La prima parte della miniserie “Giacomo Leopardi, poeta dell’Infinito”, diretta da Sergio Rubini e trasmessa in prima serata su Rai Uno, ha raccolto un pubblico di oltre 4 milioni di spettatori, raggiungendo il 24,1% di share. Questo successo televisivo rappresenta un importante traguardo per una produzione che ha trovato nelle Marche, e in particolare a Recanati, il suo scenario ideale.
Secondo i commenti sui social media, la miniserie è stata accolta con entusiasmo, superando anche il paragone con il celebre film “Il Giovane Favoloso” di Mario Martone. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha definito l’opera “un ritratto moderno e inedito del poeta”, sottolineando come questa rappresentazione possa avvicinare un pubblico più ampio alla figura di Leopardi.
L’assessore alla cultura di Recanati Ettore Pelati ha partecipato alla proiezione della prima parte della miniserie a Monte Vidon Corrado, dove l’amministrazione comunale ha organizzato un “Leopardi Day”. In questa occasione, è stato ricordato il contributo del giovane residente Ettore Cardinali, che ha interpretato Leopardi da ragazzo. L’assessore ha ringraziato il sindaco Elio Vincenzi e il vice sindaco Maria Romina Vita per l’ospitalità, sottolineando come la figura di Leopardi continui a rappresentare un motivo di orgoglio per la comunità recanatese.
Il lavoro di Sergio Rubini è stato elogiato anche per la scelta di rappresentare un Leopardi non oppresso dalla malattia e dallo “studio matto e disperatissimo”, ma piuttosto come un uomo desideroso di vivere, di amare e di contribuire alla causa della patria. Paolo Magagnini, noto a Recanati per il suo ruolo di guida turistica nei luoghi leopardiani interpretando il Poeta, ha apprezzato la sensibilità con cui il poeta è stato reso più accessibile e vicino al pubblico moderno. Tuttavia, ha espresso un’unica perplessità: “Mi ha fatto un po’ male vedere luoghi vicini spacciati per Recanati”.
Pierluca Trucchia, presidente dell’Associazione Gigliana di Recanati, ha condiviso l’apprezzamento generale per la miniserie, pur sottolineando una piccola mancanza: “Per la romanza finale nei titoli di coda avrebbero potuto scegliere la voce di Gigli, sarebbe stata una scelta perfetta”. Nonostante questa osservazione, Trucchia ha lodato il progetto per il suo valore artistico e culturale.
In definitiva, “Giacomo Leopardi, poeta dell’Infinito” si propone non solo come un omaggio alla figura del grande poeta, ma anche come un veicolo di promozione culturale e turistica per la Regione Marche, capace di emozionare e ispirare un vasto pubblico.
19 commenti
https://www.corriere.it/spettacoli/25_gennaio_08/se-la-fiction-su-leopardi-diventa-una-parodia-involontaria-f117a9b3-66e0-4c53-88e7-82cbb5b55xlk.shtml?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR09FzXKzqtzppS935xf2uOeSWUqoO-Y5ZDOZNi8EvRnqqAHGEt88DAUqd4_aem_Gx86L2zAD2eN8iTcf6UEYA
Un polpettone da fumetto…il paragone con il film di Martone non e’ neanche da fare.
Trucchia e Bilo’
Siete i miei idoli
Belli ed empatici
Uno di Numana e l’altro gigliano
Cosa ci azzeccano con Leopardi poi….
Giudizi e valutazioni da “marchigianelli”, come ricorda un mio anziano professore di liceo. Specialmente il parere del presidente della Regione è totalmente estraneo, buono per qualsiasi iniziativa analoga in cui ci ha meso… i soldi. Leopardi non ha bisogno di versioni moderne per essere conosciuto e apprezzato. Come dimostrano i suoi più grandi estimatori, cioè gli inglesi.
noioso,quando parlavano non si capiva nulla,se alzavo il.volume la musica troppo alta…….sarà più interessante comprare qualche libro soprattutto di poesie.
Notato che nella fiction “Giacomo Leopardi, poeta dell’Infinito”, rispetto al film “Il Giovane Favoloso”, si è persa quella immagine del poeta tutta concentrata sulla sua menomata fisicità e finalmente è stato abbandonato il “gobbo di Recanati”, già questo rende merito alla nuova produzione
Se quello di 10:52 fosse davvero il metro per giudicare positivamente il raffazzonato polpettone di Rubini, allora la prossima produzione sul Poeta potrebbe vedere come protagonista Rocco Siffredi, così da suggerire una nuova e ancor più ‘vigorosa’ prospettiva sulle ‘doti’, anche quelle più ‘nascoste’ del grande Genio recanatese.
