di che trattasi.
Concordo, serve un approccio diverso che sfrutti anche tutte le nuove tecnologie di assistenza a distanza cohousing, etc.
apprezzo quanto e detto sopra.
per quello che vedo io da tantissimi anni proporrei più igene personale dei nostri familiari, vitto più variato anche con le stesse materie prime cucinate in maniera diversa non cambia la spesa un po di fantasia in cucina non guasta , l’altra cosa un po di controllo da chi deve controllare non va bene ospiti di serie A ospiti serie D e infine ospiti di serie Z io vedo che c’e’
una gerarchia fra ospiti in base al ceto sociale di provenienza
… Decisioni opportune e adeguate alla (mala) situazione ereditata dalla precedente amministrazione Ircer (in combinata con i due precedenti ex Sindaci). Recanati non meritava quella gestione rappresentata da poca attenzione all’umanità e dignità di degenti, famiglie e personale addetto, e da una oramai misera qualità della struttura!!!
6 un grande!
Forse non ti ricordi della compravendita delle Clarisse da parte degli IRCER rifilata dal comune da parte dell’ultima giunta Corvatta indebitando l’ente per svariati milioni di euro!
La nuova giunta Fiordomo dovette tribolare per rientrare e parecchi appartenenti di quell’ultima giunta Corvatta oggi si spacciano per il nuovo!
Le Clarisse dovevano diventare una nuova casa di riposo ma a ridere in questa scellerata operazione fu il comune che ebbe freschi freschi svariati milioni e a piangere gli Ircer con i debiti!!
O Clarisso, sull’assistenza agli anziani che volemo dì? cos’è stato fatto negli anni?
parole sacrosante. e portano avanti le stessse idee gia vecchie 20 anni fa
vedrete recanatesi che scherzetti vi tireanno fuori sto giro i legittimi eredi di corvatta. ma la gente ha memoria corta
Fiordomo che ha tribolato da sindaco AHAHAHAHAHAH!!!
Come quello che tribola mentre lecca il gelato!!!
AHAHAHAHAHAH!!!
CIAMBOTTO!!!
Ho votato lo schieramento di Pepa e sono contento e soddisfatto, lo rivoterò ancora, sono pronto a rifarlo ancora quest’altro giro, essendo rimasto troppo deluso e amareggiato del quindicennio precedente, ho la memoria lunga.
C’è gente incompetente che ha ruoli cruciali internamente all’ ircer . Sono avvoltoi . Nessun tipo di empatia nei confronti di chi li ci passa l’ ultimo tempo della sua esistenza terrena . Mandateli via. Non serve quello squadrismo. Serve gente che si impegna davvero per il bene di tutti
Fin quando possibile gli anziani dovrebbero stare a casa loro con assistenza domiciliare centri diurni e caso mai ricoveri di sollievo, supporto nella gestione delle badanti conviventi o a ore,
ausilio di dispositivi elettronici per il controllo a distanza, pasti pronti recapitati a domicilio o disponibili presso uno dei tanti posticini che a Recanati fanno ristorazione veloce di buona qualità. Si spendono un sacco di soldi pubblici a favore di famiglie che si liberano dei loro anziani e non si supportano le famiglie che invece se ne fanno carico. Il COVID ha mostrato che il modello casa di riposo/discarica di carne umana è superato, disumano, antieconomico. Massimo apprezzamento per gli sforzi di Ficarra Pigini ma cerchiamo anche di cambiare un modello che alla lunga si mostrerà insostenibile. Buon lavoro.
Rette congelate è direttamente proporzionale ad un aumento di tasse o taglio di servizi!
Qualcuno il vuoto deve compenzarlo perché il cibo costa l’assistenza costa il riscaldamento e lavanderia idem!
O qualcuno è francescano o dietro l’angolo c’è la sorpresa!
Mettiamo a dirigere gente con esperienza perchè le idee sono belle ma occorre portarle avanti senza disturbare chi non gliene frega nulla!
Sci Lorè, ma la prima elementare me pare che ce l’hai. C’è scritto che stanno cercando le risorse, fagliele trovà
il paese dei grandi vecchi. ed il povero e volenteroso Ficara che se il grande vecchio gli dice che può orinare orina. sennò tiene. per ora tiene…
e Pepa purtroppo si sta mostrando campione mondiale di specialità pesce in barile. schiacciato tra un vicesindaco estremamente ingombrante che drena risorse con idee vecchie di 20 anni e i consiglieri ed assessori di fratelli d’Italia che più prima che poi chiederanno conto in giunta e assise consiliare.