Eh sì anonimo delle 10;52 ,meglio la versione dove non si notano i difetti fisici come a nascondere la polvere sotto il tappeto,magari prossimo giro facciamo interpretare il personaggio a Brad Pitt e magari pure profeta in patria nonostante nella verità sia dovuto scappare dal borgo selvaggio proprio a causa dell’ ignoranza e cattiveria dei suoi compaesani,gli stessi che oggi con fare ipocrita lucrano sulla sua immagine come se nulla fosse successo.
molto meglio del film di Martone! il giovane favoloso mostrava un giovane deforme e autistico, che di tanto in tanto aveva dei lampi di genialità.
questo è decisamente più realistico, certamente non un documentario ma meglio!
20:30, ma conosci il significato dell’aggettivo ‘realistico’ o hai semplicemente tirato a casaccio, novello emulo di Trapattoni e dei suoi proverbiali strafalcioni? Chiedo per un amico
promossa a pieni voti dai politici e dagli assessori?
i giudizi lasciamoli dare a chi è esperto nelle valutazioni specifiche.
è come dire che un nutrizionista promuove a pieni voti il piano di zonizzazione acustica del comune!
ahahahahaha
A quando si girerà il prossimo film su Leopardi? Dopo il secondo ci vuole il terzo, perchè non c’è 2 senza 3!
Tanto per blindare la città e mettere il coprifuoco, in modo da non poter più uscire ed entrare in casa, perchè importantissimo non disturbare la troupe che deve girare il film!
Tanto i diritti degli altri, abitanti e lavoratori che devono spostarsi non contano un ca..o!
Mah!
Chi si loda si sbroda!
Vediamo adesso le scolaresche che ad aprile arriveranno a Recanati!
Chi misura le visualizzazioni?
Andiamo a far ridere i polli che è meglio!
Faccio osservare che la miniserie “Giacomo Leopardi, poeta dell’Infinito” era stata girata ai tempi del sindaco Bravi, in cui era assessore alla cultura la Soccio voluta da loro, non c’era allora l’assessore Pelati.
Non so dunque chi si potrebbe sbrodolare di più, non di certo l’assessore Pelati.
Fiction molto bella, che paragoni fate con quella di Martone, (anche quella importante) sono due opere diverse punto e basta! Se criticate così tanto per andare contro allora è un’altra cosa
Illustre Anonimo, forse non ha ben chiaro una cosa: lo spettatore ha il pieno diritto di giudicare due lavori sul medesimo argomento e può farlo naturalmente seguendo il proprio gusto. Anche a me è piaciuto di più “Il giovane favoloso” di Martone piuttosto che questa miniserie di Rubini, perchè secondo me valorizza i caratteri specifici di Giacomo Leopardi e degli ambienti sociali e culturali che ha attraversato. La versione “modernizzata” la paragono a quello che fanno certi cuochi, pardon, chef che “rivisitano” le ricette tradizionali della cucina, ottenendo risultati che non hanno più una identità, che non esprimono più il loro gusto.
Se poi la si vuole per forza buttare in politichetta (in questo mi pare che il Comune non si sia risparmiato, ahimè, con una caduta di stile clamorosa), allora meglio parlare di altro.
Ben detto Falzetto,meglio parlare di altro: ti va del COVID e dei vaccini tra capo e collo con annesso ammanco di 200 miliardi di euro al PIL nazionale per il solo anno 2021 grazie ai lockdown-proteggi untori attuato dai tuoi eroi al governo di allora? vogliamo parlare degli altri 200 miliardi spesi dai cittadini di tasca propria per guanti,tamponi,liquidi disinfettanti, mascherine ed altri gadgets? quel 6/7 per cento di 200 miliardi e passa di investimento alla sanità sai che farebbe proprio comodo se tu e gente come te non avesse spalleggiato come dei kapò i governi di allora? adesso dopo le cantonate sulle pandemie te ne intendi pure della 7 arte?
Patetico! Solo e semplicemente patetico.
Infatti capite tutto soltanto voi estimatori di Martone (senza togliergli nulla) Siete un tantino presuntuosi nel farvi esperti cinematografici.